
Per l’esercizio che chiude i primi 30 giorni del nostro Challenge l’obiettivo è confrontarsi con la tridimensionalità in fotografia.
Finora abbiamo affrontato
- Il tema della priorità del progetto sulla tecnica, attraverso l’autoritratto
- L’importanza della composizione come chiave di lettura delle fotografie attraverso l’applicazione della regola dei terzi
- La fotografia come artefatto con il bianco e nero
Oggi è venuto il momento di toccare un altro aspetto fondamentale del rapporto tra chi produce l’immagine (il fotografo) e chi ne fruisce (il pubblico).
Come fotografo puoi sfruttare la forza psicologica delle associazioni mentali che già esistono nel cervello del tuo pubblico per suscitare emozioni più forti attraverso i tuoi scatti.
Provo a spiegarmi meglio.
Immagina per esempio un cagnolino a pelo lungo … già sai che sarà (presumibilmente) morbido e soffice al tatto.
Evoca adesso l’immagine di una roccia scavata nel fianco della montagna … puoi quasi percepire la sua ruvidezza sui tuoi polpastrelli, no?
Ecco, inserire texture nelle tue fotografie significa esattamente questo. Sfruttare la luce (e l’ombra) per mettere in particolare risalto le caratteristiche di superficie di quei soggetti che possono veicolare potenti reminiscenze tattili nell’animo del tuo pubblico.
In questo modo la tua fotografia “bucherà” la stampa acquisendo un’immediata capacità di impatto emozionale nel tuo pubblico. Per questo, spesso, la semplice foto di una porta scrostata può essere così potente.
Perché immediatamente evoca sensazioni extra-visive nel nostro cervello.
Come sempre poi, se tutto questo riusciamo a metterlo al servizio del nostro progetto fotografico, dell’idea cioè di cosa vogliamo trasmettere con la nostra fotografia, il gioco è fatto.
Padroneggiando questo ulteriore strumento di comunicazione fotografica, e combinandolo con gli strumenti compositivi, ti accorgerai di quanto potente può essere il mezzo “fotografia” nel guidare le emozioni del tuo pubblico.
Venendo all’esercizio vero e proprio, ti propongo due possibili scenari (meglio ancora se riesci ad applicarti ad entrambi) per allenarti a riconoscere il potenziale della texture e a come poterla sfruttare nelle tue fotografie.
1- Trova la texture intorno a te.
Prova ad andare a fare un giro senza meta. Non pianificare il tuo soggetto a priori e non andare a cercare qualcosa di preciso.
Semplicemente guardati intorno e prova a riconoscere quei soggetti che sono dotati di una texture interessanti. Fotografali. Sostanzialmente cerca di fare in modo che la texture sia il soggetto principale della tua fotografia.
E cerca di metterla in risalto quanto più possibile. Questo esercizio ha lo scopo di aiutarti a “vedere” la texture nei tuoi soggetti prima di scattare, in modo da acquisire la possibilità di sfruttare la texture potenziale a priori, nella pianificazione dei tuoi scatti.
2 Ora scegli un soggetto volutamente privo di texture.
Qualcosa di liscio, potrebbe essere il viso di una persona, o un uovo, o una palla da biliardo (sono solo esempi, scegli quello che vuoi tu).
Ora prova a fotografare il tuo soggetto “liscio” mettendolo in contrasto con un ambiente ricco di texture (potrebbe essere un muro scrostato, per essere banali, o la corteccia di un albero, eccetera eccetera). Sfrutta il contrasto tra i due elementi della tua fotografia per mettere in risalto le caratteristiche dell’uno e dell’altro.
Qui lo scopo è cominciare a capire come si può sfruttare il potenziale evocativo della texture (dopo aver imparato a riconoscerla) per rendere più efficaci e comunicative le tue fotografie.
Se vuoi alcuni consigli su come mettere in risalto la texture dei tuoi soggetti, puoi leggere il nostro articolo dedicato qui.
Bene, è tutto. Sei pronto ad esplorare questo nuovo strumento di comunicazione! Come sempre ti aspettiamo la prossima settimana su facebook per i risultati e i commenti.
IMPORTANTE: QUESTA SETTIMANA POSTERAI L’ESERCIZIO SU FACEBOOK IL MARTEDI, visto che lunedì è Pasquetta e saremo tutti a grigliare.
P.S Ti sei perso gli scorsi esercizi? Se vuoi li trovi qui:
1- AUTORITRATTO
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