Come scegliere il Migliore Obiettivo Fotografico

Questo articolo è dedicato in particolare agli appassionati che sentono l’esigenza di cambiare la propria attrezzatura ma non sanno bene come scegliere l’obiettivo fotografico adatto.

Sappiamo quanto può essere complesso cercare di capirci qualcosa in mezzo a tante marche, ognuna con sigle incomprensibili, ci siamo passati tutti all’inizio.

Ecco perché abbiamo stilato questa piccola guida in cui troverai le informazioni utili per fare chiarezza su quali siano i parametri da tenere in considerazione nella scelta di un nuovo obiettivo fotografico.

Sono in molti a pensare che un buon corpo macchina sia la chiave per ottenere fotografie di qualità. Ma la verità è che l’obiettivo fa davvero la differenza: controlla la quantità di luce che colpisce il sensore, permette di fotografare soggetti che altrimenti sarebbero troppo distanti, incide in maniera determinante su tutte le caratteristiche ottiche dell’immagine.

Ogni professionista sa che è meglio investire su un obiettivo di qualità, magari compatibile con diversi tipi di fotocamera, piuttosto che spendere grosse cifre per un corpo macchina che verrà presto sostituito da un nuovo modello e perderà così il suo valore.

Le prestazioni degli obiettivi fotografici rimangono invariate nel tempo, a patto che le lenti non vengano danneggiate irreparabilmente.

Prima di trascorrere il weekend cercando informazioni a destra e a manca su quale sia l’obiettivo migliore per la tua macchina fotografica, devi farti alcune domande fondamentali: che tipo di fotografie vuoi scattare? In quale genere vuoi specializzarti? La tua decisione dipenderà da queste risposte. Esistono molti tipi di obiettivi fotografici sul mercato, ognuno dotato di caratteristiche precise che variano a seconda dell’utilizzo per cui sono stati concepiti. Per scegliere quello giusto devi sapere di cosa hai bisogno.

Obiettivo fotografico: i 3 parametri principali

 Avrai notato che sul barilotto di ogni obiettivo ci sono una serie di sigle composte da lettere e numeri, apparentemente senza alcun senso. In realtà quelle abbreviazioni un significato ce l’hanno, eccome. Il loro insieme forma la nomenclatura dell’ottica, che nasconde alcune informazioni riguardanti l’obiettivo e le sue caratteristiche.

Ogni casa produttrice utilizza criteri specifici per definire le proprietà dell’ottica. Dovrai imparare a decifrarle per capire a cosa si riferiscono, ma soprattutto per evitare errori in fase di acquisto. Capita molto più spesso di quanto potresti pensare! Ad esempio, Nikon utilizza la sigla VR (Vibration Reduction) per indicare che l’obiettivo è dotato di un sistema di stabilizzazione dell’immagine integrato, mentre Canon usa la sigla IS (Image Stabilizer) per indicare lo stesso concetto.

All’inizio farai molta fatica a distinguere e memorizzare le abbreviazioni utilizzate dalle diverse aziende ma, una volta capito il meccanismo, riconoscerai qualsiasi obiettivo a prima vista.

Bene, ora basta con la teoria. È ora di passare alla pratica e, nello specifico, di vedere quali parametri dovrai tenere in considerazione per scegliere il tuo prossimo obiettivo fotografico.

1 – Lunghezza focale

Viene indicata nella nomenclatura di ciascun obiettivo e si misura in millimetri. Da un punto di vista tecnico si definisce come la distanza tra il centro ottico dell’obiettivo e il piano della messa a fuoco (tipicamente, il sensore). In parole povere, è la capacità dell’ottica di avvicinare o allontanare i soggetti inquadrati. Quando la lunghezza focale cresce, diminuisce la porzione di scena che possiamo includere nell’inquadratura.

Questo significa che misure inferiori ai 30-50 mm ti daranno una visione più ampia della scena, superiore a quella dell’occhio umano; misure superiori, al contrario, ti permetteranno di focalizzarti sui dettagli di soggetti lontani. Per capirci, inquadrare la facciata di un palazzo a 18 mm ti darà la possibilità di vederla per intero, mentre un’inquadratura a 200 mm della stessa facciata ti permetterà di zoommare sulla finestra del terzo piano, fino a mostrartela come se ti trovassi a pochi centimetri di distanza. (Approfondisci le info sulla lunghezza focale)

2 – Apertura massima del diaframma

Si può scrivere in molti modi diversi, ma in genere corrisponde al valore F che viene indicato nella nomenclatura. L’apertura si riferisce alla quantità di luce che entra nella macchina fotografica: in questo caso, gli obiettivi più luminosi sono quelli che hanno un valore più basso, ad esempio f/1.8. Possono quindi essere usati per scattare in condizioni di scarsa luminosità senza dover alzare eccessivamente gli ISO, poiché lasciano entrare molta più luce rispetto a obiettivi con apertura massima inferiore.

Gli zoom tendono ad avere un’apertura variabile lungo le differenti focali, che dipende dalla lunghezza focale e che, per esempio,  viene indicata sul barilotto in questo modo: 18-200 mm f/3.5-5.6. Significa che l’apertura massima dell’obiettivo a 18 mm corrisponde a f/3.5 (quindi molto più luminoso) mentre a 200 mm è di f/5.6.

3 – Attacco dell’obiettivo

Sai che tipo di attacco ha la tua fotocamera? Se la risposta è no, corri subito a vedere. Prima di acquistare qualsiasi obiettivo, farai meglio a sincerarti del tipo di innesto presente sulla tua reflex e verificare che sia compatibile con quello dell’ottica che intendi acquistare.

Non rischiare di spendere un sacco di soldi e ritrovarti poi con un obiettivo inutilizzabile a causa di una banale distrazione.

Tutte le aziende produttrici (tranne Panasonic e Olympus) hanno un attacco proprietario e univoco. Questo significa che gli obiettivi Nikon funzionano solo su fotocamere della stessa marca, idem per Canon e per i maggiori player del settore.

Altre caratteristiche degli obiettivi 

 Se vuoi indagare a fondo per assicurarti di compiere la scelta più giusta, ti consigliamo di considerare qualche altro parametro che potrebbe influire sulla decisione finale.

Stabilizzazione

A nessuno piacciono le foto mosse. In alcune condizioni però, è davvero difficile avere la mano ferma: quando c’è poca luce e ci ritroviamo ad allungare i tempi per poter ottenere uno scatto decente, quando si usano teleobiettivi pesanti e difficili da maneggiare, quando cerchiamo di comporre un’immagine di light painting.

In casi simili, il sistema di stabilizzazione integrato nell’obiettivo può risultare cruciale per la buona riuscita dell’immagine. Secondo noi vale la pena investire in un’ottica che possieda questa caratteristica: certo, occorre avere un budget maggiore a disposizione per poterla acquistare, ma di sicuro ti tornerà utile.

Tanto maggiore è la focale dell’obiettivo, tanto più è importante avere uno stabilizzatore di immagine.

Distanza minima di messa a fuoco

Quando leggi che un obiettivo ha una distanza minima di messa a fuoco pari a X cm,  significa che, al di sotto di questa soglia, l’obiettivo non è in grado di focalizzare correttamente il soggetto.

La distanza minima di messa a fuoco è particolarmente importante per chi fa spesso foto da molto vicino.

Se hai intenzione di specializzarti nella fotografia macro, avrai bisogno di un obiettivo che abbia una distanza minima di messa a fuoco sensibilmente ridotta. Presta quindi molta attenzione a questo parametro mentre sfogli i cataloghi degli obiettivi fotografici più papabili.

Motore autofocus

Street photography, fotografia naturalistica e matrimoni: cos’hanno in comune? Tutti e tre richiedono discrezione e silenzio.

Ecco perché ti consigliamo di approfondire i vari tipi di autofocus presenti sul mercato, e di scegliere quello che arrechi meno disturbo durante gli shooting. Il motore a ultrasuoni, ad esempio, è un ottimo candidato poiché la messa a fuoco è fluida, silenziosa e veloce.

Oltre alla questione “rumore”, altri aspetti fondamentali da tenere in considerazione sono sempre la velocità e la precisione del sistema autofocus, soprattutto quando fai fotografie di soggetti in movimento. Cerca dunque questo tipo di informazioni nelle recensioni degli obiettivi che ti interessano.

Differenza tra obiettivi a focale fissa e zoom

Gli obiettivi fotografici si possono distinguere in due grandi famiglie:

  • Zoom, ovvero obiettivi con lunghezza focale variabile
  • Fissi, ovvero con una unica focale

Ma perché preferire un obiettivo a focale fissa quando si ha la possibilità di acquistarne uno più versatile?

È presto detto: la qualità delle ottiche fisse è, a parità di prezzo, di gran lunga superiore rispetto a quella degli obiettivi a focale variabile. Hanno un’apertura più ampia, che gli zoom non sono in grado di raggiungere, e montano lenti specifiche deputate a una sola funzione.

Gli zoom, al contrario, hanno una struttura più complessa e, proprio per questo, non sono in grado di dare all’immagine la stessa qualità e nitidezza. Sono inoltre più pesanti e ingombranti.

Sono però più versatili rispetto alle focali fisse, e possono quindi essere impiegati in una maggiore varietà di situazioni.

Normalmente si comincia a fotografare con gli zoom proprio perché sono più versatili, e non è raro che si acquisti una  fotocamera venduta in abbinamento con uno zoom (il classico kit o boundle corpo camara + obiettivo).

Tipologie di obiettivi fotografici

Oltre alla divisione zoom / focale fissa, un’altra tipica maniera di suddividere le lenti è quella relativa alla loro lunghezza focale:

  • Obiettivi grandangolari
  • Obiettivi Standard
  • Obiettivi Tele

Grandangolari

Hanno una lunghezza focale molto ridotta, inferiore ai 35 mm. Sono lo strumento ideale per chi vuole dedicarsi alla fotografia di paesaggio e per immortalare panorami mozzafiato.

Tieni presente che il rischio di distorsione con questi obiettivi è molto più alto, poiché le linee e le curve vengono esasperate (qualche volta all’inverosimile, come nel caso dei “fisheye”).

Non è detto che questo sia un difetto, potresti anche decidere di sfruttare in maniera creativa questa caratteristica dei grandangolari e dare vita a immagini uniche nel loro genere.

Obiettivi standard

Hanno lunghezza focale intorno ai 50 mm (puoi considerare “standard”, in senso lato, tutte le focali comprese fra 35 e 70)e si chiamano standard o normali perché danno una immagine che somiglia a quella percepita in maniera naturale dall’occhio umano (mentre i grandangolari diminuiscono e i tele ingrandiscono).

Proprio per questa ragione presentano distorsione ottiche nulle o molto ridotte, e vengono ampiamente utilizzati in tutti i generi fotografici, con una predilezione per il ritratto e la street photography.

Teleobiettivi

La loro lunghezza focale va dai 70 mm ai 300 e ancor di più (con aumento sensibile del prezzo). Riescono a ingrandire persino i soggetti più lontani e, per questo, sono i preferiti dai fotografi naturalisti o sportivi.

Cercare di immortalare un leone che sonnecchia nella savana (oppure un tiro a canestro durante una partita di basket) non è un’impresa facile, soprattutto se ci si trova a svariati metri di distanza. Grazie al teleobiettivo, invece, tutto è possibile.

All’aumento della lunghezza focale diventa sempre più difficile mantenere una luminosità adeguata, e per farlo i costi lievitano. Inoltre, diventa sempre più importante la presenza dello stabilizzatore di immagine.

Quale obiettivo comprare?

 Hai ancora le idee confuse? Vediamo allora quali sono gli obiettivi più adatti in base alla situazione:

Obiettivi da Viaggio

Hai bisogno di qualcosa di leggero, maneggevole, robusto e versatile: insomma, una lente da montare all’inizio del tuo viaggio e da togliere solo una volta rientrato a casa, possibilmente senza che si sia rotta.

Portarti dietro chili e chili di attrezzatura andrà solo ad aggiungere peso ai tuoi bagagli, rischiando di rendere difficili gli spostamenti.

Ti consigliamo allora di orientarti verso zoom tuttofare, che vanno cioè dal grandangolo al tele. Possibilmente tropicalizzati e con stabilizzatore di immagine.

Spenderai abbastanza, ma avrai un obiettivo che fa un po’ di tutto

Obiettivi da Street Photography

In questo caso hai bisogno di un obiettivo che sia il più piccolo, discreto e luminoso possibile, in modo da non farti notare mentre scatti tra la folla.

Può valere la pena allora comprare una focale fissa standard, quindi un 50 mm (o un 35 se usi una fotocamera con sensore APS-C). Ti toccherà muoverti molto per avvicinarti o allontanarti dai soggetti a seconda delle esigenze, ma è questa l’essenza della street photography.

Se possibile, prendilo tropicalizzato.

Obiettivi da Paesaggio

C’è poco da discutere quando si tratta di fotografia di paesaggio: la scelta ideale è sicuramente un obiettivo grandangolo.

Cerca di scegliere una focale fissa, in maniera tale da avere il massimo della qualità ottica ad un prezzo più contenuto.

E naturalmente prendilo tropicalizzato: quando si esce per fare foto di paesaggio il rischio di trovarsi in mezzo a polvere/pioggia/umidità senza avere un posto per ripararsi è davvero alto.

Obiettivi da Ritratto

Come per la street, l’ideale è un obiettivo standard da 50 mm. Puoi anche salire fino a 70-80 senza problemi, e anzi, riuscirai a ottenere l’effetto bokeh un po’ più facilmente (scopri perhé il bokeh dipende fra le altre cose dalla lunghezza focale).

Al di sopra degli 80 mm comincerà ad appiattirsi un po’ troppo la prospettiva della foto, fatto che  in generale è sconsigliato nel ritratto.

Obiettivi per Foto Sportive

Preparati a spendere parecchi soldi e a portarti in giro parecchio peso!

Idealmente infatti dovrai comprare un obiettivo zoom tele (diciamo, per cominciare, un 70-300), stabilizzato, luminoso anche alle focali più lunghe, e tropicalizzato se fai foto di sport praticati all’aperto.

Di tutti i generi fotografici, la foto sportiva è fra i più amati ma anche decisamente il più caro.

Riassumendo

Siamo arrivati alla fine di questa micro-guida su come scegliere l’obiettivo ideale per la tua fotocamera, ma vogliamo darti ancora un ultimo consiglio.

Le ottiche fotografiche sono molto costose, ogni nuovo acquisto è un vero e proprio investimento sulla propria attrezzatura. Se vuoi risparmiare qualche soldo, prova a dare un’occhiata alle offerte presenti nei mercati di seconda mano, in cui troverai obiettivi ancora funzionanti a prezzi decisamente interessanti.

A differenza che per le fotocamere infatti, un buon obiettivo fotografico rimane un buon obiettivo anche a distanza di anni.

Stai attento alle fregature però! Quando compri un obiettivo usato è indispensabile che ti diano la possibilità di provarlo, sia per testare eventuali difetti ottici sopravvenuti, sia per verificare l’accoppiamento con l’elettronica della tua macchina.

Molte volte infatti, quando monti un vecchio obiettivo su una nuova macchina, in teoria l’accoppiamento dovrebbe funzionare, ma poi in pratica no (in particolare, molto spesso è l’autofocus a non funzionare).

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Last update was on: 6 Dicembre 2023 19:30
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