
Insieme all’esercizio sul bianco e nero di due settimane fa, questo esercizio sul bokeh è quello che secondo me ha prodotto le foto migliori.
Paradossalmente però, ho visto anche qualche errore abbastanza marcato; forse perché c’era tanta concentrazione per ottenere il benedetto effetto bokeh che qualcuno si è dimenticato del resto.
Poco male, l’idea è proprio quella di fare un esercizio alla volta e acquisire con calma la sicurezza e la tecnica per amalgamare tutto ogni volta che scatti.
Molti dei partecipanti hanno già fatto diversi degli esercizi, e ormai ricordo i loro nomi e quasi riconosco il loro stile; tanti li ho visto migliorare davvero molto, dal primo esercizio ai successivi.
E alcuni sono davvero bravi bravi (non lo scrivo due volte per errore).
Si vede davvero che hanno già la mano, l’occhio, la tecnica e tutto il resto di quello che serve per fare delle foto davvero belle.
Per questo ti invito, se hai tempo, a guardare tutte le foto che sono state caricate sul relativo post in facebook.
Purtroppo le dimensioni e la risoluzione su facebook sono quel che sono, ma imparerai parecchio lo stesso.
Veniamo adesso alle 6 foto di oggi.
Ti dico subito che, anche se alcune di esse sono fra le mie preferite della settimana, la scelta di oggi l’ho fatta soprattutto per motivi didattici.
Ognuna delle 6 foto quindi è una ottima interpretazione dell’esercizio sul bokeh.
Ma alcune di esse hanno anche, secondo me, qualche imperfezione che ho pensato fosse importante discutere insieme.
Foto 1
Un ottimo esempio di due utilizzi diversi del bokeh sullo stesso soggetto, per realizzare due spunti creativi differenti.
Nel primo caso, poco sfocato per non annullare le linee curve del tavolo; nel secondo caso, sfocato più spinto per isolare un particolare dello strumento.
Qualche problema invece nella gestione dei riflessi sulle superfici, in particolare nella foto di sinistra, dove una zona del tavolo è così sovraesposta da essere “bruciata”.
Sulla foto di destra invece, sono d’accordo con l’autore: il riflesso è certamente molto intenso, ma non penalizza la foto, anzi, le conferisce più forza.
Foto 2
Foto molto simpatica, e non banale. Oltre a un bokeh ottimo, molto bene le geometrie perfettamente orizzontali e verticali che la attraversano… con un elemento di “rottura” arcuato e molto vivo: il vermiciattolo.
Tra l’altro, messo perfettamente a fuoco (non è scontato quando fotografi un soggetto così piccolo con dietro uno sfondo luminoso). Molto bene
Foto 3
Queste due foto sono un vero esempio “da manuale” della potenza creativa del bokeh. Stessi soggetti, quasi stessa inquadratura, ma immagini completamente diverse da un punto di vista espressivo.
Inoltre, la particolare disposizione dei soggetti (4, su 4 linee diverse) permette di apprezzare molto bene come aumenta in maniera progressiva lo sfocato dal primo piano allo sfondo.
Esercizio quindi davvero ben svolto: con un buon bokeh l’autore è riuscito nel miracolo di rendere interessante una foto e dei soggetti decisamente “non fotogenici”. Il mio consiglio, per il prossimo esercizio, è di osare di più, perché tecnica e occhio ci sono! Bravo.
Foto 4
Foto bella, nella composizione, nei colori, nell’ interazione fra i due soggetti…
E ottimo a mio parere anche il dosaggio del bokeh dello sfondo: guarda come incornicia bene la nostra coppia, dandogli un contesto ma senza distogliere l’attenzione!
Il moletto in alto a sinistra poi è una vera chicca, perché quasi senza farsi notare “spezza” la continuità della macchia di colore dell’acqua, che diversamente sarebbe stata forse eccessiva.
Infine, una nota da tenere in mente quando fotografi al mare/ lago: il bokeh con l’acqua sullo sfondo è spesso molto suggestivo, sommando allo sfocato il tipico effetto “mosso” dei riflessi, e delle increspature date dalle onde.
Questa foto ne è un esempio perfetto!
Foto 5
Due bokeh molto spinti di una fotografa che ci ha abituato alla foto belle, e che questa settimana sembra aver deciso di essere un po’ meno creativa, ma perfetta tecnicamente.
Ne sono venute fuori due foto, almeno secondo me, che possono stare serenamente in una rivista specializzata per animali, soprattutto quella di sinistra. Perché la chiarezza compositiva e il bokeh quasi esasperato isolano i due rapaci con precisione assoluta. Brava, due foto davvero “da agenzia”, cioè di livello professionale.
Da notare infine come gli occhi siano perfettamente a fuoco: si tratta di una regola d’oro da ricordare, e che vale in qualunque ritratto, di uomo e di animale. Salvo, come sempre in fotografia, eventuali eccezioni espressive.
Foto 6
Un trittico con tre livelli differenti di bokeh, molto utile da un punto di vista didattico.
Certo, c’è un pochino da lavorare ancora, secondo me, sulla precisione dell’inquadratura e sulla composizione.
In post-produzione per esempio avrei croppato qualche millimetro dal margine inferiore della foto in alto, per eliminare quegli “spuntonicini” metallici che si intravedono.
E anche il ramo d’ulivo, un po’ sfocato in alcune zone del primo piano, non mi convince del tutto. Mentre è davvero ben riuscita la “cascata” di luci dietro di esso.
Si tratta, nel complesso, di un esercizio ben svolto, da qualcuno che ha capito bene come funziona il bokeh e come dosarlo; e che ha prodotto 3 foto non perfette, ma molto piacevoli, e ciascuna in modo diverso dall’altra. Molto bene.
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