Corso di fotografia Digitale

Prima Parte – Attrezzatura Fotografica

La Macchina fotografica (e come non partire da qui?)

Alla fine della lettura di questo capitolo del corso di fotografia:

  • Saprai orientarti fra i pro e i contro delle differenti tipologie fotocamere in commercio.
  • Saprai cosa succede dentro la fotocamera quando scatti una foto 
  • Saprai valutare, rispetto al tuo budget e ai tuoi gusti fotografici, quale fotocamera puoi comprarti 

Sul mercato ci sono migliaia e migliaia di fotocamere, ma alla fine tutte sono riconducibili a 5 tipologie principali:

  • Reflex
  • Mirrorless
  • Bridge
  • Compatte
  • Istantanee

Queste 5 tipologie si differenziano per tecnologia, prezzo, portabilità, utilizzo, possibilità creative …

Capire e conoscere, almeno a grandi linee, queste differenze, è fondamentale per scegliere il tipo di fotocamera più adatta a te.

Come premessa generale, ricorda che:

  • Tutte queste macchine fotografiche possono essere utilizzate in modalità di scatto completamente automatica
  • Sono però i controlli MANUALI quelli che fanno la differenza, perché permettono al fotografo di modificare (una volta che avrà appreso la tecnica) lo scatto per i suoi scopi creativi ed espressivi, intervenendo sui parametri del cosiddetto triangolo dell’esposizione (diaframma, tempi, ISO)

In genere

  • Più rapidi e complessi sono i controlli manuali di una fotocamera, più essa è performante e costosa.
  • Le Reflex e le Mirrorless danno il massimo del controllo manuale. 
  • La performance dei controlli manuali diminuisce progressivamente nelle bridge, nelle compatte e nelle istantanee

Questo non significa che non esitano bridge o compatte che non possano consentire il controllo del diaframma, degli ISO e dei tempi di scatto.

Significa però che in genere lo fanno in maniera meno efficiente di una reflex o di una mirrorless.

Oltre ai controlli manuali, le macchine fotografiche digitali hanno 3 determinanti principali di prezzo e qualità:

  • Sensore
  • Processore
  • Autofocus

Sono così importanti perché influiscono direttamente sulla qualità delle immagini e la velocità di acquisizione delle stesse.

Li vedremo nel dettaglio, ma intanto ti anticipo che , anche in questo caso, reflex e mirrorless tendono ad avere caratteristiche migliori delle altre fotocamere.

Come determinanti secondarie possiamo invece avere:

  • Schermo LCD
  • Durata Batteria
  • Connessione Wireless / Bluetooth /NFC

Queste determinanti, più che sulla qualità dell’immagine influiscono sulla comodità di utilizzo. Molto spesso le bridge e le compatte sono, da questo punto di vista, all’altezza di reflex e mirrorless di fascia media.

Infine, come ultimo aspetto generale da tenere in mente:

  • Reflex e Mirrorless consentono di cambiare obiettivo, fatto che da solo ha enorme influenza sulla qualità dell’immagine
  • Bridge, Compatte e Istantanee montano invece un unico obiettivo, qualche volta a focale fissa ma più spesso zoom. Questo limita grandemente la qualità dell’immagine finale.

Ora, in un corso di fotografia devi inevitabilmente comprare o una reflex o una mirrorless. 

Questo non significa necessariamente spendere molti soldi, ci sono ottime entry level già a circa 300 euro, corredate anche di obiettivo.

Vediamo adesso brevemente le 5 tipologie menzionate, e ti darò anche gli articoli di riferimento per approfondire.

Reflex

Sono la tecnologia dominante per chi vuole fare fotografia professionale o per i principianti/amatori che vogliono avere qualità di immagine e massima possibilità di controllo sui loro scatti.

Da un punto di vista tecnologico, l’elemento centrale di una  Reflex è lo specchio (lo vedi al n.11 qui sotto) inclinabile che ha due posizioni:

  • Quella di “riposo”, 5 gradi, a 45 gradi in cui devia la luce proveniente dal campo ottico verso il mirino e quindi verso il tuo occhio
  • Quella di scatto, in cui appunto, quando scatti, si abbassa e fa passare la luce direttamente verso il sensore.

Soffermati un attimo sullo schema, e vedrai che è chiarissimo.

La presenza dello specchio marca rispetto alle altre fotocamere due differenze importanti:

  • Le reflex sono più grandi proprio per fare spazio allo specchio
  • L’immagine che vedi nelle reflex è reale, mentre nelle altre vedi una riproduzione eletrronica dell’immagine. Il mirino delle NON reflex insomma è un piccolo schermo LCD

Nel nostro articolo specifico sulle fotocamere Reflex potrai

  • Approfondire, se lo vorrai, gli aspetti tecnici
  • Vedere una per una le schede delle migliori, dalle più economiche alle più care

Mirrorless

Non hanno, appunto, lo specchio, e quindi il loro mirino è elettronico.

Rispetto alle reflex sono più piccole e maneggevoli

Oltre a questo, tradizionalmente, le mirrorless hanno rispetto alle reflex:

  • Sensori più piccoli (recentemente però sono comparse le prime mirrorless full frame)
  • Autofocus meno performante
  • Durata delle batteria minore (proprio perché il mirino è elettronico)
  • Meno disponibilità di obiettivi compatibili (perché la produzione è cominciata solo pochi anni fa)

Dico “tradizionalmente” perché queste differenze si stanno nel tempo smussando moltissimo: a livelli top ormai ci sono mirrorless sostanzialmente sovrapponibili come prestazioni alle reflex.

A livello base e intermedio il vantaggio delle reflex invece c’è ancora, tuttavia se fai street photography la maneggevolezza di una mirrorless è insuperabile.

Puoi approfondire funzionamento e modelli nell’articolo Migliori Mirrorless

Bridge

Dette anche “super-zoom”, sono un ibrido fra alcuni aspetti delle reflex e altri delle compatte.

Le caratterizzano:

  • Sensore piccolo
  • Zoom ottico enorme, con escursioni focali che partono dal grandangolo per arrivare a 2000 mm e più di focale equivalente

Sono macchine dunque estremamente versatili, ideali per viaggi e turismo, con il neo che il piccolo sensore e l’enorme zoom portano necessariamente a una scarsa qualità dell’immagine.

Questo però è un problema solo per certi tipi di foto, non certo per le normali foto delle vacanze. E quindi le Bridge sono fotocamere di grande successo.

Approfondimento: Le Fotocamere  Bridge

Compatte

Sensore piccolo, un unico obiettivo zoom non molto spinto (150-200 mm al massimo invece che i 2000 delle bridge), enorme maneggevolezza, piccolo prezzo. Ecco i pregi di una compatta.

In genere non sono le fotocamere ideali per chi vuole fare un corso di fotografia, tuttavia non vuol dire che non si possano utilizzare per fare foto creative, o che non siano indispensabili in certi casi (per es. nella fotografia subacquea)

Approfondimento: Le Migliori Fotocamere Compatte

Istantanee

Tornate prepotentemente di moda, hanno un lato ludico che mi piace molto. Possono essere utilizzate inoltre con grande creatività.

Sono sostanzialmente delle compatte che contengono carta/pellicola e un meccanismo interno in grado di impressionare la foto, come nelle vecchie polaroid.

Ci sono due cose essenziali da sapere:

  • La foto che risulta non è una stampa, ma è appunto a tutti gli effetti della carta fotografica impressa e sviluppata!
  • Le fotocamere istantanee costano poco ma la pellicola molto, quindi farai necessariamente molte meno foto che con le altre digitali

Avere e utilizzare una istantanea può essere un ottimo stimolo creattivo, ma anche in questo caso non parliamo certo di fotocamere ideali per un corso di fotografia!

Approfondimento: Le macchine fotografiche Istantanee

Sensore

E’ il cuore di ogni fotocamera digitale, come lo era il rullino sulle analogiche, e se ti interessa la qualità dell’immagine è soprattutto del sensore che ti devi preoccupare.

E’ formato da tanti fotodiodi (cioè recettori di luce) quanti sono i pixel della macchina: quindi, per esempio, dire che una macchina ha 20 milioni di pixel signifca dire che il suo sensore è fatto di 20 milioni di fotodiodi.

Al di lá delle mille diavolerie (retro-illuminazione, filtro passa-basso si/no, etc) che continuamente si inventano per migliorarne la performance, la caratteristiche di un sensore che devi ricordare e considerare più delle altre sono tre:

  • Le sue dimensioni
  • Le dimensioni dei fotodiodi che lo compongono
  • La relazione fra queste due grandezze, da cui dipende ovviamente il numero di fotodiodi presenti su un dato sensore

Una volta, più grande era il sensore meglio era.

Significava infatti:

  • Maggior numero di fotodiodi, e quindi di pixel, e quindi maggior risoluzione dell’immagine
  • Fotodiodi più grandi, e quindi più luce catturata da ciascun fotodiodo, e quindi maggiore sensibilità nell’oscurità.

Adesso è ancora così, ma grazie ai processori di immagini moderni e alle diavolerie di cui sopra la differenza si è assottigliata. Le entry level nikon hanno per esempio ormai da anni sensori a foramto ridotto da 24 megapixel che funzionano egregiamente ben oltre il livello principiante.

Inoltre, sensori più grossi significano:

  • Fotocamere più grosse e ingombranti
  • Costo maggiore
  • Più difficile controllo dei difetti ottici degli obiettivi

Mettendo da parte i piccoli sensori di compatte, bridge, il dilemma principale è oggi fra comprare una fotocamera APS-C e una Full Frame.

Puoi approfondirlo cliccando su questo articolo. E’ sulle reflex, ma per le mirrorless il discorso è pressoché analogo.

Processore

E’ il “motore” della macchina fotografica, e da esso dipende l’elaborazione dell’immagine catturata dal sensore.

“Elaborazione” è un concetto molto ampio, ed infatti il processore fa tante cose che riguardano la qualità finale dell’immagine, come:

  • Demosaicizzazione, che è l’operazione attraverso cui vengono “resi” i colori
  • Riduzione del rumore digitale (su questo vedremo un capitolo a parte)
  • Regolazione dei contorni e del contrasto fra i pixel per migliorare la nitidezza dell’immagine

Ma interviene, in diverse maniere, anche in altre cose che hanno più a che fare con il workflow, determinando la maggiore o minore efficenza di una fotocamera:

  • Velocità di scatto continuo
  • Buffer di memoria
  • Autofocus
  • Consumo energetico
  • Etc

Il concetto fondamentale che devi focalizzare è che:

  • Fra una generazioni vecchie e nuove di processori, spesso la differenza è molta
  • Questa differenza si nota per lo più a livello delle funzioni di “workflow” che di quelle di elaborazione dell’immagine in senso stretto

Vale dunque sempre la pena, prima di comprare una fotocamera, informarsi sulla “generazione” a cui il suo processore appartiene. Tenendo presente:

  • Che l’ultima generazione costa sempre sensibilmente di più
  • Che spesso l’ultima generazione non è affatto necessaria, soprattutto se ti interessa più la qualità dell’immagine che le performance del workflow

E quindi, ad esempio, se fai soprattutto paesaggio e quindi è fondamentale avere una ampia gamma cromatica mentre di fare 8 scatti al secondo te ne freghi, anche una fotocamera di qualche anno fa può darti risultati eccellenti.

Se invece fai foto sportive e quindi hai bisogno di grande velocità di scatto e elaborazione, allora per rimanere al passo coi tempi ti toccherà cercare le ultime generazioni di processori.

Autofocus

Lo metto nella sezione dei “fondamentali”, ma in realtà per decenni la messa a fuoco è stata assolutamente e totalmente manuale.

Ora che c’è l’AF però, averne uno buono può fare tanta differenza.

Cominciamo con dire che l’AF si divide in due grandi categorie:

  • AF a contrasto: meno performante, lo trovi sulle Compatte e sulla modalità “schermo” delle mirrorless e delle reflex.
  • AF a rilevamento di fase: più performante, lo trovi sulle reflex quando usi il mirino invece che lo schermo.

Oltre a queste ci sono sistemi ibridi, o che sfruttano tecnologie diverse, in via di sviluppo. Sprattutto per il settore Mirrorless, dove abbiamo visto che l’AF è stao per anni uno dei talloni d’Achille.

Ora, cerchiamo di capire il concetto di “performante”. Quando un soggetto è fermo, c’è una buona luce, e il contrasto fra lui e lo sfondo è buono TUTTI gli AF funzionano bene, anche quelli della macchinetta da 100 euro.

Mano a mano che questi tre parametri (Movimento, Quantità di Luce, Contrasto) si estremizzano, il lavoro dell’AF si fa più complesso e cominciano a notarsi differenze di performance fra le macchine fotografiche.

Quindi, come visto sopra per il processore, è importante valutare l’AF di una fotocamera non in senso assoluto, ma rispetto al tuo workflow.

Io per esempio ho una Canon 5D prima versione, pagata 1.800 euro nel 2008, che fa ancora foto più che decenti, ma con i suoi 9 punti AF a mirino fa ridere rispetto a qualunque macchinetta moderna.

Elementi secondari per valutare una fotocamera

Questi riguardano più la comodità che la qualità, e sono dunque ancora più soggettivi, come importanza, rispetto ai precedenti.

Quelli su cui ti devi focalizzare sono 4:

  • Schermo LCD: Quanti pixel ha? E’ fisso o mobile? Se mobile, è solo basculante o è completamente snodabile? Quanto resistenti sono le cerniere? E’ touch screen o no?
  • Batteria: Quanti scatti fa? Sulla macchina, c’è l’attacco per la riserva? Quando esci a fotografare, quante te ne dovrai portare dietro? Quanto pesano e quanto costano?
  • Connettività: C’è il Wi-.Fi? Se si, in quanto tempo ti consumerà la batteria? C’è bluetooth a bassa energia? C’è NFC? C’è GPS? Quanto ti servono queste funzioni?
  • Robustezza: Quanto è resistente il corpo macchina? L’attacco all’obiettivo è in plastica o metallo? La macchina è tropicalizzata? I gommini di chiusura e quelli dei grip, come si presentano?

Poi, naturalmente ce ne sono molti altri, ma non è strettamente necessario approfondirli più di tanto.

Mentre infatti i 4 che ho appena menzionato possono essere indipendenti dai principali (per esempio, la Nikon D7500 fa delle foto fantastiche, ha un AF ottimo, ma lo schermo fisso e non è tropicalizzata), gli altri secondari normalmente seguono le caratteristiche principali.

Quindi, se una fotocamera è di ottimo livello come sensore/processore/AF, di ottimo livello saranno anche le altre caratteristiche secondarie.

Mentre se è scarsa sulle principali, lo sarà anche sulle altre secondarie.

Ora, prima di passare al capitolo successivo….

Se dovessi portarti via un solo, grande consiglio da questa sezione del corso di fotografia, beh, è questo:

LEGGI IL MANUALE DI ISTRUZIONI DELLA FOTOCAMERA. 

Se lo fai:

  • Prima di comprarla, eviti errori e fai una scelta migliore
  • Dopo averla comprata, migliori notevolmente il tuo workflow

L’ideale insomma è leggerlo prima e ri-leggerlo anche un paio di volte dopo!

Ma adesso passiamo agli altri elementi essenziali dell’attrezzatura.

L’obiettivo fotografico

Alla fine della lettura di questo capitolo del corso di fotografia:

  • Avrai capito l’importanza dell’obiettivo per la qualità delle tue immagini
  • Conoscerai le caratteristiche principali comuni a OGNI obiettivo fotografico

L’obiettivo fotografico non è niente di più, in essenza, che un cilindro che contiene all’interno un sistema di lenti più o meno complesso.

Da un punto di vista “digitale” e tecnologico c’è dunque molto poco (il motore dell’autofocus, qualch volta quello dello stabilizzatore, il sistema di connessione con la fotocamera) mentre a contare davvero è il sistema ottico costituito dalle lenti.

Per questa ragione, mentre le macchine fotografiche, da un punto di vista tecnologico, invecchiano molto rapidamente (Ricordi? La mia Canon 5D da 2k euro nel 2008 ora non vale una entry level da 250 euro), un buon obiettivo rimane tale per decenni. Inoltre, è un elemento fondamentale per controllare la qualità delle tue fotografie.

Per questa ragione i fotografi professionisti spesso hanno solo un paio di macchine fotografiche, e almeno una decina di obiettivi diversi!

Quando scegli un obiettivo fotografico devi tenere in considerazione:

La lunghezza focale

Ricorda che:

  • A 50 mm l’angolo di campo è più o meno quello della visione umana normale. Sopra i 50 l’inquadratura si “stringe” e gli oggetti appaiono progressivamente più vicini. Sotto i 50 avviene il contrario.
  • Più ti allontani dalle lunghezze focali intermedie (50 mm) più sarà comune avere difetti ottici avrai
  • Gli obiettivi a focale fissa costano meno di quelli zoom, cioè a focale variabile, perché questi ultimi sono più difficili da costruire
  • Gli obiettivi a focale fissa hanno in genere qualità dell’immagine e luminosità migliori degli zoom (proprio perché, come visto sopra, sono più facili da costruire)
  • A parità di qualità, gli obiettivi a focale fissa costano meno degli zoom

Sulla base della lunghezza focale gli obiettivi a focale fissa si dividono in:

  • Grandangolari
  • Standard
  • Tele

Quelli a focale variabile possono presentarsi in differenti combinazioni.

I principianti amano molto, per comodità d’utilizzo, i nuovi obiettivi grandangolo-tele con escursioni che vanno per esempio da 27 a 300 mm. E’ chiaro che la qualità dell’immagine non sarà eccelsa, e presenteranno molti difetti ottici (in parte correggibili in post), ma sono in effetti molto comodi.

Le caratteristiche del diaframma

In primis, l’apertura massima del diaframma, che indica la massima quantità di luce che può passare verso il sensore. Più è grande, più è caro e performante l’obiettivo.

Negli zoom spesso essa cambia a seconda delle lunghezze focali.

E’ più facile ottenere aperture ampie a lunghezze focali brevi che a lunghezze focali lunghe; per questa ragione i teleobiettivi con  ampie aperture focale sono gli obiettivi più cari.

Poi, poiché il diaframma è costituito da una serie di lamelle disposte in maniera tale da formare un foro, la quantità e la forma delle lamelle medesime.

Un numero di lamelle maggiore, così come una forma più arrotondata delle stesse, provoca meno interferenze con il passaggio della luce e dá quindi luogo a fotografie di qualità migliore.

Attacco e costruzione

L’obiettivo è qualcosa che ti porti in giro, e che spesso devi staccare dalla fotocamera per sostituirlo con un altro. Quindi le domande che ti devi fare sono:

E’ compatibile con tutte le fotocamere o solo alcune? La baionetta è in leggera (ma relativamente fragile) plastica o è di affidabile (ma pesante) metallo? Quanto è lungo? Quanto pesa? Quanto è solido?Ha l’autofocus? Come sono protetti i pulsanti, per esempio quelli dell’AF? La lente esterna è trattata per resistere ai graffi?

Stabilizzazione

Tecnologia relativamente recente, permette di allungare i tempi di esposizione a mano libera senza incorrere nel micro-mosso. Una volta la trovavi solo nei tele, oggi è sempre più comune anche negli obiettivi con focali corte.

Certamente semplifica la vita, facendoti guadagnare anche 3-4 stop (ma che cosa è esattamente lo “stop”? scoprilo qui), ma rende l’obiettivo più pesante e costoso.

Molti dei concetti che abbiamo appena visto riguardo agli obiettivi li approfondiremo nel prosieguo di questo corso  di fotografia. Infatti gli obiettivi sono così strettamente connessi con il “cuore” della fotografia, cioè il passaggio della luce, che praticamente vengono tirati in ballo continuamente nella parte di tecnica fotografica propriamente detta.

Intanto, se vuoi approfondire, vai al nostro articolo sulla scelta dell’obiettivo fotografico.

Il Treppiede

Alla fine della lettura di questo capitolo del corso di fotografia:

  • Saprai cosa è e come funziona un treppiede
  • Avrai compreso i pro e i contro del suo utilizzo

Non importa quanto siano ferme le tue mani, esse trasmetteranno sempre e comunque un po’ di movimento alla tua macchina fotografica e al sensore.

Questo movimento è tanto più evidente quanto più devi aumentare i tempi di scatto. Ed è questa una delle ragioni per cui obiettivi con aperture diaframma grandi (che quindi fanno passare più luce e permettono di diminuire i tempi di scatto) sono più performanti (vedi come in fotografia tutto torna?).

Tuttavia capita che per motivi vari tu non possa abbreviare i tempi di scatto abbastanza da evitare il mosso dovuto alla tua mano, ed è qui che interviene il treppiede.

Si tratta in sostanza di un “trespolino” con tre gambe estensibili su cui monti la macchina fotografica in maniera tale che stia ferma. Ha, già incorporata o a parte, una “testa” orientabile alla quale agganci al macchina, e che ti permette di direzionare quest’utlima secondo le tue esigenze.

Del treppiede se ne può fare a meno, (in particolare molti street photographer ne fanno sostanzialmente a meno per tutta la vita), ma allo stesso tempo è

  • Praticamente indispensabile in molti generi fotografici, come per esempio il paesaggio
  • Sempre di grande aiuto quando si cerca il massimo della nitidezza in una foto (vai a come ottenere foto nitide)

Il treppiede ha solo due veri problemi:

  • E’ pesante e ingombrante
  • Rallenta lo shooting (per questo molto vanno in giro con la fotocamera già montata sul treppiede, cosa che velocizza le cose ma non è comunque come avere la fotocamera a mano)

Leggerezza, robustezza, velocità di montaggio sono le tre caratteristiche da tenere in mente quando compri un treppiede.

Anche qua, per approfondire, puoi andare al  nostro ampio articolo di riferimento (i migliori treppiedi)

Altra attrezzatura

Alla fine della lettura di questo capitolo del corso di fotografia:

  • Avrai una panoramica dell’attrezztura fotografica “complementare”
  • Avrai i riferimenti per approfondire, se lo vorrai, alcuni degli elementi specifici proposti

Attrezzatura fotografica ce ne è davvero di tutti i tipi e per tutti i gusti, usi e prezzi. In questo corso di fotografia di base però mi sembra che andare in maniera specifica oltre alla triade fotocamera-obiettivo-treppiede sia non solo poco utile, ma anche controproducente.

Rischi infatti di confonderti le idee con cose che servono solo a una minoranza di fotografi, e per di più solo dopo un certo periodo e in certi generi fotografici.

Anzi, come ho detto prima, per alcuni una fotocamera e un obiettivo sono già abbastanza per fare vivere la fotografia come professionisti!

In questa sezione mi limito allora a darti solo qualche ulteriore semplice riferimento, giusto per completare, quando ne avrai tempo e necessità, la tua cultura fotografica da un punto di vusta “tecnologico” (che, credimi, in fotografia è il meno importante):

  • Schede SD: devono essere adeguate, come capienza e velocità, al tuo workflow e al processore della tua fotocamera. Conoscerle ti farà risparmiare tempo e soldi, ed eviterà che tu perda intere sessioni di foto. –> Vai a le migliori schede di memoria
  • Filtri: sempre più in disuso a causa dei software di post produzione, comunque prima o poi potrai dover comprare un filtro ND e un filtro polarizzatore
  • Borse, pipette pulitrici, telecomandi … trovi le info indispensabili nell’articolo 6 “indispensabili” accessori per la fotografia
  • Flash: l’uso avanzato dei flash fa parte del bagaglio tecnico solo di alcuni fotografi professionisti, mentre la maggior parte dei fotografi ha bisogno davvero di poche nozioni di base. Per tua curiosità, puoi cominciare da questo articolo 
  • Attrezzatura da set: qui davvero siamo ben oltre lo scopo di un corso di fotografia di base. Fondali, luci, riflettori fanno parte di un tipo di fotografia connessa soprattutto con la professione del fotografo. Nuovamente, per tua curiosità o cultura generale, ti abbiamo preparato un articolo di approfondimento sull’allestimento di un piccolo set fotografico.

Usare la fotocamera

Conoscere l’attrezzatura fotografica non significa saperla usare, soprattutto poi oggi che le fotocamere hanno un corredo elettronico/tecnologico davvero impressionante.

Quando duqnue compri una fotocamera, la prima cosa da fare è passare qualche giorno a studiarti il manuale e provare ripetutamente ciascuna delle funzioni.

Lo scopo è capire il più brevemente possibile

  • che cosa puoi fare
  • come lo puoi fare
  • quanto rapidamente puoi farlo

In un corso di fotografia è impossibile scendere i questi dettagli per tutte le marche e i modelli in commercio, ma certamente si possono fare delle generalizzazioni che è molto utile imparare, e ti renderanno molto più veloce la lettura del manuale della tua fotocamera.

Vediamole brevemente:

Le modalità di scatto

Reflex, mirrorless e bridge, come abbiamo visto, danno la possibilità di essere utilizzate in diverse modalità.

Queste modalità si controllano tipicamente

  • attraverso rotelle o ghiere che si trovano sulla parte superiore, all’estremità destra o sinistra.
  • entrando nel menù principale e muovendosi con un selettore

Più una fotocamera è controllabile tramite le ghiere meglio è: sarai infatti in grado di cambiare i setting più velocemente, e non sarai costretto a distogliere l’occhio dal mirino per andare a vedere il menù.

Per questa ragione le fotocamere professionali hanno molti comandi diretti, mentre le entry level ti costringono spesso a peredere tempo passando dal menu.

Inoltre, più una fotocamera è professionale, più è personalizzabil, avendo molti pulsanti/ghiere su cui puoi impostare tu stesso la funzione che verrà controllata. Adattando in questa maniera la fotocamera alle esigenze del tuo tipo di workflow.

Ecco di seguito uno schema semplificato delle principali modalità di scatto:

  • Completamente automatica: punti e scatti, e la fotocamera fa tutti i calcoli necessari affinché la foto venga bene.
  • Scenari/filtri: si tratta di settaggi che la fotocamera fa automaticamente, ma che sei tu a scegliere. Alcuni esempi tipici sono “Ritratto”, “Notturno”, etc. Sostanzialmente dici alla fotocamera la situazione in cui sei, o l’effetto che vuoi ottenere, e lei utilizza dei pre-set per ottenerli
  • Semiautomatica a priorità di diaframma: tu scegli l’apertura del diaframma e la fotocamera regola il resto (se vuoi approfondire perché è cospi importante scegliere il DIAFRAMMA, vai a questo articolo).
  • Semiautomatica a priorità di Tempi: tu scegli il tempo di esposizione e la fotocamera regola il resto (se vuoi approfondire perché è così importante scegliere il TEMPO, vai a questo articolo)
  • Manuale: regoli tu sia tempo che diaframma.

Tradizionalmente le ultime 3 modalità si chiamano “creative”, proprio perché permettono al fotografo di incidere più direttamente e profondamente sulla resa dell’immagine. Questo però non significa affatto che sia impossibile fare delle buone foto in modalità automatica, anzi.

Tuttavia lo scopo di un corso di fotografia che si rispetti deve sempre essere quello di insegnare, oltre al resto, a padroneggiare le modalità creative. Per questo, più avanti in questa guida, le vedremo nel dettaglio.

Bilanciamento del bianco

 

Reflex-Mania
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