Olympus PEN E-PL10: recensione completa

Uno degli aspetti più intriganti delle fotocamere Olympus è sempre stato il tentativo di capire il loro complesso nome, e anche questa Olympus PEN E-PL10 ha una sigla che desta subito una certa curiosità.

Per comprendere la sigla della PEN E-PL10 occorre fare un salto di 60 anni e scavare nella storia della Olympus, che produsse il primo modello della linea PEN nel 1959 per continuare con diverse varianti fino al 1980.  La produzione di questa linea analogica si basava su modelli “Half Frame”, fotocamere che utilizzavano un formato pellicola a metà del normale formato di esposizione.

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La Olympus PEN E-PL10 fa parte della nuova vague di queste macchine – delle quali conserva il particolare design – rilanciate con questa sigla a partire dal 2009 con il modello PEN E-P1 e ulteriormente rimodernate con l’introduzione della PEN E-PL7 che unisce la stessa tecnologia e qualità dell’immagine della OM-D E-M10, con caratteristiche più trendy come un LCD inclinabile verso il basso per i selfie.

Olympus PEN E-PL10 vista dal retro con il display aperto per selfie

Insomma, una lunga tradizione sta alle spalle di questa Olympus PEN E-PL10, mirrorless entry level lanciata nel febbraio del 2020 che, come il modello contemporaneo OMD EM10 Mark IV, ruota intorno alla tecnologia “Micro Quattro Terzi” che permette corpi macchina dal volume più contenuto, elemento strategico per battere la concorrenza delle entry level reflex, più ingombranti nonostante il tentativo di alleggerimento avvenuto negli ultimi anni.

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Fujifilm X-A3
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Olympus OM-D E-M10 Mark III
Canon EOS M200

Con un retaggio di 60 anni di modelli PEN, la Olympus PEN E-PL10 riesce a sorprendere per il suo carattere estremamente moderno, come si può intuire dalla presenza dell’Ultra HD delle registrazioni video e soprattutto per il monitor LCD completamente ruotabile, pensato per i vlogger e più in generale per i video maker più estrosi.

Purtroppo, a sminuire questi aspetti “moderni”, c’è un sensore di soli 16 megapixel che per il 2020 risulta essere datato, visti gli standard attuali da 20/24mp. E poi è priva di mirino EVF.

Lanciata con il claim altisonante “La qualità è uno stato mentale”, la Olympus PEN E-PL10, è una mirrorless compatta che non possiede caratteristiche che, prese da sole, fanno urlare al capolavoro, ma è nella combinazione di estetica, portabilità e facilità di utilizzo che trova la sua ragione d’essere, riuscendo a catturare l’attenzione del fotografo che, dall’esperienza dello smartphone, vuole passare a qualcosa di più.

Design, corpo macchina e connettività della Olympus PEN E-PL10

Il design, da sempre fiore all’occhiello della casa giapponese, è anche per questa Olympus PEN E-PL10 uno dei punti di forza, nonostante una costruzione “cheap” in policarbonato, per mantenere competitivo il prezzo di vendita (ufficiale di lancio) di 699 euro nel kit con l’ottica M.Zuiko 14-42mm f/3.5-5.6.

Olympus PEN E-PL10
Olympus PEN E-PL10 in versione Mocha

Al tatto la Olympus PEN E-PL10 regala buone sensazioni di solidità e compattezza, con misure in millimetri di 117,1 (in larghezza), 68 (in altezza) e 39 (in profondità). Il peso del corpo macchina è di 332 grammi (380 con batteria e scheda memoria incluse).

La Olympus PEN E-PL10 appartiene a una nicchia nota per le sue linee snelle ed eleganti, con colori attenti all’universo fashion, e questo spiega il motivo per cui le PEN sono così popolari tra le fashioniste e i blogger di lifestyle.

La Olympus PEN E-PL10 è disponibile in tre diverse tinte: Shiro (Bianco), Kuro (Nero) e la più vintage Mocha, con tonalità marroni tortora che rimandano alle fotocamere analogiche di anni Settanta, in varietà “brown” (in questo caso molto soft).  Il design, che rimanda direttamente ai modelli PEN di fine anni Cinquanta, evita ogni forma di spigolo, prediligendo linee arrotondate e morbide, decisamente rilassanti alla vista e al tatto. L’impugnatura è poco prominente, quindi questa Olympus PEN E-PL10 è poco raccomandabile con lenti a lunga escursione, che potrebbero sbilanciare in avanti il peso del tutto. Con un obiettivo di tipo “pancake” o con focali fisse di piccole dimensioni, il grip è comunque più che soddisfacente.

Come si sarà già capito – visto il corpo macchina minuto e il grip poco accentuato – la Olympus PEN E-PL10 non è certo la fotocamera giusta per le cosiddette “manone” anche perché ha pulsanti piuttosto vicini tra loro specie nel retro. Questa caratteristica non andrà certo a riposare il lavoro del pollice ma garantisce numerose opzioni di controllo manuale, per i fotografi più avanzati. Allo stesso tempo, proprio come la Olympus OM-D E-M10 Mark III,  la E-PL10 offre menu guidati per funzioni più complesse, destinati ai novizi.

Olympus PEN E-PL10 color Mocha
Vista dall’alto, a sinistra: ghiera delle modalità, scene e filtri; ghiera multi-funzione

Sulla parte alta del corpo macchina si trova la ghiera delle modalità che offre diversi tipi di scatto (manuale, semiautomatico) oltre a scene, video e filtri artistici. Accanto a questa rotella c’è la ghiera multi-funzione, molto utile per cambiare le impostazioni all’interno di ogni modalità. Il flash pop-up è presente, ma è possibile montarne uno esterno sulla slitta metallica della la Olympus PEN E-PL10.

Olympus PEN E-PL10 vista di fronte con flash pop up aperto
Vista frontale della Olympus PEN E-PL10 con flash pop-up aperto

Il grande protagonista della facciata posteriore è il display da 3 pollici con risoluzione 1040k punti. Si tratta di un touch screen inclinabile verso l’alto di 80 gradi e verso il basso di 180 gradi, con il quale è possibile fare selfie o registrazione in stile vlog tenendo in mano la fotocamera, anche perché il selfie stick andrebbe a oscurare la visione dello schermo.

Per quel che riguarda la connettività, l’interfaccia fisica della Olympus PEN E-PL10 offre connessione micro USB e micro HDMI, oltre a slot per schede SD di tipo UHS-I.  Per la condivisione istantanea o il controllo a distanza, la fotocamera si può connettere allo smartphone via WiFi o Bluetooth, attraverso la app OI.Share.

Scheda tecnica

  • Sensore: 4/3” Sensore Live MOS da 16 Megapixel (Formato e area: 4:3 / 17,3 x 13,0 mm)
  • Processore: TruePic VIII
  • Tempi di scatto: 60” – 1/1600
  • Compensazione: +/- 5 EV (1, 1/2, 1/3 passi)
  • Modalità esposizione: P/A/S/M/P
  • Range ISO: 200-25.600 (espandibile a 100)
  • Stabilizzazione: 3 assi
  • Autofocus (n. aree AF): 121 (rilevamento di contrasto)
  • Scatto in sequenza: 8,6 fps
  • Modalità video: 4K UHD fino a 30fps, 1080p FullHD fino a 60fps
  • Connettività: Wi-Fi, Bluetooth, USB Micro, Micro HDMI
  • Formati file: JPEG, RAW
  • LCD: 3.0”, 1040K punti, articolato e touchscreen, 7 livelli di luminosità
  • Mirino Elettronico: non disponibile
  • Flash incorporato: Sì
  • Memory Card: 1x SD / SDHC / SDXC (UHS-I)
  • Batteria: BLS‑50 agli ioni di litio (circa 350 immagini/80 minuti registrazioni video)
  • Peso: 380 g (batteria inclusa)
  • Dimensioni: 117.1 x 68 x 39 mm
  • AutoFocus e video della Olympus PEN E-PL10

La Olympus PEN E-PL10 possiede lo stesso processore del modello precedente, l’ottimo TruePic VIII, così come lo stesso sistema AutoFocus basato su 121 punti a rilevamento di contrasto. In altre parole, non ci sono variazioni significative rispetto al modello E-PL9, anche se con la E-PL10 è possibile scattare con otturatore elettronico utilizzando le impostazioni manuali, funzione che potrebbe tornare utile soprattutto quando c’è bisogno di fotografare in silenzio, ad esempio in situazioni di fotografia naturalistica.

L’AutoFocus della Olympus PEN E-PL10 è scattante e preciso in modalità AF singolo, ma non si può dire la stessa cosa per il tracciamento in movimento di un soggetto, quando capita spesso di vedere la fotocamera alla affannosa “caccia” del soggetto, facendo perdere il momento desiderato.

Anche il rilevamento del viso non è impeccabile, riuscendo quasi sempre a rilevare i volti… per poi perderli subito dopo. In questo senso, va detto che la concorrenza della Canon, ad esempio con il modello EOS M200, è una scelta migliore con il suo sistema Dual Pixel AF, capace di comportarsi notevolmente meglio quando si tratta di tracciare soggetti in movimento.

Le registrazioni video della Olympus PEN E-PL10 offrono l’UltraHD con video 4K a 30p e 24/25p. Nonostante la presenza di un tasto dedicato alla registrazione, la modalità 4K non parte in automatico, perché il default è di 1080p. Durante le riprese in 4K c’è il crop, che aumenta ulteriormente quando si richiede la stabilizzazione elettronica del video, per avere esiti più fluidi. Questa funzione non migliora le clip in modo determinante per cui… prima di inserire questa modalità (a fronte del maggiore crop) meglio ponderare la scelta.

La qualità video della Olympus PEN E-PL10 è ottimale per la condivisione sui social network, i dettagli sono buoni e, quando si scende ai 2K, ci sono opzioni a 60p per video più fluidi e diverse modalità di effetti speciali non disponibili nell’UltraHD. C’è anche una funzione “alta velocità” che consente di acquisire filmati a 120 fps, sebbene la risoluzione rimanga ferma ai 1280 x 720.

L’acquisizione video utilizza sempre l’esposizione automatica, indipendentemente dalla modalità di scatto. È possibile regolare la compensazione dell’esposizione in anticipo nella maggior parte delle modalità, anche con un pulsante virtuale sul lato destro del display durante la registrazione. La fotocamera è priva di entrate per microfono e cuffie, ma questa ormai è la regola, e non l’eccezione, quando si parla di entry level.

Qualità delle immagini della Olympus PEN E-PL10

Da un sensore Micro Quattro Terzi come quello della E-PL10, ancor più con un sensore da 16 megapixel, non si può pretendere la stessa definizione di una APS-C da 24MP, presente in diverse macchine della concorrenza, ma la qualità rimane superiore a quello di uno smartphone e non così lontana dalle APS-C citate. Le immagini, per fare un esempio concreto, possono essere stampate in formato A4 rimanendo di una risoluzione più che buona.

Il rumore digitale non è un problema insormontabile per la Olympus PEN E-PL10 che rilascia immagini senza grandi tracce di digital noise da ISO 100 A 3200. Esito che per una Micro Quattro Terzi economica lascia piuttosto stupiti, in positivo. Parlando di range dinamico, inoltre, siamo nel campo in cui le Olympus primeggiano e questa E-PL10 non fa certo eccezione, offrendo maggiori dettagli negli highlights e nelle zone scure, con file RAW  più “lavorabili” in post produzione. In questo senso, questa piccola Olympus è superiore alla Fujifilm X-A7 o alla Sony a6100. In sintesi… con la Olympus PEN E-PL10 si ha una minore risoluzione, ma una maggiore pulizia dell’immagine.

Un altro vantaggio rispetto alla concorrenza più stretta, è la presenza di un sistema di stabilizzazione dell’immagine a 3 assi, con compensazione pari a 3,5 stop. Grazie alla sua presenza sul sensore, si ottengono scatti discretamente fermi anche quando obbligati ad allungare i tempi di esposizione.

Olympus PEN E-PL10: prezzi e paragone con la Canon EOS M50

Attualmente su Amazon, la Olympus PEN E-PL10 è acquistabile a un prezzo oscillante tra i 500 e i 590 euro, a seconda del colore scelto (stiamo parlando del kit con Obiettivo 14-42 mm M.Zuiko EZ).

Un altro modello mirrorless come la Canon EOS M50 – lanciato un anno prima ma con sensore APSC da 24mp – costa poco di più: 660 euro, nel kit con ottica base EF-M 15-45mm f/3.5-6.3.

Quali sono le principali differenze tra i due modelli, appartenenti alla stessa fascia entry level? Oltre al già citato sensore che costituisce un punto a favore del modello Canon, quando si parla di mirrorless… le misure sono importanti: sia sul peso che sulle dimensioni in questo testa a testa a vincere è la Olympus PEN E-PL10, più leggera di 10 grammi rispetto alla Canon ma decisamente più tascabile (39mm di profondità, contro i 59 della M50).

Anche in altezza la spunta la Olympus (68mm in luogo di 88mm) ma questo “plus” nasconde un deficit della PEN E-PL10: la mancanza del mirino EVF.

Sulla durata della batteria, a vincere è ancora il modello Olympus, con un’autonomia di circa 350 scatti, contro i 235 della Canon EOS M50.

A questo punto, viene spontanea una domanda: la differenza a favore del modello Canon la fa solo (beh, si fa per dire) il sensore? In effetti, a giustificare un prezzo più alto, c’è un altro fattore non secondario come un migliore sistema AutoFocus (con raffica a 10fps), oltre alla presenza di una porta per il microfono esterno e il già citato mirino elettronico. Dal canto suo, la Olympus PEN E-PL10 offre qualità indiscutibili sul piano della portabilità, candidandosi come una delle migliori compagne di viaggio per la fotografia. E anche parlando di video la spunta sulla rivale Canon, con un UltraHD che raggiunge i 30p (contro i 24 della M50).

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