
Cosa rende una foto famosa? Cosa la rende “importante” e cosa, ancora, la fa entrare dritta nella storia dall’entrata principale?
Difficile rispondere in maniera univoca a tutte queste domande.
Da quando la cultura umana è diventata prevalentemente visiva, ovvero dall’avvento di fotografia e cinema, la memoria storica è indissolubilmente legata a immagini che ognuno di noi ha visto e “registrato.”
Dici Tienanmen? Ecco che si materializza nella mente l’unica documentazione a tutti noi occidentali comodamente disponibile: la foto della fila di carri armati e dell’uomo coraggioso, solitario, che li affronta.
Dici Beatles? Ecco che si materializza davanti ai tuoi occhi la camminata dei “Fab Four”.
Si, ci sono immagini che, a loro modo, hanno cambiato il mondo e il modo in cui lo concepiamo.
Immagini che documentano eventi storici di grande portata, a volte tragici, che hanno segnato la civiltà occidentale. Immagini iconiche che ancora oggi influenzano la cultura pop.
Mai come adesso, perché qualcosa sia “vero”, deve poter essere visto.
Questo elenco, che non ha nessuna pretesa di esaustività, è una finestra sul mondo e sulla nostra storia.
Quella che tutti abbiamo in un certo senso vissuto, grazie al tempismo, alla tecnica e, diciamolo, anche un po’ alla fortuna di professionisti che si sono trovati al posto giusto, nel momento giusto.
Una storia, visiva, che tra l’altro ci dice molto sul predominio culturale che ha caratterizzato il secolo scorso.
Che ha visto gli Stati Uniti dominare non solo politicamente, ma anche visivamente e culturalmente, in Occidente.
A volte, con tragica ironia, anche con le conseguenze impreviste delle loro azioni.
1. Man on The Moon
La foto più famosa scattata fuori dal Pianeta Terra? Non è di un fotografo professionista, ma di Neil Armstrong, che nel 1969 documenta il più importante traguardo della società occidentale.
Quando ancora si pensava di risolvere i problemi della terra semplicemente spostando l’attenzione… al di fuori di essa.
Piccolo dettaglio: l’uomo ritratto non è Armstrong ma Buzz Aldrin. Eh già, l’autoscatto non esisteva ancora. Però se guardi bene puoi vedere Armstrong (e la sua ombra) specchiato nella visiera del casco.
Il fortunato Aldrin è arrivato solo secondo, ma è sicuramente il primo ad avere una foto tutta sua lassù.
Peccato non avesse ancora Instagram.
2. L’uomo che cade, 11 Settembre 2001
Un corto circuito spazio-temporale ci riporta in basso, purtroppo molto in basso.
L’11 settembre 2001 Richard Drew, dell’Associated Press, doveva fotografare una sfilata di moda.
E si è ritrovato a documentare una della più grandi tragedie della civiltà occidentale, non senza tantissime polemiche. L’immagine, infatti, fu dopo poco ritirata.
Rimane una testimonianza lucida e spettrale al contempo, della “caduta” di molte certezze degli Stati Uniti.
Un grido di dolore ma anche una sorta di contraltare del classico milite ignoto.
Potremmo definirlo il civile ignoto, il sacrificio dell’uomo bianco e occidentale, e la storia della sua tragedia collettiva
3. Il Momento della morte
La “morte in diretta” non è certo un fenomeno nato con i reality show e i social media.
A dimostrarlo, la seconda foto in questa classifica che affronta la dama di nero vestita.
Nel 1936, il fotografo Robert Capa scatta il drammatico epilogo della vita di un miliziano, durante la guerra civile spagnola.
Anni dopo si disse che la foto era falsa, o meglio, “sceneggiata”, senza però mai provarlo con certezza.
4. Uno scatto al Napalm
Nick Ut, l’8 giugno 1972, realizza uno degli scatti più sconvolgenti di sempre.
Una testimonianza feroce degli orrori della guerra del Vietnam.
Le conseguenze sulla popolazione civile di un attacco col Napalm da parte dell’esercito americano.
Phan Thi Kim Phuc, la ragazzina che corre nuda nella foto, si salvò miracolosamente.
5. I have a dream
Nell’agosto del 1963, Martin Luther King, pastore protestante impegnato nella lotta per i diritti civili degli afroamericani, tiene il discorso pubblico più celebre di sempre.
La foto che lo ritrae è famosa almeno quanto l’incipit del suo discorso.
Purtroppo tutti sappiamo com’è finita, per lui.
6. La linguaccia
Il più celebre ritratto del grande scienziato Albert Einstein è… una linguaccia.
Scattata da Arthur Sasse, questa foto piaceva tantissimo ad Einstein. Stufo di sorridere e mettersi in posa, il grande genio optò per una linguaccia.
Come spesso accade, le opere d’arte più belle nascono al di là delle intenzioni del loro autore. In questo caso né il fotografo tantomeno il soggetto si aspettavano tanto successo, ma tant’è: oggi tutti lo ricordiamo così, in un momento “ribelle”.
Un monito da tenere sempre a mente: genialità, libertà e ribellione a volte vanno di pari passo.
7. Le gonne delle donne.
La foto di Marylin Monroe, scattata nel 1954 da Sam Shaw, amico dell’attrice, è ancora negli occhi di tutti.
Marylin capita per caso su uno sfiato della metropolitana di New York, e assieme alla sua gonna prende il volo l’immaginazione di milioni di persone.
La foto è une delle più omaggiate, parodiate e celebrate di sempre.
8. In piazza
Nel giugno 1989, a Pechino, per un attimo è possibile credere ai miracoli: un anonimo rivoltoso “ferma” i carri armati del regime comunista cinese.
Purtroppo, poco dopo, l’esercito massacrerà migliaia di studenti, intellettuali e operai alla disperata ricerca di dialogo e diritti contro l’oppressiva dittatura comunista.
Questo non impedisce allo scatto di Jeff Widener di rappresentare ancora oggi un inno al coraggio e alla lotta non violenta contro l’oppressione politica.
9. Un bacio, e che bacio
Il bacio più famoso della storia, dopo quello di Klimt, è probabilmente quello tra un marinaio ed un’infermiera, a Times Square, New York.
La foto di Alfred Eisenstaedt risale al 1945, durante i festeggiamenti per la resa del Giappone e la conseguente fine della Seconda Guerra Mondiale.
Un simbolo di romanticismo ma anche di libertà, gioia ed euforia. Con una perfetta composizione fotografica, ancora oggi da manuale.
E se non sei sazio di baci fotografici, ecco qualche dettaglio sui due più famosi.
10. Una foto… degenere
Probabilmente non ti piacerà, ma un motivo se questa classifica si chiude così c’è.
Non a caso il titolo parla di foto “più famose” e non “più belle”.
Il selfie scattato dalla presentatrice Ellen De Generes durante la cerimonia degli Oscar 2014 è, a tutti gli effetti, una foto che segna una cesura nell’immaginario pop moderno.
Poco interessante se sia o meno il tweet più retwittato della storia (ad oggi pare di sí). Decisamente più interessante per capire come i social media stanno cambiando il concetto di visibilità mediatica delle immagini.
Quale sarà la prossima foto a scolpirsi nell’immaginario collettivo? Nessuno lo sa, ma noi saremo qui a raccontartela!