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La composizione fotografica è importante per la buona riuscita di una fotografia; conoscere solo la tecnica fotografica non è sufficiente.
Quando scatti una foto, prima di tutto inquadri la scena che vuoi immortalare, e poi clicchi. Ma non è tutto qui. Dietro ogni fotografia ben riuscita c’è comunque sempre una riflessione: non solo sul soggetto da fotografare ma anche sull’angolo di ripresa, su cosa inserire all’interno del fotogramma, sulla composizione in genere.
Qui di seguito analizzeremo in modo approfondito:
- cosa si intende per composizione fotografica,
- quali elementi rendono la composizione più riuscita
- le regole della composizione
- gli elementi geometrici di una composizione
Cos’è la composizione fotografica
Partiamo dal presupposto che una cosa è vivere una scena dall’interno, ovvero in modo tridimensionale, così come è fatto il mondo; un’altra è vederla impressa in una fotografia che tridimensionale non è.
I nostri occhi vedo in un determinato modo un’immagine, ma non è lo stesso per una fotocamera. Solo per farti un esempio lampante: ti è mai capitato di osservare un fantastico paesaggio, e una volta immortalato renderti conto che non rendeva assolutamente? Questo, oltre alla bidimensionalità della foto, è dovuto al fatto che l’occhio dell’osservatore rimane imbrigliato in uno spazio chiuso definito da larghezza e altezza dell’immagine, ovvero dai lati del fotogramma. E in quello spazio chiuso il fotografo deve mettere tutto ciò che serve per raccontarci qualcosa, e deve disporre tutti gli elementi della foto in modo che abbiano un senso, una sorta di ordine atto a raccontare e a guidare l’osservatore nella lettura della fotografia.
La definizione di Composizione di David Prakel afferma:
La composizione è il processo di identificazione e organizzazione degli elementi che producono un’immagine coerente.
Vediamo perciò quali sono gli elementi da organizzare all’interno del fotogramma, ovvero quali sono gli elementi della composizione fotografica.
Primo tra tutti il soggetto, ovvero l’elemento principale che il fotografo vuole fotografare. E’ l’elemento principale, la ragion d’essere della fotografia, l’argomento principale di cui si vuole raccontare qualcosa.
Poi, oltre a soggetto, c’è ovviamente la sua contestualizzazione in un ambiente, lo sfondo “integrato”, perché serve a raccontare qualcosa del soggetto. Ma lo sfondo può anche essere sfocato (in questo caso si chiama didascalico), per aggiungere info sul luogo o il momento dello scatto. Oppure il soggetto può essere ritratto su uno sfondo neutro, che non aggiunge nulla al racconto del soggetto.
Già adesso avrai capito che composizione fotografica è tutto ciò che compone l’immagine.
Importanza della composizione fotografica
Prima di scattare abbiamo già in mente il risultato che vogliamo ottenere, e la mente ha già registrato le emozioni suscitate da una determinata scena. Ma rendere le stesse sensazioni è di per sé difficile. E spesso, quando rivediamo uno scatto di un’immagine che ci aveva emozionato, ci rendiamo conto che “non rende”.
La composizione fotografica evidenzia qui la sua importanza: mettere tutti gli elementi di una scena al posto giusto, secondo un’organizzazione coerente ed efficace, agevolano il fotografo nella comunicazione di un messaggio e di uno stato d’animo.
Le regole della Composizione Fotografica
Esistono delle regole di composizione fotografica che è bene conoscere ed imparare, per rendere più efficace la propria composizione fotografica.
Solo una volta che le avrai apprese, e sperimentate, potrai comprendere cosa funziona meglio per una determinata scena, per far risaltare il soggetto, o il contesto. E a quel punto, sarai anche in grado di trasgredire le regole di composizione fotografica in modo consapevole.
Tra le regole di composizione fotografica analizzeremo:
- La Sezione Aurea
- La Simmetria Dinamica
- La Regola dei terzi
La Sezione Aurea
La Sezione Aurea è nata dalla serie numerica di Fibonacci (matematico del dodicesimo secolo): 0-1-1-2-3-5-8-13…. in cui ogni numero è il risultato della somma dei due numeri che lo precedono.

Osservando il rapporto tra due numeri successivi della serie,(ad esempio 5 e 3, oppure 8 e 5), al crescere della serie si avvicinano al numero aureo 1,618034.
Il numero aureo, detto anche “proporzione aurea”, era considerato il simbolo della perfezione nelle proporzioni.
La conseguenza è che attraverso il rapporto aureo è possibile riprodurre all’infinito la stessa struttura, generando dei “frattali” (termine matematico per definire un oggetto geometrico che si ripete allo stesso modo su scale diverse).
Tutto molto interessante, starai pensando; ma dove vuole andare a “parare”?
Mi interessa farti capire che la maggior parte delle persone percepiscono come bello e armonico qualcosa che abbia le proporzioni simili alla proporzione aurea.
Per farti qualche esempio: il rapporto tra la larghezza e la lunghezza del viso, o la distanza tra gli occhi e mento, e così via.
Ma le più grandi meraviglie, come sempre, ce le offre la natura, dove troviamo la proporzione aurea ovunque: le spirali delle chiocciole, il torsolo di una mela, i semi del girasole, … persino un cavolo.

La sezione aurea è stata usata per millenni in architettura e nell’arte visiva, ed è stata la guida per definire le proporzioni.
Il numero della proporzione aurea è il punto di partenza per la creazione di diversi schemi geometrici che rappresentano visivamente questa proporzione:
- il rettangolo aureo,
- la spirale di Fibonacci,
- la diagonale aurea.
La simmetria dinamica

La simmetria dinamica identifica il punto di partenza della spirale aurea all’interno di un rettangolo. Il punto di partenza si trova tra l’intersezione tra una diagonale del rettangolo e una perpendicolare della diagonale che parte da uno dei vertici opposti.
Se il rettangolo di partenza è costruito secondo la proporzione aurea, la perpendicolare alla diagonale principale sarà a sua volta la diagonale del rettangolo aureo costruito sul lato corto del rettangolo.
Come si applicano la proporzione aurea e la simmetria aurea alla fotografia?

Creare una composizione fotografica sfruttando la proporzione aurea significa sfruttare i punti e le linee di forza, individuati da questi schemi geometrici. Posizionare il soggetto in corrispondenza delle linee o dei punti gli fa acquistare più rilievo e più forza.
La regola dei terzi
La regola dei terzi è sicuramente la regola di composizione fotografica più immediata da applicare. Si può considerare una applicazione semplificata della sezione aurea.
Si basa su una griglia composta da due linee parallele orizzontali e due linee parallele verticali, equidistanti tra loro, che si intersecano suddividendo l’immagine il 9 riquadri. I punti di intersezione rappresentano i punti di maggior interesse, ovvero quelli che catturano lo sguardo dell’osservatore. Secondo la Regola dei terzi è proprio lì che occorre mettere il soggetto affinché l’immagine risulti più armonica. L’occhio dell’osservatore inizialmente guarda il centro della fotografia e poi ne esplora i punti circostanti, ovvero i 4 punti di intersezione del riquadro centrale.

Sfruttare la regola dei terzi significa posizionare il soggetto in prossimità di uno di questi 4 punti, per dargli più importanza rispetto al resto dell’inquadratura.
Queste sono le principali regole di composizione fotografica da tener presente, fermo restando che, per ottenere una fotografia che “funzioni”, non sono sufficienti. Aiutano, questo si, a capire dove posizionare il soggetto, per renderlo più forte, e per dare armonia all’immagine.
Ma tutto ciò non basta. Come vedremo di seguito, ci sono anche altri elementi da sfruttare per rendere una fotografia più completa, e per guidare lo sguardo di chi osserva l’immagine.
Se vuoi approfondire l’argomento della regola dei terzi puoi farlo in questo articolo.
Elementi geometrici per la composizione fotografica
L’occhio ricerca nelle immagini, in modo assolutamente naturale, le linee e le figure geometriche. Ad esempio:
- punti
- linee
- triangoli
Punti
Il punto è un oggetto isolato, lontano, inserito in uno sfondo omogeneo. Il punto attrae l’attenzione dell’osservatore, perché contrasta con il resto del fotogramma. Se il soggetto viene messo al centro del fotogramma produce una composizione monotona. Messo di lato nel fotogramma produce invece un effetto dinamico.
E’ più frequente, però, avere almeno due punti di interesse in una foto; ed è interessante notare come influiscono sulla composizione fotografica creando legami dinamici.
Linee Guida e linee geometriche
Le linee guida sono utilissime perché, appunto, guidano l’osservatore all’interno di un’immagine.
Esistono linee naturali che si possono sfruttare perché esistono fisicamente: strade, sentieri, rotaie, pareti, ponti, oppure linee create dalle ombre e dalla luce… Occorre un po’ di attenzione nell’utilizzo delle linee guida: il rischio è quello di fuorviare l’osservatore se non sono usate correttamente. Perciò usale per condurre l’osservatore verso un punto, magari facendogli fare un percorso lungo delle parti dell’immagine che vuoi che veda.
Allo stesso si possono sfruttare anche le linee geometriche che possiamo intuire, ovvero quelle che il nostro cervello disegna idealmente.
Le linee orizzontali, che l’osservatore può mentalmente tracciare sopra un’immagine, hanno la caratteristica di trasmettere una sensazione di ordine, di staticità e di tranquillità.
A differenza delle linee verticali, che invece rendono un’immagine più dinamica.
Le linee curve creano una tensione dinamica in cui gli elementi, in equilibrio, tendono all’instabilità.
Infine le linee diagonali trasmettono dinamicità e un senso di profondità, e spesso vengono utilizzate per segnare la strada che l’occhio deve seguire per attraversare la foto.
Triangoli
Può capitare che in un’immagine ci siano più elementi che la compongono, e il rischio è di confondere l’osservatore che si trova spesso e non sa dove guardare.
In questi casi, tutt’altro che rari, può aiutare utilizzare delle forme triangolari per organizzare e legare gli elementi di una immagine ed aiutarne la lettura. L’occhio infatti percorre le linee date da un triangolo “immaginato”, solo percepito, ma utilissimo a farlo sentire “guidato”.
L’utilizzo delle cornici
Non solo figure geometriche. Funzionano molto bene anche le cornici “naturali”: inquadrano l’immagine, isolandola e allo stesso tempo mettendola in risalto rispetto a tutto il resto. L’osservatore focalizza l’attenzione sul soggetto all’interno della cornice.
Composizione fotografica e scatto fotografico
Al momento dello scatto fotografico occorre valutare numerose variabili, che concorrono alla costruzione di una immagine. Sulla composizione fotografica, ovvero su come organizzare tutti gli elementi all’interno del fotogramma, influisce anche:
- il punto di vista, ovvero l’angolo di ripresa
- la prospettiva di ripresa (lunghezza focale)
- la profondità di campo
Il punto di vista
Anche il punto di vista influisce sulla resa di una composizione fotografica. Il punto di ripresa, o punto di vista, serve a trasmettere un messaggio differente.
A seconda del tuo soggetto, prova a cambiare punto di vista: più vicino o lontano, più a destra o più a sinistra in orizzontale, abbassati o alzati. Prima di scattare decidi cosa vuoi evidenziare.
Se fotografi dal basso enfatizzi il soggetto in primo piano, e lo metti in posizione dominante rispetto al resto della scena e all’osservatore.
Se fotografi dall’alto, al contrario, crei una sorta di distacco rispetto alla scena.
Inquadratura orizzontale o verticale
Anche decidere se inquadrare l’immagine in verticale o in orizzontale è una scelta compositiva che può dare risultati differenti.
L’inquadratura orizzontale è utilissima per esaltare le linee orizzontali, comunicando stabilità e staticità.
L’inquadratura verticale trasmette dinamismo.
La prospettiva
Anche scegliere una specifica lunghezza focale può contribuire attivamente alla composizione fotografica. Infatti, sfruttare la prospettiva per cambiare la percezione di profondità di uno spazio, può dare profondità di campo a una fotografia (usando dei teleobiettivi), oppure schiacciare la prospettiva (usando dei grandangolari)
Le Simmetrie
Anche le simmetrie presenti in un’immagine possono creare una composizione fotografica originale e in equilibrio, attirando l’attenzione dell’osservatore.
Un’immagine simmetrica viene valutata dalla nostra mente come ordinata, armonica, e ci attrae.
Conclusioni
La composizione fotografica si basa sull’organizzazione degli elementi all’interno di un fotogramma per far si che l’immagine risulti più efficace e che riesca a trasmettere un messaggio o un sensazione.
In questo articolo abbiamo analizzato le regole delle composizione fotografica. Fondamentali da conoscere, e per questo ti invito a studiarle, ma soprattutto ad esercitarti, ovvero a metterle in pratica attraverso l’esercizio. Una volta che le avrai fatte tue, deciderai da solo, a seconda delle situazioni, se utilizzarle o meno.
Inoltre abbiamo visto che non esistono solo le regole per ottenere una buona composizione fotografica. Esistono tanti elementi che si possono sfruttare per creare un equilibrio armonico in un fotogramma o per guidare l’osservatore al suo interno: linee guida, linee e punti, cornici, inquadrature.
La composizione fotografica prende in considerazione tutti questi elementi per creare in fotografia efficace.