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Se sei appassionato di fotografia di paesaggio, probabilmente i tuoi soggetti preferiti sono il mare, la montagna e gli spazi verdi. Ma hai mai pensato di fotografare il paesaggio urbano?
La fotografia di paesaggio urbano offre innumerevoli spunti creativi. Catturare la vita cittadina, gli edifici maestosi o il traffico delle strade può essere una sfida molto intrigante per un fotografo.
Per ottenere grandi scatti di paesaggio urbano, però, non ti puoi improvvisare. Ci sono alcuni fattori a cui devi fare attenzione. In questo articolo ti guiderò nelle scelte migliori da un punto di vista tecnico e creativo. Nello specifico ti parlerò di questi argomenti:
- cos’è la fotografia di paesaggio urbano
- i migliori soggetti da catturare
- l’attrezzatura ideale per il paesaggio urbano
- la tecnica di scatto
- i fotografi per ispirarti

Cos’è la fotografia di paesaggio urbano
Definire il paesaggio urbano è piuttosto semplice: è il paesaggio catturato in una zona urbana. Ciò comprende gli elementi architettonici, stradali, naturali e umani di un’area urbana specifica.
Sostanzialmente è l’insieme degli edifici, delle strade, dei parchi e delle infrastrutture che puoi trovare in un contesto cittadino.
La cosa più interessante di un paesaggio urbano è che è in continua evoluzione. Nuovi edifici e nuove strutture possono cambiare radicalmente lo scenario in poco tempo.
Il paesaggio urbano, poi, può variare notevolmente da una città all’altra. Puoi imbatterti in uno scenario ricco di palazzi e grattacieli. A pochi chilometri di distanza, invece, altre città potrebbero essere caratterizzate da edifici storici, strade tortuose o mercati caratteristici.
Dal punto di vista fotografico, quindi, hai davvero una scelta molto ampia e variegata. Soprattutto, hai la possibilità di catturare la complessità e la diversità cittadina attraverso i tuoi scatti.

I migliori soggetti da catturare in un paesaggio urbano
Se sei abituato a fotografare paesaggi rurali, inizialmente potresti avere un po’ di difficoltà nel catturare un paesaggio urbano.
Quando fotografi in città, non puoi puntare sul tramonto o sulla distesa verde dei prati. Ecco alcuni elementi su cui puoi invece concentrarti.
- Architetture: le strutture architettoniche come grattacieli, ponti, chiese storiche o edifici governativi sono ottimi soggetti. Puoi giocare con le prospettive e le angolazioni per catturare il loro fascino unico.
- Luci notturne: le città assumono un aspetto completamente diverso di notte, con le luci che illuminano gli edifici e le strade. Puoi sperimentare con le lunghe esposizioni per catturare il movimento delle luci e creare immagini mozzafiato (di questo ti parlerò più avanti).
- Elementi naturali: anche in un ambiente urbano puoi trovare elementi naturali come alberi, fiori o parchi. Questi elementi possono contrastare con l’architettura circostante. Se ti concentri su questo aspetto, i risultati possono essere spiazzanti.
- Riflessi: le superfici riflettenti come vetrate o pozze d’acqua possono creare effetti interessanti. Gioca con i riflessi per aggiungere profondità e creatività alle tue immagini.
- Street art e murales: molte città sono famose per la loro street art. Esplora quartieri in cui in cui questo tipo di artisti hanno lasciato il segno e cattura i colori e la creatività dei loro lavori.
- Mezzi di trasporto: alcune città sono famosissime per i loro mezzi di trasporto. Londra è la patria dei caratteristici bus a due piani. Venezia è famosa per le gondole. Concentrarti su questo aspetto può essere molto interessante.

L’attrezzatura ideale per il paesaggio urbano
Come nel paesaggio classico, anche nel paesaggio urbano è consigliato l’uso del grandangolo.
Una lunghezza focale corta, infatti, ti permette di catturare uno spazio più ampio. La lunghezza focale ideale va dai 14mm ai 35mm (su full frame).
Un altro accessorio quasi indispensabile è il treppiede. Posizionando la fotocamera sul treppiede puoi scegliere la migliore inquadratura. Soprattutto, puoi abbassare i tempi di scatto senza rischiare il micromosso.
Quest’ultimo aspetto è fondamentale soprattutto negli scatti notturni (te ne parlavo sopra). Con poca illuminazione, puoi impostare dei tempi di scatto più lunghi (anche superiori al secondo). In questo modo puoi teneri gli ISO bassi, salvaguardando la nitidezza degli scatti.
Infine, un accessorio che dovresti seriamente considerare è il filtro polarizzatore. Un filtro di questo tipo ti permette di avere colori più saturi, perché migliora i contrasti e rende le immagini più vivide. Il filtro polarizzatore è utile anche per ridurre i riflessi delle superfici vetrate (che, in un paesaggio urbano, abbondano).

La tecnica di scatto
Nella fotografia di paesaggio urbano è consigliato avere la maggiore nitidezza possibile. In questo genere fotografico, infatti, ti troverai spesso a ritrarre monumenti e strutture architettoniche. Per esaltare al massimo questi soggetti, è indispensabile che si apprezzino tutti i particolari.
Per ottenere la massima nitidezza, dovrai stare attento a due parametri: apertura del diaframma e ISO.
Un diaframma molto chiuso (almeno f/11) ti permette di avere una profondità di campo molto estesa. In questo modo puoi avere tutto a fuoco: sia i soggetti in primo piano che quelli sullo sfondo.
Se c’è abbondanza di luce (per esempio a mezzogiorno) non avrai difficoltà ad impostare un diaframma così chiuso. Le difficoltà, invece, potrebbero sorgere quando la luce ambiente diminuisce.
A quel punto, probabilmente, sarai costretto ad alzare gli ISO. Qui devi stare attento, perché valori alti di ISO producono rumore digitale, a scapito proprio della nitidezza.
Purtroppo non esiste un livello di ISO “di sicurezza”, perché dipende dalla tua fotocamera. Ci sono modelli professionali (e costosi) che non producono grande rumore digitale fino a 6400 ISO. Altri modelli più economici, invece, potrebbero produrre rumore già a 1600 ISO.
La soluzione a queste difficoltà potrebbe essere quella di allungare i tempi di scatto. In questo caso il rischio maggiore è il micromosso. Per questo motivo hai assoluta necessità di usare un treppiede.
L’utilizzo di un treppiede ti offre anche nuove opportunità creative. Per esempio, potresti enfatizzare le luci dei lampioni con il classico effetto a stella (che si ottiene proprio con diaframmi molto chiusi).
Oppure potresti catturare le scie luminose dei fari delle auto. In questo caso dovrai spingerti su tempi decisamente più lunghi (almeno 5 secondi o più).

I grandi fotografi di paesaggio urbano
Se sei agli inizi o vuoi semplicemente spunti per i tuoi scatti di paesaggio urbano, il modo migliore per farlo è ispirarsi ai grandi fotografi.
Molti fotografi del passato e contemporanei hanno fatto del paesaggio urbano la loro specialità. Ecco alcuni nomi.
Gabriele Basilico. Il fotografo milanese è diventato famoso fotografando principalmente la sua città. Utilizzava soprattutto il bianco e nero e questa tecnica evidenziava in maniera magistrale le trame e le texture tipiche dei paesaggi urbani.
Luigi Ghirri. Al contrario di Basilico, Ghirri ha basato il suo successo sulla fotografia a colori. I suoi paesaggi urbani leggermente sovraesposti hanno fatto scuola. Altra caratteristica dei suoi scatti era la quasi totale assenza di figure umane. Ancora oggi, Ghirri è il fotografo italiano con più tentativi di emulazione.
Mimmo Jodice. Il fotografo napoletano, ormai novantenne, si è spesso dedicato alla fotografia di monumenti storici. La sua capacità di esaltarne forme e contesto hanno dato vita ad uno stile molto riconoscibile. Se anche tu sei attratto da questo tipo di soggetti, Mimmo Jodice può esserti di grande ispirazione.
Giovanni Chiaromonte. Il fotografo lombardo, recentemente scomparso, è unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori rappresentanti italiani della fotografia urbana. Chiaromonte amava le simmetrie ed era un maestro nell’esaltare le luci e le ombre presenti nella scena.
Franco Fontana. Se dico Franco Fontana, vengono immediatamente in mente i suoi paesaggi rurali coloratissimi. In realtà Fontana si dedica con successo anche ai paesaggi urbani. Il suo stile è subito riconoscibile: colori saturi, vividi e contrastati. Quello che, però, puoi imparare da Fontana è l’utilizzo di un obiettivo diverso dal grandangolo. Molti suoi scatti, infatti, sono realizzati con un medio tele (o addirittura un teleobiettivo). È un punto di vista diverso, che può esserti davvero di ispirazione.
Conclusioni
Fotografare il paesaggio urbano può essere una bella sfida creativa. Lo scenario cambia continuamente e le possibilità di scatto sono praticamente infinite. Puoi concentrarti sugli aspetti tipici della città che stai fotografando, sarà certamente un modo efficace di descriverla. Il rischio, però, è quello di risultare un po’ banale.
Se vuoi distinguerti, invece, puoi puntare sull’evidenziarne le contraddizioni o un aspetto meno noto. Ti faccio qualche esempio.
Roma è la città storica per antonomasia. Chi guarda una foto della città eterna sa già cosa aspettarsi: monumenti, storia, tradizioni. Se vuoi sorprendere, racconta qualcosa di totalmente diverso. Puoi concentrarti sugli edifici ultramoderni, per esempio, di cui Roma è comunque ricca.
Un altro esempio può essere il paesaggio urbano di Venezia. Questa città è famosa in tutto il mondo per i suoi canali, delle vere e proprie “strade d’acqua”. Se vuoi essere originale, puoi raccontare la “Venezia senza acqua”. Cioè puoi mettere in risalto tutti gli scorci cittadini dove non compaiono i canali. Può essere un modo spiazzante di rappresentare la città.
Un altro modo alternativo di fotografare il paesaggio urbano è quello di fotografare monumenti ed edifici famosi, ma da un’angolazione totalmente innovativa. In questo caso dovrai fare numerose prove. Solitamente ti potrai rendere conto di aver trovato un punto di vista inusuale quando rivedrai le tue foto a casa.
Qualunque linguaggio espressivo sceglierai, però, ricorda una regola fondamentale: impara prima a padroneggiare la tecnica. Solo quando sarai sicuro di te, potrai iniziare a sperimentare. I risultati saranno sicuramente migliori.
Articolo di Marco Morelli
Immagine di copertina: Foto di Adrian Schwarz su Unsplash