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Fotografare cascate attira chiunque, sia fotografi agli inizi sia fotografi professionisti. Le cascate incantano e sembrano magiche. I fotografi di paesaggio impazziscono per questi scorci naturali. E come biasimarli? Inoltre le cascate si prestano a tantissime tipologie di fotografie perché possono essere fotografate in tantissimi modi diversi.
In questo articolo vedremo alcuni consigli, trucchi e tecniche per fotografare al meglio le cascate.
1. Fotografare cascate: l’attrezzatura giusta
A seconda del tipo di fotografia che vorrai fare, ti servirà dell’equipaggiamento differente; però, considerando che probabilmente deciderai cosa fare solo quando ti troverai di fronte a una cascata, può essere utile portare con te la seguente attrezzatura:
- TREPPIEDE: non dovresti mai lasciare il treppiede a casa: permette di comporre la tua fotografia in modo molto preciso; inoltre il treppiede dà la possibilità di sfruttare la tecnica delle lunghe esposizioni per fotografare le cascate
- OBIETTIVO GRANDANGOLARE: è indispensabile per fotografare cascate nella loro interezza. Puoi anche posizionarti vicino, inserendo nella fotografia anche scorci di paesaggio circostante. Il tutto senza doverti allontanare troppo, cosa che non sempre è possibile fare perché dipende dalla conformità del luogo.
- –OBIETTIVO TELE: a differenza del grandangolare, può servire un teleobiettivo per fotografare cascate non nel loro insieme, ma zoomare parti specifiche perché magari hanno caratteristiche particolari, di intensità e quantità dell’acqua, di percorso, o altre peculiarità che possono catturare l’osservatore.
- FILTRO POLARIZZATORE: può servire per dare alle cascate un colore più limpido e pieno. Il filtro polarizzatore, infatti, aumenta la saturazione dei colori.. e riduce la quantità di luce che colpisce il sensore. Inoltre il filtro polarizzatore è un pezzo essenziale della tua attrezzatura, perché quando fotografi l’acqua può essere necessario rimuovere dei riflessi dalla superficie dell’acqua stessa. Magari se hai intenzione di inserire nel tuo fotogramma anche il laghetto nel quale la cascata cade, può essere necessario utilizzare il filtro polarizzatore per rimuovere i riflessi, e per permetterti di riprendere nella tua fotografia il fondo dell’acqua; quindi le rocce che si trovano sotto la superficie dell’acqua.
- FILTRI ND (Neutral Density): se deciderai di scattare un’immagine utilizzando la tecnica della lunga esposizione può capitare che soprattutto a metà della giornata, quando la luce è molto forte, tu abbia bisogno di utilizzare un filtro a densità neutra per ridurre la quantità di luce che attraversando le lenti colpisce il sensore. Infatti lo scopo del filtro a densità neutra è quello di bloccare parte della luce che colpisce il sensore, permettendoti quindi di utilizzare un tempo di scatto più lungo. Esistono numerosi filtri ND e si differenziano dalla quantità di luce che riescono a bloccare.
- inoltre porta sempre con te un SACCHETTO DI PLASTICA per coprire la tua fotocamera dagli eventuali schizzi e un PANNO PER ASCIUGARE le lenti dell’obiettivo e la fotocamera.
2. Fotografare cascate: scegli il momento giusto
Il momento giusto per fotografare cascate è subito dopo un temporale: infatti dopo il temporale le acque dei fiumi diventano più copiose, assumono più forza e più influenza creando delle cascate molto più imponenti.
E’ importante anche scegliere bene il momento nella giornata.
Fotografare cascate al tramonto può dare risultati interessanti. In primo luogo perché le ombre sono più tenui e meno dure, la luce è calda e morbida, e soprattutto non è eccessiva. Il che può essere di grande aiuto per una corretta esposizione, quindi anche per fotografare cascate con la tecnica delle lunghe esposizioni.
Per lo stesso motivo può essere una buona idea fotografare cascate all’alba: la luce al tramonto e all’alba è sempre la migliore e dona un’allure particolare alle immagini. Non per niente si parla di Golden Hours (se ti interessa approfondire l’argomento, leggi questo articolo sulle Golden Hours).
Ma non solo. Fotografare cascate all’alba ha anche un altro vantaggio evidente: arrivare per primo sul posto. Questo ti permette di evitare il sovraffollamento, scegliere la posizione migliore da cui fotografare.
La fotografia di paesaggio, e nello specifico fotografare le cascate, attira molto tanti fotografi; quindi fai in modo di trovarti sul posto presto, così da evitare interferenze di persone all’interno del tuo frame.
3. Fotografare cascate di seta

La velocità di scatto gioca un ruolo fondamentale nel fotografare cascate.
Per fotografare le cascate e rendere l’acqua di seta devi utilizzare un tempo di scatto molto lungo per la tecnica della lunga esposizione. Per fare ciò devi utilizzare un treppiede sul quale avrai montato la tua fotocamera reflex o mirrorless.
Se sei un principiante ti consiglio di utilizzare la modalità di scatto a priorità dei tempi, così dovrai preoccuparti solo di un parametro, ovvero di scegliere il tempo di scatto. Imposta la fotocamera in questo modo:
- Iso più bassi possibile.
- tempo di scatto molto lungo, ad esempio tra mezzo secondo e 4 secondi, per far sì che venga catturato il movimento dell’acqua.
Se sei già più pratico, però, scegli la modalità di scatto Manuale, che ti permette di avere il controllo su tutti i parametri che concorrono alla corretta esposizione (conosci il triangolo dell’esposizione? se vuoi approfondire l’argomento leggi l’articolo sul triangolo dell’esposizione). Scattando in manuale potrai impostare il tempo di esposizione lungo e gestire l’apertura del diaframma a seconda della profondità di campo che vuoi ottenere.
Ad esempio puoi impostare un diaframma molto chiuso: in questo caso si riduce di molto la luce che colpisce il diaframma, di conseguenza puoi allungare i tempi di scatto, così come ci insegna il triangolo dell’esposizione.
Se invece vuoi utilizzare un diaframma molto aperto e tempi di esposizione lunghi, per ottenere l’effetto dell’acqua come seta, ma contemporaneamente ridurre la profondità di campo, potresti avere difficoltà a impostare una corretta esposizione.
In questi casi, come anche in situazioni in cui c’è troppa luce ambiente, può essere necessario utilizzare un filtro ND per ridurre la quantità di luce che colpisce il sensore. Diversamente, il rischio è di non riuscire a impostare correttamente i parametri di scatto, e ottenere una fotografia fortemente sovraesposta, se non addirittura bruciata.
Prova diversi tempi di scatto per verificare dopo lo scatto i differenti effetti del movimento dell’acqua. E non dimenticare di considerare anche la velocità di caduta dell’acqua della cascata, che è importante e influisce sulle fotografie.
Quindi al momento dello scatto, cerca di fare diverse prove con diverse impostazioni dei tempi di scatto; e ogni volta verifica accuratamente sul display della tua fotocamera il risultato ottenuto.
Non solo l’immagine: verifica anche l‘istogramma. Questa è una buona abitudine che dovresti sempre avere, in modo da verificare subito se ci sono stati dei problemi di impostazione dei parametri dell’esposizione, ovvero se il fotogramma è troppo chiaro oppure troppo scuro. Ricordati anche di scattare sempre in RAW per intervenire in fase di sviluppo e correggere eventuali errori di esposizione.
4. Fotografare cascate e bloccarne il movimento

Quando ti trovi di fronte delle cascate molto grandi, che scendono quindi velocemente può essere utile e anche più interessante bloccarne il movimento. Per fare ciò hai bisogno di utilizzare un tempo di scatto molto rapido per cogliere e bloccare il momento e quindi il movimento.
Per farlo devi impostare così la fotocamera:
- puoi utilizzare la modalità di scatto a Priorità dei Tempi e impostare un tempo di scatto superiore a 1/500 di secondo o anche più veloce. In questo modo riuscirai a fotografare le cascate bloccandone il movimento dell’acqua. Il treppiedi in questo caso non è indispensabile per la riduzione del micromosso, perché il tempo di scatto è molto breve, ma ma può essere utile utilizzarlo per comporre al meglio la tua fotografia.
- Puoi anche utilizzare la tecnica del bracketing dell’esposizione (se non sai cos’è il bracketing, leggi l’articolo qui); così puoi ottenere una serie di immagini con esposizioni differenti, riducendo in primis gli errori di esposizione, e , soprattutto, per fondere le immagini in post-produzione e ottenere fotografie con una gamma dinamica più estesa.
5. Studia la migliore Composizione
Fotografare le cascate, come la fotografia di paesaggio, richiede un’attenzione particolare alla composizione fotografica dello scatto.
Comporre bene una fotografia la rende meno piatta e più interessante. Fotografare cascate nel modo migliore significa anche trovare la composizione più adatta per la tua fotografia. Le opzioni sono davvero molte:
- puoi decidere di fotografare le cascate all’interno di un panorama, quindi in un contesto specifico, ovvero cascata e ambiente circostante.
- Oppure puoi decidere di fotografare le cascate facendole diventare l’unico e principale soggetto della tua fotografia, quindi chiudendo l’inquadratura solo sulla cascata.
L’utilizzo del treppiedi quando decidi quando devi decidere come comporre una fotografia è utile, perché ti può aiutare a muovere la tua fotocamera secondo diverse angolazioni. Lavora con l’apertura del diaframma se vuoi accorciare o allungare la profondità di campo; se vuoi isolare il tuo soggetto, cascata e acqua, devi accorciare la profondità di campo. Se vuoi inserire in un contesto il tuo oggetto, e quindi fotografare le cascate all’interno di un panorama, devi aumentare la profondità di campo.
Quando utilizzi un’apertura di diaframma molto piccola aumenti anche la nitidezza del panorama; quando usi invece un’apertura di diaframma molto ampia metti a fuoco solo una parte dell’immagine, e il resto invece diventa più soft, più sfocato..
Usa la REGOLA DEI TERZI: tra le varie tecniche di composizione che puoi utilizzare per fotografare le cascate, la più conosciuta è sicuramente la regola dei terzi ma, per fotografare le cascate possono servire molto, in questo caso, anche le linee guida all’interno del fotogramma: puoi sfruttare la cascata, ovvero lo scorrere dell’acqua per creare un accompagnamento visivo per l’osservatore, che quindi seguirà un percorso dalla nascita della cascata fino alla sua fine, cioè fino al punto di uscita del fotogramma. Quindi fai molta attenzione sia al primo piano che al secondo piano. E non dimenticare ciò che sta attorno alle cascate: ci può essere qualcosa di interessante tanto quanto l’acqua stessa.
6. Un ultimo consiglio: fermati a osservare
Forse il consiglio più importante di tutti è questo: quando raggiungi il luogo in cui vuoi fotografare fermati e osserva cosa ti propone il panorama. Osserva attentamente le cascate, il loro percorso, spostati e cambia punto di vista per scegliere la giusta inquadratura e comporre al meglio la tua foto.
Puoi fare le tue scelte solo osservando la scena; prenditi quindi un momento per osservare il panorama nel suo complesso.
Decidi se isolare il tuo soggetto principale e di conseguenza imposta la tua fotocamera per ottenere quel risultato; aumenta l’apertura del diaframma per ottenere solo il tuo soggetto a fuoco. Se invece vuoi fotografare le cascate ambientate, ovvero inserite nel contesto ambientale circostante, riduci l’apertura del diaframma per far sì che anche lo sfondo sia nitido e a fuoco.
Conclusioni
Fotografare cascate è un buon modo per mettersi alla prova; una buona occasione per esercitare la propria conoscenza della tecnica fotografica, dal triangolo dell’esposizione, alla gestione dei tempi di scatto per ottenere effetti differenti tra loro, all’apertura del diaframma per giocare con la profondità di campo. E infine con le regole e gli elementi che contribuiscono a una composizione dell’immagine interessante per l’osservatore.
Quindi prova a sperimentare con pazienza: otterrai sicuramente degli ottimi risultati.
Un ultimo consiglio: fai molta attenzione quando cammini attorno alle cascate, perché magari, cercando la giusta inquadratura potresti scivolare, e danneggiare la tua attrezzatura, oltre a farti male.