
Come sanno alcuni dei sostenitori più assidui di Reflex-Mania, io passo la maggior parte dell’anno a Città del Messico, da dove curo una fetta importante dei contenuti di questo blog.
E proprio a Città del Messico ho conosciuto il fotografo italiano che ospito oggi, Alex Coghe.
Come molti, Alex ha affrontato i più diversi generi fotografici; negli anni si è però specializzato nella street photography, genere su cui organizza splendidi workshop qui in Messico, nel magico stato di Oaxaca, e spesso anche in Italia, quando riesce a programmare di essere là. (Qui le info sui tre “Italia Dolcevita Workshop“ di quest’anno.)
Fra Italia e Messico, fra bianco e nero e colore, ecco alcuni degli scatti di Alex
Poco più di 3 settimane fa eravamo insieme a prenderci un caffè vicino alla Basilica della Virgen di Guadalupe, qui a Mexico City, quando Alex mi annuncia il suo imminente viaggio in Italia per partecipare ad Orvieto Fotografia, l’annuale rassegna organizzata dal FIOF (Fondo Italiano per la Fotografia).
Rassegna in cui sarebbe stato fra gli ospiti d’onore, con una sua lecture e una mostra a lui dedicata.
Ora, chiunque fotografa sa quanta passione e sacrificio ci vogliono per emergere, e quando questo succede è bello festeggiare!
Gli ho chiesto allora di mandarmi, quasi “in diretta” da Orvieto, un articolo con le sue sensazioni nell’essere là, e magari qualcuna delle foto realizzate in quei giorni.
Fedele come sempre alle promesse, ecco quello che mi ha inviato Alex:
“Un ciao a te, Erik, e a tutti i lettori di Reflex-Mania.
Come sai, sono stato invitato dal FIOF – Fondo Internazionale per la Fotografia – a essere speaker in questa edizione della loro Convention di tre giorni.
Un riconoscimento importante che, di fatto, premia e onora il lavoro e gli sforzi fatti in questi 10 anni di carriera.E l’onore è doppio in considerazione del fatto che ho aperto io stesso la tre giorni di Orvieto con il street photowalk.
Nel video, l’intervista ad Alex dopo lo street photowalk di Orvieto Fotografia.
Un evento che ha visto la partecipazione di numerosi fotografi ai quali ho presentato il mio modo di intendere la fotografia, quella di strada in particolare, la così denominata Street Photography.
Durante i tre giorni ho potuto entrare in contatto con numerosi grandi della fotografia internazionale e della comunicazione visuale.
E quando uno come Graziano Perotti, uno dei grandi della fotografia di reportage Italiana, ti abbraccia e ti dice che sei bravissimo, beh allora devi iniziare a crederci.
E non lo dico per vantarmi, ma semplicemente perché sentirselo dire da un personaggio così è qualcosa di straordinario.
Ma vorrei dirti anche qualcosa su Orvieto, perché comincio a pensare che posti e cose non capitino a caso.
Due scorci insoliti, fuori dai temi consueti della street photography
Ad Orvieto sono tornato dopo che vi ero stato solo una volta, all’età di 10 anni. All’epoca andai con la scuola, in gita, e ricordo di aver fatto le mie foto con un’allora scintillante nuova fotocamera, una Fujica, che di fatto fu la mia prima vera macchina fotografica, un regalo della prima comunione.
Fotografavo il paesaggio urbano in maniera del tutto inconsapevole; di certo a quell’età non avevo nessuna aspirazione ad essere fotografo. E non sai cosa darei per ritrovare oggi almeno uno di quelle foto!
Dopo tutti questi anni ovviamente non ricordavo la città, ma è bastato davvero poco per ambientarmi e girarmela in lungo e largo.
Un bidone, un motorino, un anziano, un negozio di frutta … La street photography ci parla della strada, quel perfetto amalgama di imperfezioni in cui si immerge il fotografo.
Mi sono dunque ritrovato, in queste giornate, a riprodurre un po’ quel tipo di approccio immediato di quando sei un ragazzino, ma con in più la consapevolezza e l’esperienza del mio essere ora un fotografo professionista.
E ho pensato come alcune volte nella vita le cose si chiudano alla perfezione, come in un cerchio.
Un mosso intenzionale di grande effetto artistico
Una parola infine sugli organizzatori della Convention.
Quelli del FIOF sono persone splendide e io mi sono sentito subito tra amici.
Li ringrazio tantissimo, perché proprio grazie a questo sentirmi bene ho potuto realizzare un buon lavoro durante i vari impegni che si sono susseguiti.
Se la passeggiata fotografica è stata intensa, la lecture è stata qualcosa di straordinario: interrotto da applausi a più riprese, ho sentito tutto l’apprezzamento per il lavoro che ho realizzato in questi anni, e questo è fantastico!
Sento finalmente che anche in Italia si stanno accorgendo di quello che a livello internazionale mi è già riconosciuto.
E poi, lasciami aggiungere che osservare le proprie foto esposte suscita sempre un’emozione straordinaria.
La mostra di Alex Coghe ad Orvieto Fotografia
E’ capitato spesso che le mie foto siano andate “da sole” alle gallerie d’arte, perché io raramente ho potuto presenziare; dunque quando mi capitano queste opportunità, in cui sono là proprio mentre espongono le mie foto ….
Beh, me la sono goduta davvero in maniera particolare!
A presto,
Alex”
In questi giorni Alex torna a Cittá del Messico, dove avrò modo di incontrarlo per parlare di fotografia e dei nostri rispettivi prossimi progetti.
A primavera Alex tornerà in Italia per offrire tre workshops
- A Palermo il 12 Maggio
- A Milano il 26 Maggio
- A Roma il 2 Giugno.
I posti sono pochi e il limite per iscriversi è fissato al 31 Marzo.
Puoi trovare ogni informazione a questo link: