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La Mirrorless Big Megapixel con video in 8K
La Canon EOS R5 è uno di quei modelli che, nella cronologia di una casa costruttrice, fa la differenza. Sì, perché non tutte le fotocamere sono uguali. Alcune costituiscono un semplice passaggio, un pretesto commerciale riempitivo. Altre, invece – e la Canon EOS R5 è una di queste – rappresentano un vero e proprio salto qualitativo.
A due anni dalla nascita del sistema EOS R, infatti, la Canon EOS R5 è una Mirrorless Full Frame che in qualche modo chiude il cerchio della linea della casa giapponese con una scheda tecnica “definitiva”: un sensore da 45MP, il più recente processore di casa Canon e la possibilità di girare in 8K (giusto per elencare le prime, tra le più importanti e appariscenti features).
Lanciata nell’estate del 2020, insieme alla sorella minore Canon R6, la Canon EOS R5 è una fotocamera professionale prossima alla quadratura del cerchio in fatto di Mirrorless con sensore in formato pieno.
Con una recensione che si conclude con un punteggio generale del 91% – che fa guadagnare alla Canon EOS R5 un “gold award” – la fotocamera è stata descritta dal magazine specializzato DPReview con un giudizio positivo su tutta la linea, ma con la segnalazione di un solo difetto che renderebbe la macchina… quasi perfetta:
“Offrendo una velocità incredibile in modalità foto (con un sistema AF sicuramente all’altezza) e specifiche video impressionanti, non c’è molto che la Canon EOS R5 non sia in grado di fare. Si tratta di una macchina altamente performante per le fotografie e una videocamera molto buona (ma non perfetta). Le preoccupazioni relative al surriscaldamento pongono un limite al suo utilizzo per il lavoro video professionale, ma la maggior parte dei fotografi e degli sparatutto multimediali sarà più che soddisfatta”.
Nonostante la Pandemia, il 2020 è stato un anno particolarmente intenso per la Canon che – oltre ad aver lanciato la Canon EOS R5 e la R6 – è stata protagonista tra le reflex con l’ammiraglia EOS-1D X Mark III.
Con la Canon EOS R5 la casa giapponese si è spinta oltre nel campo della categoria “big megapixel”, inaugurata dalla concorrente storica Nikon con il modello D850 (leggi la recensione della Nikon D850) e poi portata avanti da altre rivali come la Sony (A7R Mark III e IV) e la Panasonic (S1R). Tutti queste fotocamere sono da considerare delle dirette concorrenti della Canon EOS R5 che però risulta essere superiore a tutte per quel che riguarda lo scatto continuo che raggiunge i 20 frame al secondo con l’otturatore elettronico, di fatto il doppio delle sue rivali.
L’inevitabile confronto con altre Mirrorless “Big Megapixel” presenti sul mercato non è però l’unico termine di paragone a cui è sottoposta la Canon EOS R5 che non può non essere confrontata anche con altre macchine professionali o semiprofessionali della Canon stessa, al fine di dimostrare che la linea EOS R può essere considerata una valida alternativa ai modelli reflex sotto ogni punto di vista.
In questo senso, la Canon EOS R5 rappresenta realmente qualcosa di importante: paragonarsi ai modelli professionali delle fotocamere Full Frame con specchio. Stiamo parlando quindi di un duello ai massimi livelli, con un prezzo che, per il solo corpo macchina, si è attestato poco sotto i 5mila euro.
Prima di passare ai dettagli tecnici e di performance, ricordiamo che la EOS R5 è la prima fotocamera Canon, insieme alla R6, a offrire la stabilizzazione dell’immagine a cinque assi all’interno del corpo macchina. Questo significa che, utilizzata con obiettivi compatibili, si possono ottenere fino a otto stop di stabilizzazione.
Corpo macchina ed ergonomia della Canon EOS R5
Considerato quel che può offrire in termini di prestazioni, il peso del corpo macchina della Canon EOS R5 è (relativamente) accettabile: 738 grammi con la batteria inclusa. Ovviamente non è il peso di una Mirrorless di prima generazione, nata con il semplice scopo di sbaragliare la concorrenza reflex proprio con un incredibile divario in termini di portabilità, tutto a favore delle senza specchio ovviamente.
Le misure della Canon EOS R5 – 138,5 x 97,5 x 88 mm – sono quelle (in miniatura) di una macchina che sembra rifarsi direttamente alle reflex della Serie 5D, anche se sulla Canon EOS R5 tutto sembra girare intorno alla baionetta con ampio diametro e corto tiraggio, tipica delle Mirrorless a pieno formato delle Canon, delle quali non si può non apprezzare la tendina che protegge il sensore quando il corpo macchina rimane senza obiettivo.
Gli aspetti più strettamente ergonomici della Canon EOS R5 riprendono invece il modello EOS R, con il programma di scatto flessibile Fv, che ricorre a solo due ghiere: quella superiore che seleziona i parametri (ISO, diaframmi, tempi e compensazione) e quella anteriore che va a modificarli. Detto questo, va comunque sottolineato che con la Canon EOS R5 i programmi Fv passano in secondo piano, perché il corpo macchina è dotato di tre ghiere di comando, ognuna delle quali dedicabile a tempi, diaframmi, ISO: il fotografo ha davvero tutti i fondamentali sempre a disposizione.
Ovviamente… se da un punto di vista teorico, questo layout è perfetto, non dimentichiamo che il tutto è disposto sulla superficie di un corpo macchina che è molto più piccolo di quello delle reflex. Ed è per questo che si può parlare di un’operatività buona ma non eccellente, con un’impugnatura comunque molto comoda – molto simile a quelle delle reflex di Canon di fascia alta – ma una posizione del joystick non felicissima dal raggiungere.

Sulla piastra superiore della Canon EOS R5 è subito visibile un display secondario LCD per le principali impostazioni di ripresa, oltre alle due ghiere per gestire l’esposizione, il pulsante di scatto e quello m-fn. Troviamo anche il noto tasto rosso per la registrazione dei video, posto al limite dell’impugnatura; un’ottima soluzione per chi gira filmati qua e là ma è dedito soprattutto alle fotografie. Visto che si tratta di un pulsante dalle dimensioni ridotte, non si può certo dire che sia la trovata migliore per chi ha acquistato la Canon EOS R5 soprattutto per sfruttarne il comparto video.
Il retro della fotocamera ha una disposizione dei pulsanti che somiglia molto alla serie 5D, ovviamente con una ghiera più piccola e la mancanza dei tasti a sinistra del display.
Paragonata alla EOS R, si nota l’assenza del touch pad (che non mancherà a molti) sostituito dal funzionale joystick.

Il display è un pannello LCD touchscreen con diagonale da 3.15 pollici, quindi superiore a quello della R6, completamente ruotabile e con una risoluzione da 2.100k punti.
Il mirino elettronico è un ottimo OLED da 5,69Mp, con visualizzazione sull’intero campo inquadrato.
Sul lato del grip, troviamo una delle tante novità della Canon EOS R5, strettamente legata alla necessità di avere un maggiore supporto per le registrazioni in 8K: non solo il classico slot per la scheda SD, ma anche quello per schede CFExpress, il cui costo è ancora decisamente importante ma è il prezzo da pagare se si vuole girare alle massime risoluzioni.

Un’ultima considerazione, prima della scheda tecnica della Canon EOS R5, per quel che riguarda il consumo energetico e la tropicalizzazione del corpo macchina. La R5 è dotata di una nuova batteria, collocata nel fondello, che offre oltre il 10% in più dell’autonomia della Canon EOS R, ma va detto che di fatto non si vedono grandi migliorie in questo senso, perché la R5 richiede un dispendio energetico superiore a quello della maggior parte delle fotocamere Canon EOS.
Sul discorso tropicalizzazione, invece, siamo ai massimi livelli: il corpo macchina della R5 è perfettamente isolato da eventuali infiltrazioni di polvere e può operare senza alcun problema anche sotto la pioggia.
Canon EOS R5: scheda tecnica
- Sensore: CMOS (36 x 24 mm) da 45Mp (rapporto visualizzazione 3:2)
- Processore: DIGIC X
- Mirino: EVF OLED a colori da 0,50″, 5.76 Milioni di punti, Copertura (verticale/orizzontale) 100%, Ingrandimenti 0,76x
- Display: Clear View LCD II da 8 cm (3,15″), 2,1 milioni di punti, ruotabile di circa 170° in verticale e orizzontale, copertura 100%
- Sistema AutoFocus: Dual Pixel CMOS AF (1053 aree)
- Range ISO: Auto 100-51.200 (con incrementi di 1/3 di stop o 1 stop), espandibile fino a 50-102.400
- Tempo di scatto: 30″ – 1/8000
- Scatto continuo: 20Fps con otturatore elettronico, 12Fps con otturatore meccanico
- Modalità video: Registrazione video interna da 8 K fino a 29,97Fps (senza crop) in Canon Log 4:2:2 a10 bit (H.265) o PQ HDR 4:2:2 a 10 bit (H.265) oppure 4K fino a 119,88Fps (senza crop) in Canon Log 4:2:2 a 10 bit (H.265) o PQ HDR 4:2:2 a 10 bit (H.265); Registrazione esterna tramite HDMI 4K 59,94Fps 4:2:2 a 10 bit con Canon Log o PQ HDR 4:2:2 a 10 bit.
- Durata massima video: 29 min 59 sec (esclusi filmati con frame rate elevato). Nessun limite 4 GB con scheda exFAT SD formattata.
- Interfacce: USB 3.1, LAN Wireless (IEEE802.11a/b/g/n/ac) (5/2,4 GHz), Bluetooth 4.2, mini HDMI (Tipo D), ingresso linea/microfono esterno (mini jack stereo), jack cuffie (jack mini stereo), terminale N3 per telecomando, presa sincronizzazione Flash.
- Flash incorporato: No
- Memoria: doppio slot (1x CFexpress, 1x SD UHS II)
- Batteria: agli ioni di litio ricaricabile LP-E6NH (con LCD circa 480 scatti, con mirino, circa 310 scatti)
- Peso: 650 grammi (senza batteria e scheda)
- Dimensioni: 138,5 x 97,5 x 88 mm
Il Sistema Autofocus della Canon EOS R5
Il sistema AutoFocus della R5 è davvero qualcosa di prossimo alla perfezione, sotto diversi punti di vista e sia in modalità Ai-Servo che OneShot. Reattivo, veloce, e personalizzabile, si tratta di un sistema che riconosce occhi e viso in modo così efficace da mettere in secondo piano anche il focus a punto singolo, quando ci diamo alla ritrattistica.
La Canon EOS R5 non è certo lacunosa in termini di opzioni AF, ma sinceramente…anche lasciata in modalità Face + Tracking può coprire la maggior parte delle esigenze di base. Oppure si può scegliere – com’è familiare a chi ha già avuto un modello Canon tra le mani – di variare la messa a fuoco, optando per le varie dimensioni dell’area che si sceglie.
Attivando la modalità “Face + Tracking” si può testare bene il comportamento di un sistema AutoFocus di fronte alla prova più ardua: vedere il suo comportamento quando di tratta di tracciare un soggetto dai movimenti imprevedibili. Ebbene, in questo caso la Canon EOS R5 offre prestazioni impressionanti (con ottiche RF 70-200mm F2.8L IS) anche a 20Fps, rilasciando pochissime immagini leggermente “impastate”, ma tutti gli scatti sono davvero di una qualità tra l’utilizzabile (nella peggiore delle ipotesi, e in casi rari) e l’eccellenza. Un comportamento che, con un sensore da 45Mp, è davvero una vera e propria impresa.
Infine lo scatto continuo: basterebbe citare gli oltre 200 scatti consecutivi a 12 frame al secondo con otturatore meccanico (senza dimenticare che si tratta di una Mirrorless con sensore da 45Mp) per comprendere quanto siano “monstre” le prestazioni di questa Canon EOS R5. L’unico limite, in questo caso, riguarda proprio la sua stessa natura di fotocamera senza specchio e la visione in mirino leggermente differita, quando si è settati su questi livelli.
Con l’otturatore elettronico si arriva a 20Fps con una velocità di lettura di 16.2 millisecondi. Questo vuol dire che la Canon EOR R5 esegue scansioni così veloci da non procurare alcun fastidioso effetto “tapparella”.
Qualità fotografica della Canon EOS R5
Uno dei tanti motivi per cui avvicinarsi alla Canon EOS R5 è la quantità stratosferica di dettagli capace di catturare il suo sensore da 45Mp.
La stabilizzazione interna delle immagini, inoltre, fa sì che si possa scattare con tempi fino a un secondo, ottenendo risultati più che buoni (sempre che si abbia una mano discretamente ferma). Gli scatti sono ben calibrati in termini di colore, le sfumature della pelle sono molto aderenti al reale, la post-produzione sui file RAW offre diverse soddisfazioni, anche in scatti con esposizione errata.
Passando ai file JPEG, gli scatti con la Canon EOS R5 sono ragionevolmente nitidi, con un ottimo livello di dettaglio. Su valori ISO più alti, la Canon riduce la grana più di altre equivalenti della concorrenza – Nikon, Sony, Panasonic – che rilasciano immagini con un dettaglio un po’ più “spinto” ricorrendo però a una grana eccessiva. I colori rimangono privi di saturazione, anche spingendosi in alto con gli ISO: oltre i 12800 il rumore digitale inizia a farsi invasivo, anche se spesso si confonde con la classica grana della pellicola “analogica”, quindi una sorta di digital noise… artistico.
Canon EOS R5: le performance Video
È stato detto tanto sulle qualità superlative del comparto video della Canon EOS R5, e non sono mancati neanche i soliti detrattori che hanno parlato di surriscaldamento per riprese oltre i 15minuti, o poco più, in 8K. Onestamente… verrebbe da chiedersi chi, di questi tempi, potrebbe avere l’esigenza di fare lungometraggi a questa vertiginosa risoluzione. La risposta andrebbe ad archiviare la questione, definendo secondario un problema come questo.
In 8K, la Canon EOS R5 è in grado di filmare in RAW a 30, 25, 24 o 23,98Fps, e con un incredibile bitrate di circa 2.600Mbps. Girando in H.265, stesse impostazioni, il bitrate scende a circa 1.300Mbps, per arrivare a 300Mbps registrando in H.264.
Sui video in 8K, la qualità è ovviamente stupefacente, la quantità di dettagli sbalorditivi.
Ma la Canon EOS R5 offre anche una sorta di via di mezzo tra questa altissima risoluzione e l’UltraHD, vale a dire la HQ4K. In questa modalità, c’è un campionamento degli 8K, per cui… il massimo dettaglio che l’UltraHD possa rilasciare. Qualità altissima, quindi, ma permane il problema del surriscaldamento, perché si tratta comunque di un’operazione originariamente effettuata in 8K.
Venendo al 4K “ordinario”, la Canon EOS R5 è in grado di registrare in UltraHD a 120Fps, una caratteristica apprezzatissima soprattutto per chi vuole riprendere al rallentatore con una qualità professionale.
Ma il problema del surriscaldamento? Effettivamente esiste ma, come già accennato, si fa vivo solamente dopo circa un quarto d’ora di girato in 8K o in HQ4K, quindi se non si è alla ricerca di qualità stratosferiche, le impostazioni 4K e Full HD di qualità inferiore (beh, si fa per dire) funzioneranno alla perfezione finché dura la batteria o la scheda di memoria (ma non oltre 29 minuti e 59 secondi, fastidioso limite che è rimasto anche in una fotocamera così evoluta e costosa).
Considerazioni finali
A patto che si abbiano oltre 4500 euro da investire in una fotocamera, stiamo parlando del solo corpo macchina, la Canon EOS R5 è una delle migliori fotocamere sul mercato.
È veloce, ha un eccellente sistema di messa a fuoco automatica, offre alta risoluzione, un’eccellente qualità video con numerose funzionalità, una buona ergonomia.
Certo, i cosiddetti “sparatutto” che dipendono da una sola fotocamera per fare molte foto e riprese video per il loro lavoro dovranno valutare l’eccezionale qualità video, tenendo conto dei problemi di surriscaldamento. Canon ha affrontato la questione attraverso gli aggiornamenti del firmware, senza risolvere del tutto il problema, ma rimane il fatto che non ci sono molti più vantaggi in termini di qualità video presso la concorrenza.
Gli amanti della fotografia sportiva, dovranno inoltre sapere che l’otturatore meccanico alla velocità massima di 12Fps mostra solo una presentazione dell’ultima immagine scattata, e sarebbe il caso di scendere a 8Fps per ottenere un feed live, per rendere più facile seguire l’azione.
Detto questo, nella Canon EOS R5 i pregi superano di gran lunga gli aspetti critici. Ibrida di livello professionale, la Canon EOS R5 è praticamente adatta a quasi tutti i tipi di fotografo, che si tratti di ritratti, paesaggi, eventi, matrimoni, sport, riunioni di famiglia e altro ancora.
I fotografi esperti che hanno bisogno della più alta qualità video attualmente disponibile per lunghi lassi di tempo non saranno soddisfatti completamente, ma per il resto la Canon EOS R5 è una scelta superlativa per tutti coloro che cercano una fotocamera mirrorless Full Frame ad alta risoluzione di qualità.