
Il successo che sta ottenendo la stampante per smartphone KiiPix Fujifilm è spiegabile con due ragioni:
- La prima è che funziona bene – ma di questo mi occuperò nella recensione.
- La seconda è una spiegazione puramente “romantica”, che riguarda la necessità di un tocco analogico in un’era digitale.
Dietro alla stampante KiiPix Fujifilm c’è, insomma, il tentativo di un… ritorno al passato mescolato con la tecnologia dei nostri giorni.
Non è forse, questo approccio, anche alla base dell’enorme successo di un prodotto come Stranger Things di Netflix, per fare un paragone tra tecnologia e serie televisive?
Stranger Things non ha nulla di rivoluzionario in termini di sceneggiatura, ma piace così tanto perché non solo è una serie ambientata negli anni Ottanta, ma… sembrerebbe proprio girata in quel periodo. La fotografia utilizzata, l’abbigliamento dei protagonisti, i dettagli tecnologici, il richiamo ad altri film del periodo. Tutto crea un effetto Eighties realistico e credibile.
Perché questo paragone? Perché per capire la stampante KiiPix Fujifilm, c’è bisogno di parlare di suggestioni vintage, a partire dal modo in cui funziona. Senza questa premessa “culturale”, a mio avviso, una recensione di un prodotto del genere… perderebbe molto di significato.
Il design della KiiPix Fujifilm
Disponibile in tre diverse combinazioni di colori – al bianco, si alternano celeste, rosa e nero – la stampante KiiPix Fujifilm ha il classico design che sarebbe sembrato futuristico nel 1983.
Nel 2019 non è più così, ma… basta vedere il prodotto dal lato opposto del cannocchiale, per capire cosa significa un design del genere per i nostri giorni.
Fondamentalmente, in un’epoca in cui basta una chiavetta super sottile per contenere giga e giga di contenuti digitali, questa stampante potrebbe apparire come in controtendenza.
E vintage sia allora.
Una volta aperta, KiiPix Fujifilm sembra più un prototipo di micro stampante, risalente a 40 anni fa, più che una stampante per smartphone quale è.
KiiPix Fujifilm sembra uscita da quelle capsule sotterrate dagli americani decenni prima e riesumate chissà per quale grande evento. Tuttavia il peso esiguo e le dimensioni relativamente ridotte (9.7×15.0×3.4 cm, per un peso di tre etti e mezzo) ne fanno un prodotto interessante, in quanto portatile. In sintesi, design rétro ma dimensioni da Terzo Millennio, accoppiata sempre vincente.
Dettaglio della leva / pulsante che avvia la stampante
Come funziona la KiiPix Fujifilm ?
Il bello di questa stampante per smartphone è il meccanismo che sta alla sua base, che riflette il concetto stesso di fotografia: l’impressione della luce sulla carta. Nel digitale, questa idea è stata del tutto abbandonata, o meglio… nascosta.
Ma questa KiiPix Fujifilm ha l’ambizione di proporsi come una sorta di camera oscura. In più, va orgogliosa di alcune novità che la distinguono da tanti altri device contemporanei: niente batteria, nessuna app, nessun collegamento wifi o blue tooth.
Detto questo, come funziona la stampante KiiPix Fujifilm?
- Si aprono le due alette
- Si posiziona la base per lo smartphone (fornita nella scatola) a ponte fra di esse (questo incastro è l’unica operazione appena difficile, almeno per un imbranato come me)
- Si posiziona lo smartphone sulla base, con lo schermo rivolto verso il basso
- Si schiaccia il pulsante della stampante. ( vedi 2)
Risultato… una piccola foto in stile Polaroid, da estrarre girando una manovella (vedi 3).
Dettaglio della base per lo smartphone in posizione
Dettaglio della rotella / manovella della KiiPix
Oltre alla soddisfazione di avere, materialmente, una fotografia appena scattata tra le mani, la stampante KiiPix Fujifilm ha l’indubbio pregio di sfruttare lo smartphone, ovvero l’oggetto fotografico per eccellenza.
Ovviamente, trattandosi di istantanee, non bisogna aspettarsi fotografie tecnicamente perfette, ma di grande impatto emozionale. La perfezione è altra cosa, ma avere subito un’immagine da stringere tra le mani… è una bella soddisfazione.
Attualmente il prezzo della KiiPix di Fujifilm oscilla tra i 43 e i 45 euro sul portale Amazon italiano, a seconda del colore che scegli di acquistare. Un prezzo più che concorrenziale, anche se le vere note dolenti arrivano quando si parla di pellicole istantanee e dei loro prezzi.
Stampante KiiPix Fujifilm: la pellicola
La pellicola che si utilizza per questa stampante per smartphone è la stessa che si adopera per l’istantanea Instax Mini 9, ovviamente sempre di Fujifilm. Le dimensioni di ogni fotografia sono di 86 x 54 mm, mentre l’area stampata è di 62 x 46 mm. Questo vuol dire che ogni immagine stampata ha dei bordi bianchi simili a quelli delle Polaroid.
Sul pack della pellicola c’è una dicitura che dà subito l’idea della grandezza, senza fare troppi numeri: credit card size, vale a dire delle stesse dimensioni di una carta di credito.
Le cartucce sono prodotte per dare alla luce (letteralmente) dieci immagini. Ovviamente, la confezione che contiene due pack da dieci è sempre quella con il prezzo più vantaggioso. Ed è qui che arriva il vero feedback negativo di ogni istantanea: il pacco da 20 costa circa 17 euro, cioè 85 centesimi a scatto, non esattamente un prezzo stracciato.
Per i più creativi, c’è la possibilità di avere anche una bordatura diversa dal solito bianco. Sono disponibili nei pack da 10 anche le versioni Rainbow (con bordo virato in arcobaleno), Candy Pop (a pois, effetto caramella), e Stained Glase (effetto vetrata).
La mia opinione sulla KiiPix
La stampante KiiPix Fujifilm è un bel giocattolino e se le pellicole sono un po’ care… vabbè, va detto che il prezzo della stampante in sé non è affatto proibitivo e compensa in parte quello delle sue cartucce, se non altro nel breve periodo.
In più, a differenza di molte fotocamere istantanee che non hanno lo schermo LCD, il fatto di stampare da cellulare ti permetterà di selezionare solo le foto “giuste”
Personalmente mi sento di consigliarla a chi ha un’idea romantica della fotografia, non certo a chi ha un approccio tecnico e purista. Ma va da sé… chi cerca la perfezione non si affida certo alle tinte vintage, anni Settanta, di una fotografia istantanea. Imperfetta, vero, ma terribilmente affascinante.