
Definiamo prima di tutto cosa sia un libro fotografico. Non è un saggio sulla fotografia (se ti interessano li trovi qua), e nemmeno un libro illustrato. E’, invece, un libro in cui la fotografia svolge un ruolo prevalente, e i testi son solo d’appoggio.
Un libro in cui uno o più fotografi raccontano una storia, illustrano un tema, mostrano un portfolio del loro lavoro. Insomma, un libro pieno zeppo di fotografie.
In linea generale, questi libri sono pesanti, ingombranti e costosi in proporzione alla fama del fotografo. Ma non sempre. A volte sono minimalisti, piccoli, leggeri e relativamente economici. Specialmente se l’autore, più che un fotografo, si definisce “un artista”.
Un libro fotografico è spesso la destinazione finale di un progetto fotografico, magari insieme a una mostra; a volte è la mostra a venire prima, e allora il libro ne rappresenta il catalogo.
Genesis, uno dei capolavori di Salgado, pesa più di 3 kg e mezzo.
Perciò, per un lettore, sfogliare un libro del genere significa davvero prendere contatto con un autore, guardare quasi attraverso i suoi occhi. Significa imparare a comprendere più profondamente i meccanismi della fotografia e imparare un sacco di cose, anche se il libro non parla affatto di tecnica.
I libri fotografici hanno anche un’altra importante caratteristica: hanno un successo minimo.
Se ne vendono poche decine o centinaia di copie e solo in certi casi raggiungono tirature importanti. E quasi mai, in tal caso, lo si deve alle foto in quanto espressione artistica, ma al soggetto delle foto stesse: pensa ai bambini ripresi dalla Geddes e capirai cosa intendo.
Ovviamente ci sono i grandi autori, pubblicati in co-edizione in mezzo mondo, ma se si leggono i numeri c’è da rimanere abbastanza perplessi.
Se fai una ricerca online, ad esempio su Amazon, tra i libri fotografici di successo (o almeno in classifica) ci sono pubblicazioni su cappelli, scarpe, moda e anche libri quasi pornografici spacciati per “fotografia artistica di nudo”. Solo dopo, molto dopo, vengono Ansel Adams & Co.
Perciò, per incrementare le vendite di queste pubblicazioni, ho deciso di illustrare qui le molte cose che è possibile fare con uno o più libri fotografici. Spero che l’elenco ti sia utile.
1 – Pesi per la ginnastica
I libri fotografici sono spesso “tomi” imponenti, del peso di diverse centinaia di grammi. Acquistane almeno quattro e, tenendone due per mano, fai sollevamenti con le braccia, esattamente come faresti con i normali manubri da palestra. Il tono muscolare migliorerà di sicuro!
2 – Per migliorare la postura
Un utilizzo antico ma sempre consigliabile. Metti almeno due libri fotografici sulla testa e tienili in equilibrio mentre cerchi di camminare lungo una linea retta. Acquisterai una postura perfettamente diritta ed elegante e non a caso è un sistema che utilizzavano le donne dei secoli passati per non incurvarsi e imparare a camminare in modo sexy. In tal senso è un sistema consigliato anche alle modelle dei fotografi.
3 – Per spianare le stampe
Sia che stampi le tue foto in camera oscura o che tu lo faccia con una stampante inkjet, dovrai fare spesso i conti con la carta che tende a “imbarcarsi”, come si dice. Bene, mettile a faccia in giù sul tavolo e colloca due-tre libroni belli grossi sul dorso. Dopo poche ore le stampe saranno assolutamente piatte. La stessa tecnica puoi usarla per molti altri usi, diciamo ogni volta che ti serve un peso per spianare qualcosa. Scommetto che ti stai già innamorando dei libri fotografici, nevvero?
4 – Come reggiporta
Specialmente nella bella stagione, quando si tende a tenere aperte le finestre e si crea corrente in casa, le porte hanno l’atroce tendenza a sbattere, spaventando tutti. Ma colloca un bel librone fotografico davanti alla porta stessa e il problema è risolto!
5 – Come scaletta d’emergenza
Non arrivi a spolverare quel ripiano? Ad afferrare il romanzo di Dan Brown dalla parte alta della libreria? Prendi qualche libro fotografico di quelli grossi, impilali, e salici su, guadagnando quei preziosi venti centimetri. Questo, il romanzo di Brown, mica ti permette di farlo!
6 – Per fare regali
Visto che si vendono poco, i libri fotografici finiscono spesso nella categoria dei “reminders”, dei fondi di magazzino da vendere a un quarto del prezzo originale. Esistono librerie specializzate, anche online, e anche Amazon li vende. Con pochi euro puoi accaparrarti un fighissimo libro pieno di fotografie e regalarlo facendo finta di essere una persona generosissima. Fai in modo che il tema sia popolare (te li ho già elencati: cappelli, scarpe, nudo, paesaggi…) e non togliere il prezzo originale, che si veda che hai speso un sacco di soldi (anche se non è vero)!
7 – Per il riciclaggio dei regali
Visto che sei un fotografo, di certo ti regaleranno dei libri fotografici, che magari a te non piacciono (tipo quelli con i bimbi della Geddes). Bene! Niente è più facile e piacevole da riciclare di un bel librone fotografico! Mi raccomando, fai almeno un pacchetto grazioso, e presentalo con tutte le necessarie cerimonie. Funziona sempre, anche se poi chi lo riceve lo utilizzerà per gli scopi dei 6 punti precedenti.
8 – Come soprammobile
Acquista un leggio, di quelli fatti apposta per tenere i libri aperti e collocaci sopra un bel libro fotografico. Ogni tanto puoi girare pagina e avere un “quadro” fotografico sempre diverso. Dovrai acquistare il libro facendo in modo che le foto si intonino con la carta da parati o il colore dei muri. Se non vuoi sbagliare punta a libri con foto in bianco e nero. Ma che siano grossi!
9 – Come autodifesa
Nei film americani, quando qualcuno si accorge di un ladro penetrato in casa, afferra la mazza da baseball o da golf. Bah! Tu invece tieni a portata di mano qualche bel librone fotografico: se lo tiri contro qualcuno creerai un panico bestiale, e un fuggi fuggi immediato. Chi si aspetta di ricevere un libro fotografico sulla testa?
10 – Come nascondiglio
A proposito di ladri, per la ragione già più volte citata (che nessuno li legge) i libri fotografici sono ideali per nascondervi gioielli e denaro. Puoi anche “scavarli” grazie a un cutter, creando una piccola nicchia, la tua personale cassaforte. Certo, rovinerai il libro, ma tanto non lo guardavi mai.
E questo è tutto.
Certo, mancherebbe il consiglio principale: quello di acquistare libri fotografici di qualità, di leggerli, di studiare le foto, comprenderle, di imparare da loro. Niente, come un buon libro fotografico, è in grado di migliorarci come fotografi, altro che i soliti manuali!
Naturalmente per sfruttare appieno il loro potenziale – come quello di qualsiasi fotografia, magari vista in una mostra o su una rivista – occorre imparare anche a leggerla, la fotografia, cioè ad analizzarla approfonditamente cercando di interpretare le scelte tecniche del fotografo (luce, contrasto, punto di vista, composizione, colore, tonalità, eccetera) in modo da tentare di afferrare il “messaggio”, l’emozione che ci ha voluto comunicare.
A volte non è così facile comprendere una fotografia, ma già lo sforzo di non guardarla fugacemente e procedere oltre, è estremamente utile e assai proficuo, anche a livello di crescita personale. Perciò, se vuoi, esiste davvero un modo saggio e intelligente di utilizzare i libri fotografici!