
Cari amici, per prima cosa GRAZIE a tutti voi.
La prima settimana dello RM Weekly Challenge è stata infatti entusiasmante.
Pe chi se lo fosse perso, il tema era l’autoritratto. Un tema difficile, da tutti i punti di vista, e voi siete stati eccezionali.
Non solo perché avete raccolto la sfida di mettervi in gioco postando il vostro autoritratto, ma anche per i commenti, spesso molto “centrati” e consapevoli, che avete fatto alle foto dei vostri colleghi.
In molti ci avete chiesto di commentare le foto. Non saremmo riusciti a commentarle tutte, quindi abbiamo deciso di fare alcune considerazioni generali su tutte quelle postate, e di selezionarne 5 da commentare brevemente.
Si tratta di 5 immagini che ci hanno colpito particolarmente, per la realizzazione tecnica, per l’idea, o per l’impatto visivo.
Per il prossimo esercizio (l’appuntamento per il “tema” è venerdì, come sempre), viste le tante richieste, commenteremo anche noi direttamente su facebook le vostre foto, una per una.
Quindi non mancate! Per chi non si fosse già iscritto all’esercizio 1, non è troppo tardi, e può ancora registrarsi per i successivi cliccando qui (per chi si è già iscritto al primo, non è necessario. Riceverà in automatico tutti i prossimi)
Considerazioni generali
Molti hanno deciso di ritrarsi con la macchina fotografica in mano, davanti a una superficie riflettente.
Una scelta comoda da un punto di vista pratico, che ha dato vita a diverse foto interessanti, anche se in qualcuna la macchina fotografica è diventata troppo “preponderante” rispetto al resto.
Qualcuno ha utilizzato “cornici” come una finestra o uno specchio: anche questa un’ottima idea per dare la sensazione di una foto-quadro.
Buon uso, da parte di alcuni, delle mani o di una parte di braccio, per andare a sottolineare le linee del volto.
Buon uso in generale anche della regola dei terzi, che è una delle più tipiche regole di composizione utilizzate in fotografia.
Diversi ritratti sono stati eseguiti in low key, qualche volta esagerando un po’ troppo nello scurire le ombre. Attenzione dunque!
Nessuno invece si è ritratto in high key, e questo me lo aspettavo: quando fotografiamo noi stessi ci guardiamo dentro, ed è psicologicamente molto normale focalizzarci sui nostri lati più “cupi”.
Sorprendentemente pochi sono stati però i ritratti in bianco e nero.
Poco male, perché sicuramente uno dei prossimi esercizi verterà proprio sul fotografare in bianco e nero. Non dimenticare comunque questa risorsa importante, sopratutto quando fai ritratti.
Alcune foto poi, anche viste nelle dimensioni piccole del post facebook, non parevano perfettamente a fuoco sul volto! Attenzione anche qua, perché una foto non perfettamente a fuoco rischia di rovinare una buona idea.
Molte invece le foto davvero tecnicamente ben fatte, cosa che ci fa pensare che alcuni dei partecipanti siano fotografi professionisti o appassionati con una tecnica molto avanzata.
Infine, abbiamo visto molta tranquillità e “umiltà”, sia nelle foto postate sia nei commenti. E questo ci è piaciuto davvero, perché é l’atteggiamento giusto per migliorare.
Adesso però, ecco le 5 foto che abbiamo deciso di mostrare sul post di oggi, e di commentare brevemente, pur con i limiti di averle viste solo alla definizione ridotta di un post su facebook.
Quello che abbiamo scritto, non avendo parlato direttamente con gli autori, è una nostra interpretazione, e come tale va presa. C’è spazio anche per altre.
Così come queste 5 foto non sono una classifica, e non necessariamente sono da considerare le “migliori”.
Semplicemente ci hanno colpito, come detto, o per la realizzazione tecnica, o per l’idea, o per l’impatto visivo, o per la possibilità “didattica” che ci offrono di spiegare questo o quell’aspetto di una buona fotografia.
FOTO 1 “Autoritratto”
di Nunzio Colarocchio
Ci è piaciuta innanzitutto perché è una foto coraggiosa, originale e colta, che “cita” fotograficamente la grande Vivian Maier. Da un punto di vista del significato poi, si presta ad interessanti metafore (all’ombra dei giganti della fotografia??). Da un punto di vista tecnico l’autore è riuscito a gestire molto bene la cornice di luce sul suo volto. Davvero un’ottima foto.
FOTO 2 “Feelings”
di Lorenzo Mulas
Foto davvero ben eseguita, tecnica ottima, esposizione molto ben dosata. Inoltre interessante la posa, e il contrasto vestiti / sfondo. Il voltare lo sguardo verso il lato “chiuso della foto” (cioè quello dove c’è minor spazio) aggiunge pathos rispetto a uno sguardo frontale o diretto verso il lato “aperto”. Azzeccata la scelta del bianco e nero, senza il quale lo sfondo, probabilmente, sarebbe risultato confuso.
FOTO 3 – “Autoritratto”
di Cristina “Gilly Sephira” Verderio.
Puoi trovare Cristina sulla sua pagina facebook e sul suo sito capo-orizzontale.
Ritratto di figura intera seduta molto ben composto (non è facile!) con un ottimo uso della luce diffusa dalla tenda. Molto bene anche la gestione del contrasto dei chiari e degli scuri. .
Contrasti che vengono ripresi, sul piano concettuale, da piccoli dettagli (scarpe, tatuaggi, sedia, libro…) che fanno emergere i contrasti della personalità dell’autrice. Brava davvero nel trovare una perfetta coerenza fra le scelte di luce e il messaggio rappresentato!
FOTO 4 “Autoritratto”
Di Andrea Cimarelli.
Scattata con Canon 760D, Tamron 18-200mm f/3.5-6.3, JOBI Gorrillapod SLR – Zoom
Le geometrie triangolari generate dalla carrozzeria e dalla posizione del corpo creano una cornice naturale del volto con l’effetto di guidare lo sguardo su un chiaro punto focale, riportando all’ordine quello che poteva essere uno sfondo rumoroso.
Le mani in primo piano, distorte dalla prospettiva, aggiungono un un tocco davvero interessante. Forse valeva la pena non “tagliarle”, ma chi lo sa, magari è meglio così.
Infine, la scelta cromatica orientata su toni freddi completa la sensazione di grande “modernità” che si respira in questo ritratto.
FOTO 5 “Alla finestra”
di Pierluigi Garis
Scattata con Olympus OM-D EM-1 MK II, M.Zuiko Digital ED 75mm f/1.8, 1/13 di sec. iso 400 f 1,8.
Ritratto molto semplice, e tecnicamente ineccepibile. A testimoniare che non serve fare i salti mortali per ottenere una buona foto.
Ottimo controllo della luce, del dettaglio e dell’armonia cromatica, per di più in una situazione di scarsa illuminazione.
Il Bokeh dello sfondo poi, è a mio parere davvero perfetto: un esempio per chiunque voglia ottenere questo tipo di effetto. L’autore può decisamente”osare” di più, visto che la sua padronanza tecnica appare già ottima. Bravo.
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