
Lanciata sul mercato nell’ottobre del 2019, la fotocamera Fuji X-A7 è una macchina digitale mirrorless che fa parte del segmento commerciale entry level, destinata cioè a un pubblico non professionale, che si affaccia per la prima volta al mondo delle fotocamere (magari arrivando dall’uso quotidiano del proprio smartphone).
La Fujifilm X-A7 è il modello immediatamente successivo all’X-A5 ed è dotata di un sensore APS-C da 24,2 MP di nuova generazione.
Diversamente dal modello che lo ha preceduto, di registrare video in Ultra HD, a 30 frame al secondo. I colori disponibili per il corpo macchina della Fuji X-A7 sono: argento, verde menta, cammello e dark silver.
E’ dotata di uno schermo LCD Touch, articolato ed estraibile, e vanta un display da 3,5 pollici che, a parere dei più, è il vero fiore all’occhiello di questa macchina.
La recensione della Fuji X-A7 sull’autorevole DPReview per esempio enfatizza soprattutto proprio lo schermo LCD: “Fujifilm X-A7 ha subito una importante revisione del design all’interno e all’esterno ma il display touchscreen, completamente articolato in formato 16:9, è il cambiamento più appariscente della fotocamera. Questa è la prima Fujifilm entry level dotata di uno schermo completamente articolato, che è spesso preferito dai video maker e rende più facile scattare selfie. Con 2,76 milioni di punti, il suo grande schermo ha una risoluzione sostanzialmente maggiore rispetto ai suoi concorrenti”.
Se display e design sembrano essere le highlight di questa Fuji X-A7, non si può tacere la vocazione smart di questa mirrorless che ha sentito fortissimo il richiamo della tecnologia tipica della fotocamere dei più avanzati smartphone, con i quali tutti i modelli di macchina fotografiche hanno dovuto fare i conti negli ultimi anni.
Con la X-A7 infatti, Fuji ha dato vita a un prodotto per certi aspetti molto simile a una classica fotocamera da smartphone.
Tanto che essa potrebbe essere definita come un compromesso, un mix (vedremo quanto riuscito) tra una mirrorless entry level e la fotocamera di un discreto telefono.
Detto questo, qual è il problema degli ibridi o meglio, qual è l’altra faccia della medaglia di un prodotto che cerca di accontentare una fetta di mercato molto ampia? Il suo pregio è chiaro: (potenzialmente) arriva a più persone. Ma il suo difetto principale è quello di essere una via di mezzo che potrebbe non convincere i fan puristi o gli accaniti sostenitori della praticità delle fotocamere degli smartphone. Eppure, osservando questa Fuji X-A7 saltano all’occhio soprattutto gli aspetti positivi.
Fuji X-A7 è una mirrorless pensata per un’utenza che si trova per la prima volta a che fare con delle ottiche intercambiabili ma si sa destreggiare con le fotocamere da smartphone e quindi… vorrebbe da un dispositivo la stessa praticità, la stessa facilità di scatto di un telefono.
Ed è sotto questo punto di vista che la Fuji X-A7 ha cercato di progredire: il già tante volte citato display snodabile, infatti, offre riprese da prospettive inedite per un monitor da fotocamera “tradizionale”.
Ma entriamo un po’ più nel dettaglio delle caratteristiche di questa fotocamera.
Fuji X-A7: ergonomia e corpo macchina
Dal momento che il fine principale di questa mirrorless è quello di avvicinarsi alla comodità delle fotocamere smartphone, il primo punto da capire su questa Fuji X-A7 è quello che riguarda le sue dimensioni, gli aspetti ergonomici e la cosiddetta portabilità.
Per prima cosa, la X-A7 non ha il mirino: tutto viene gestito dal display. Questo non sarà un problema per chi viene dallo smartphone, ma chi è abituato alla fotografia “classica” potrebbe soffrirne un po’.
D’altro canto però, l’assenza del mirino è assolutamente coerente con lo spirito di questa macchina fotografica, ispirata al mantra della portabilità.
Con i suoi 320 grammi di peso (incluse batteria e scheda SD) la Fuji X-A7 si propone in un formato quasi tascabile di 119x38x41 millimetri.

Fujifilm X-A7 versione brown
Non essendo stata progettata per supportare tipicamente degli obiettivi di grande escursione, la Fuji X-A7 non ha nel grip il suo punto di forza. O meglio, la sua impugnatura poco sviluppata ha una presa sicura solamente quando il corpo macchina si trova a reggere obiettivi leggeri.
Questa caratteristica è comunque una scelta consapevole da parte della casa costruttrice: la Fuji X-A7 è una fotocamera pensata per essere pratica e agile, senza ambizioni di altro tipo. Ed è per questo motivo che va giudicata.
Passando alla qualità di costruzione, va segnalato che le sensazioni tattili sono più che discrete, grazie all’alternanza del simil cuoio del grip e della fascia orizzontale con un materiale plastico che però offre buone sensazioni, senza scadere nella fastidiosa “plasticosità” tipica delle fotocamere più cheap, offerte da tutti i brand della concorrenza.
Le ghiere in metallo – quella dei programmi, quella per l’esposizione in posizione posteriore e quella frontale inclusiva del pulsante di scatto – alzano sicuramente il livello di percezione “alto” della costruzione di questa Fuji X-A7 che però è priva della ghiera per la regolazione ISO e di quella del viewfinder.
Purtroppo, in questo piccolo capolavoro di layout ergonomico il solo difetto è rappresentato dalla posizione dell’accensione on/off, posizionato tra due ghiere, non esattamente facile da raggiungere.
Il display della Fujifilm X-A7.

Nota il display davvero amplissimo della Fuji X-A7
Come visto nella parte introduttiva di questa recensione, il display di questa fotocamera rappresenta – anche per le più autorevoli testate di settore – la sorpresa più gradita di questa mirrorless entry level.
Il suo display “vari-angle” con doppio snodo e 2760k pixel è completamente articolabile, caratteristica non presente nel modello X-A5. Questa peculiarità permette l’apertura del monitor lateralmente e la rotazione completa in avanti, per scatti da prospettive inedite.
Il display touch rappresenta anche l’epicentro della filosofia Fuji X-A7, che ha l’ambizione di essere smart come un telefono.
Questo lo si evince subito dal funzionamento dello schermo, che può comportarsi tradizionalmente oppure con un sistema di icone che ricorda immediatamente gli smartphone.
In altre parole si tratta di un menu tradizionale ripensato graficamente e ispirato alla classica grafica dei telefoni: un sistema di icone touch che dovrebbe permettere di capire in modo istantaneo le impostazioni che vogliamo andare ad editare.
Giusto per capirci… l’icona di un viso, per esempio, è stata usata per accedere alle impostazioni utili per correggere i tratti di un volto umano (variare la tonalità dell’incarnato, la texture della pelle, modificare alcuni tratti). La possibilità del menu tradizionale, comunque, è stata preservata per quegli utenti che preferiscono un menu più classico.
Nell’interfaccia della Fuji X-A7, sempre percorrendo la strada della filosofia smart, c’è anche l’icona Q che sta per Quick: per gli amanti dell’essenziale, è la via veloce per accedere a un menu ulteriormente più semplice, praticamente ridotto all’osso.
L’icona Q è la quintessenza del detto “less is more”: attraverso essa si giunge a ciò che serve maggiormente, come l’autoscatto, l’ISO e il bilanciamento del bianco.
La semplificazione estrema del menu di una fotocamera Entry Level, quale è questa Fuji X-A7, è un’operazione da non sottovalutare e che si comprende solo mettendosi nei panni del neofita.
Chi arriva da uno smartphone come unica esperienza con una fotocamera, infatti, si trova spesso di fronte a menu infiniti, dove non è facile capire immediatamente cosa sia essenziale e cosa no.
Con questa versione semplificata e smart delle funzionalità del display, Fuji X-A7 non è da intendere una macchina impoverita dei tool principali ma… una fotocamera che fa di tutto per essere friendly ed intuitiva. Che poi ci sia riuscita completamente… lo vedremo dopo la scheda tecnica.
Fuji X-A7: le caratteristiche tecniche
Pixel effettivi: 24,2 milioni
Sensore: CMOS 23,5 x 15,7mm (APS-C) con filtro a colori primari
Sistema di pulizia sensore: Ultra Sonic Vibration
Supporto memoria: Scheda di memoria SD (-2GB) / SDHC (-32GB) / SDXC (-256GB) UHS-I
Formato file foto: JPEG (Exif vers. 2.3), RAW (formato RAF), RAW+JPEG
Formato file video: MPEG-4, codec compressione video: H.264
Audio: audio stereo Linear PCM
Attacco lenti: FUJIFILM X Mount
Standard Output Sensitivity : AUTO1, AUTO2, AUTO3, ISO200-12800 (step da 1/3)
Extended Output Sensitivity : ISO100 / 25600 / 51200
Aree Autofocus: 425
Controllo esposizione: Misurazione TTL 256 Zone. Multi / Spot / Media
Compensazione dell’esposizione: da -5.0EV a +5.0EV a incrementi di 1/3EV
Ripresa video: da -2.0EV a +2.0EV
Face Detection: Sì
Eye Detection: Sì
Otturatore: a tendina
Tempo di posa otturatore meccanico: da 4 s a 1/4000s (modalità P); da 30s a 1/4000s (altre
modalità); Modalità Bulb (fino a 60 min)
Otturatore elettronico: da 4s a 1/32000s (modalità P); da 30s a 1/32000s (altre modalità)
Otturatore meccanico + elettronico: da 4s a 1/32000s (modalità P); da 30s a 1/32000s (altre modalità); Modalità Bulb (fino a 60 min.)
Tempo di sincronizzazione flash: 1/180s o più lento
Scatto continuo: circa 6.0 fps, circa 3.0 fps
Autoscatto: 2s / 10s / Smile / Coppia (LV.1 – LV.3) / Gruppo (1-4 soggetti) / Face Auto Shutter
Monitor Touch LCD LCD TFT a colori da 3,5 pollici: con rapporto 16:9, circa 2.760K pixel, vari-angle
Registrazione Video: < 4K (3840×2160) > 29.97P/25P/24P/23.98P, Ripresa continua: fino a 15 min; < Full HD (1920×1080) > 59.94P/50P/29.97P/25P/24P/23.98P, Ripresa continua: fino a 30 min; < HD (1280×720) > 59.94P/50P/29.97P/25P/24P/23.98P, Ripresa continua: fino a 30 min.
Filmati High Speed (1280×720) > 1.6x / 2x / 3.3x / 4x
Carica via USB-C: sì
Connettori: USB Type-C (USB 2.0 High-Speed); HDMI Micro (tipo D); Connettore Microfono / scatto remoto: mini jack 3 poli da 2.5mm
Trasmettitore Wireless Standard: IEEE 802.11 b/g/n (wireless standard)
Bluetooth Standard: Bluetooth Ver. 4.2 (Bluetooth low energy)
GPS: no
Dimensioni: 119.0 (L) mm x 67.7 (A) mm x 41.1 (P) mm
Peso: circa 320g (inclusa batteria e scheda di memoria)
Tropicalizzazione: no
Alimentazione: Batteria ricaricabile al Litio NP-W126S (inclusa)
Durata batteria foto: Standard circa 270 scatti; Economy circa 440 scatti
Durata effettiva batteria per registrazione filmato 4K30P: circa 55 min
Fuji X-A7: considerazioni finali
Tra gli aspetti più importanti di una fotocamera digitale, capace di condizionare pesantemente il voto finale, c’è sicuramente il funzionamento dell’AutoFocus.
E, con 425 punti di messa a fuoco, questa Fuji X-A7 si difende benissimo tra le entry level mirrorless.
La cattiva notizia è che, nella loro totalità, questi 425 punti funzionano soltanto per il fuoco a punto singolo, noto come “Spot”.
In altre modalità, come ad esempio grandangolo o zona, si scende drasticamente a 117 punti, vale a dire un AutoFocus piuttosto lento e poco scattante. Per quel che riguarda le scene molto dinamiche, come quelle sportive, i risultati non lasciano certo pienamente soddisfatti.
Ciò detto… la Fuji X-A7 offre comunque scatti di alta qualità, com’era prevedibile per una macchina fotografica targata Fujifilm. Il suo maggior pregio è quello di essere una fotocamera smart, ma è anche il suo difetto numero uno. Essere uno strano ibrido tra una camera da smartphone e un modello con ottiche intercambiabili è un’operazione riuscita solo parzialmente, per questo modello.
Per giungere a questo insolito mix la casa giapponese ha dato alla Fuji X-A7 un’interfaccia comunicante con la sua versione più tradizionale, per un approccio molto simile a quello che si ha con i telefoni.
L’idea in sé non è affatto male, tanto più che la versione “a icone” può essere anche evitata, non essendo l’unica possibilità di questa mirrorless. Tutti i nodi vengono al pettine, tuttavia, quando ci si affida alle modalità predefinite, non esattamente comprensibili. Non stiamo parlando di qualità fotografica, ma di… usabilità (concetto chiave quando si tratta di modelli entry level).
Lanciata a un prezzo di 720 euro – ora sceso a circa 600 sul portale Amazon.it, con KIT XC15-45mmF3.5-5.6 OIS PZ – con un po’ di fortuna la Fuji X-A7 si trova sul portale trovaprezzi anche sotto i 600 euro.
È una fotocamera che costa molto di più del modello che l’ha preceduta, la Fuji X-A5. E il vero paradosso è che questa cifra così elevata rispetto alla versione precedente della stessa famiglia, è dovuta in parte al software che l’ha resa così stranamente… smart.
Comunque, la qualità fotografica di alto livello e il monitor touch completamente snodabile ne fanno davvero un’ottima scelta.