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Una delle differenze che distingue il fotografo completamente principiante dall’appassionato “evoluto”, è la maggiore attenzione che quest’ultimo normalmente pone agli aspetti di editing e post-produzione.
All’inizio, infatti, ci si preoccupa quasi esclusivamente dell’inquadratura, ignorando che essa è solo l’inizio di uno scatto ben riuscito.
Poi, magari confrontandosi con altri appassionati o leggendo qualcuno dei grandi classici sulla fotografia, si scopre che il processo di post produzione è – ai fini della realizzazione della tua idea di uno scatto ben realizzato – quasi altrettanto importante.
Si comincia allora a smanettare con un software – magari gratuito – sullo schermo del proprio PC, e per un po’ si è soddisfatti della cosa.
Poi, si passa a qualche programma a pagamento più performante.
Infine, appena si diventa bravini, ci si rende conto che lo schermo del proprio PC non è quasi mai l’ideale per vedere e “lavorare” le proprie foto in maniera accurata, ed ecco che arriva l’esigenza di qualcosa di più.
E quel qualcosa di più è un monitor performante da dedicare a editing e fotoritocco di precisione.
Ora, sul mercato ce ne sono molti, di tutte le dimensioni e fasce di prezzo.
In questo periodo poi, hai anche la fortuna di poter approfittare del Black Friday per trovare ottimi prezzi.
Vediamo dunque insieme quali sono le caratteristiche a cui prestare più attenzione se hai deciso di comprare un monitor per migliorare il tuo workflow fotografico. .
Dimensione dello schermo
Le misure ideali fra cui scegliere stanno, secondo me, tra i 17 e i 32 pollici.
Di prenderlo più piccolo, non ne vedo realmente il motivo, tanto vale che continui ad usare lo schermo del tuo PC.
Se invece lo compri più grande, può diventare complicato utilizzarlo, sia per il maggior spazio che il monitor occuperebbe sulla tua scrivania sia per il fatto che dovrai stare più lontano dallo schermo per lavorarci sopra.
Non dimentichiamoci infatti che non è un monitor da gaming, dal quale puoi stare anche ad una certa distanza, ma un monitor per gestire le tue fotografie, e quindi è necessario stargli vicino!
Che misura scegliere, allora?
Lo sweet spot sta, secondo me, tra i 24 e i 27 pollici.
Non solo il monitor potrà stare su una normale scrivania ma, anche quando avrai gli strumenti di editing aperti sullo schermo, la tua foto apparirà ancora sufficientemente grande per lavorarci su con comodità e precisione.
Risoluzione
Come quasi tutti sanno in questa epoca di schermi TV giganti, la risoluzione è la grandezza che indica da quanti pixels è composto il tuo monitor.
Attenzione, però!
La fotografia “perdona” una bassa risoluzione molto meno che un programma televisivo. Tanto più, poi, se il monitor ti serve per post-produrre le tue immagini in maniera accurata.
Se vuoi che le tue foto appaiano davvero nitide sul monitor, è molto importante quindi scegliere una risoluzione adeguata alle sue dimensioni.
Per non confonderti con tutte le sigle che trovi su internet, vediamo un po’ di nomencaltura base.
Hai a disposizione 3 scelte principali:
- Full HD, che corrispone a 1920 x 1080 pixels
- Il WQHD, che corrisponde a 2560 x 1440 pixels
- Il 4k, che corrisponde a 3840 x 1260 pixels
Fino ai 24 pollici può andare benissimo un Full HD, ovvero uno schermo composto da 1920 x 1080 pixels.
Da lì in su, considera seriamente di investire in un 4k o almeno in un WQHD.
Oltre a queste, ti può capitare di imbatterti anche in altre sigle, come per esempio: 2k (è una definizione impropria utilizzata per il WQHD), Quad HD+ o QHD8K (corrisponde a 3840 x 2160) o 8K UHDV o 4320p (indicano tutte la stessa cosa, ed è la massima risoluzione attualmente disponibile in commercio).
Per lo meno in questo momento, te le sconsiglio per vari motivi, lunghi e noiosi da discutere; è bene, però, ricordare che ci sono!
Gamma e accuratezza dei colori
La riproduzione dei colori è uno degli aspetti più problematici della fotografia.
Ti sarà sicuramente capitato, infatti, che la stessa foto, riprodotta su un dispositivo diverso, o magari stampata, appaia anche con colori più o meno marcatamente dissimili da quelli che avevi visto nel display della fotocamera in fase di scatto.
Non che un verde diventi un rosso, o viceversa! Cambiano però il tono, il contrasto, la luminosità.
Questo fenomeno si deve al fatto che dispositivi diversi possono avere una gamma colori diversa.
Ma che cosa è una gamma colore? E’ la quantità e il tipo di colori che un determinato dispositivo è in grado di catturare o, come nel caso di un monitor, riprodurre.
Puoi spesso trovarla indicata con il termine di gamut, e normalmente viene rappresentata come un’area all’interno del diagramma di cromaticità (ovvero, all’interno della rappresentazione di TUTTI i colori che il nostro occhio è in grado di percepire).
Contrariamente a quanto pensano molte persone, non ne esiste solo una, ma sono tantissime quelle disponibili.
Senza addentrarci in complicate dissertazioni sul colore, quando scegli un monitor per fotografia, assicurati che esso riproduca la gamma colore sRGB, e andrai sul sicuro.
Tecnologia di costruzione
La maggior parte dei monitor utilizzano la tecnologia LCD, ovvero a cristalli liquidi.
Negli anni però, essa si è evoluta parecchio, tanto che oggi esiste in 3 tipologie principali:
- TN, o “twisted nematic”: è la più vecchia ed economica, non è consigliata per monitor ad utilizzo fotografico
- VA, o “vertical alignment”: molto comune, dà buoni risultati anche per uso fotografico
- IPS, o in-plane-switching: è attualmente la migliore, ma naturalmente è anche la più cara.
Se poi ha un budget alto, puoi anche valutare un monitor OLED.
Si tratta di una tecnologia più innovativa e performante degli LCD, ma anche nettamente più cara. Per il momento, secondo me, non sempre ne vale la pena. Fra un paio d’anni, vedremo.
Miscellanea
Oltre alle caratteristiche principali di cui abbiamo parlato, non dimenticarti di valutarne altre, magari non così glamour come le precedenti, ma comunque importanti per il tuo workflow:
- La solidità di costruzione
- La copertura della garanzia
- Il peso
- Le porte esterne di connessione video e dati
- Lo schermo (opaco o lucido? Meglio opaco!)
- La luminosità
C’è poi una ultima variabile da considerare, ed è spesso la più importante di tutte.
Da chi e dove stai comprando il tuo monitor fotografico?
Io consiglio sempre di rivolgersi a negozi, online e fisici, dove:
- Siano in grado di fornirti tutte le informazioni necessarie a fare la scelta migliore per le tue esigenze: capita infatti sempre più spesso di avere davanti personale poco preparato tecnicamente, o di leggere siti internet con indicazioni poco chiare su quello che vai a comprare e sulle condizioni alle quali lo compri
- Abbiano una scelta ampia di prodotti: ci sono decine di brand e prezzi diversi sul mercato. Più opzioni il negozio ha disponibili, più tu riuscirai a risparmiare qualcosa senza pregiudicare la qualità di quello che ti porti a casa
- Abbiano un servizio post-vendita all’altezza delle tue esigenze: un buon monitor può costare centinaia di euro e fare una grande differenza nel tuo workflow. Che succede se non funziona? Se non riesci a calibrarlo adeguatamente? Se non si interfaccia col tuo PC come dovrebbe? Se si rompe inaspettatamente? Avere dall’altra parte un venditore che risponde tempestivamente alle tue mail e alle tue telefonate ti risparmierà tempo e pazienza. Entrambe queste due cose, quasi non hanno prezzo.