
Panasonic Lumix DC-G100: la vlogcamera entry level
Lanciata nell’estate del 2020, la Panasonic Lumix DC-G100 rientra appieno nel trend degli ultimi due anni, creato dai principali costruttori di macchine digitali: costruire fotocamere piccole e maneggevoli con comparti video dalle caratteristiche tecniche cinematografiche, o quasi. Vlogger, YouTuber e Videomaker: la Panasonic Lumix DC-G100 è stata progettata per venire incontro alle vostre esigenze. O almeno così sembrerebbe, viste le dichiarazioni di Panasonic.
Tuttavia, guardandola distrattamente, la Lumix DC-G100 non ha proprio nulla della tipica videocamera, in genere molto più voluminosa, sofisticata, complessa. E infatti, come spesso accade, le apparenze ingannano, perché questa Panasonic ha una vocazione così spiccatamente video che fa sorgere il solito quesito: fotocamera o videocamera? Nessun dilemma, la Panasonic Lumix DC-G100 è esattamente entrambe le cose. E in tutti e due i casi, fa bene il suo lavoro con un sensore Micro Quattro Terzi (17,3×13,0 mm) da 20.3Mp effettivi.
Nella recensione “first impression” del sito dpreview, la Panasonic è descritta in poche righe nei suoi pregi/difetti che saltano subito all’occhio:
“è una mirrorless con obiettivo intercambiabile e un sensore che è quasi il doppio di quello della compatta Sony. Ha un mirino e un flash, entrambi assenti nel modello Sony. Le cose che più ovviamente hanno in comune sono schermi completamente articolati e configurazioni microfoniche più sofisticate del solito. La questione principale è la produzione video della Lumix G100. I video in 1080 escono molto bene, utilizzando l’intera larghezza del sensore, o con un leggero crop con lo standard IS attivato, ma con lo zoom presente nel kit, le modalità UltraHD della G100 non raggiungono un angolo maggiore dei 30mm, il che significa ottenere dei video goffi…”.
Qualunque cosa intendesse affermare l’autore di queste righe, andremo a scoprirla più avanti nella recensione di questa Panasonic Lumix DC-G100.
Prima di passare alla descrizione del corpo macchina della DC-G100, va fatto un doveroso appunto riguardante gli aspetti audio, accennati nello stralcio di recensione di dpreview appena visto. Per questa fotocamera, Panasonic ha scommesso molto su questo comparto che, giustamente, integra un jack per microfoni esterni (ma non per le cuffie). Il maggiore investimento della casa giapponese è stato fatto per un sistema di cui è proprietario Nokia, denominato OZO Audio. Basato su tre microfoni collocati nella parte superiore della Panasonic Lumix DC-G100, il sistema è stato progettato per catturare i suoni a 360 gradi e, più in generale, per localizzare l’arrivo di un suono rispetto al filmato. È un sistema smart che, oltre a quanto detto, si collega alla tracciabilità del viso – o a qualsiasi altro punto messo a fuoco – per funzionare come un vero e proprio microfono direzionale.
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Il Corpo Macchina della Panasonic Lumix DC-G100
Ingombri di una compatta con qualità mirrorless. Questa, in stretta sintesi, la filosofia alla base della Panasonic Lumix DC-G100, che si propone con un peso di 412 grammi con obiettivo collassabile montato (Lumix G 12-32MM F/3.5-5.6 ASPH. O.I.S., una delle ottiche presente nei diversi kit disponibili).

Il peso del corpo macchina della Lumix G100, senza obiettivo, batteria e scheda memoria, è di appena 345 grammi, per misure da vero formato pocket: lunghezza 115,6mm, altezza 82,5mm, profondità 54,2mm.
Insieme alla fotocamera – con batteria ricaricabile via USB o via AC – Panasonic ha presentato anche un accessorio che, c’è da scommettere, potrebbe diventare parte integrante del corpo macchina di questa Lumix G100, vale a dire l’impugnatura con testa a sfera DMW-SHGR1, trasformabile in un piccolo treppiedi. È un accessorio molto comodo, anche perché – collegato con il cavo MicroUSB – dà la possibilità di replicare diversi comandi alla macchina.
Impugnatura DMW-SHGR1 per Panasonic Lumix DC-G100 L’impugnatura si può aprire e diventare un treppiede
Nonostante le dimensioni ridotte, la Panasonic Lumix DC-G100 può vantare una costruzione solida e molto piacevole al tatto. Realizzata in policarbonato, presenta pochi punti potenzialmente danneggiabili durante un’eventuale caduta. L’unico vero punto debole nella costruzione è il flash TTL pull-up, che si trova nella parte anteriore dell’EVF della fotocamera, appena sopra il logo Lumix. La fotocamera non è dotata di una certificazione ufficiale di impermeabilità, ma la Panasonic ha diffuso l’informazione che la DC-G100 sopporterebbe benissimo la pioggia leggera.

Display e mirino elettronico della Panasonic Lumix DC-G100 lasciano particolarmente soddisfatti, visti gli aspetti tecnici che li contraddistinguono. L’EVF è un OLED da 3,68Mp che copre il 100% del campo visivo con un sensore occhio, veloce e preciso; il display è un pannello touch LCD da 3 pollici in formato 3:2 e (1.8 milioni di pixel), completamente ruotabile. Sotto la luce del sole, proprio come una fotocamera di budget superiore, si comporta benissimo. Se decidiamo di ruotarlo in modalità selfie, automatizza subito le impostazioni del caso e fa partire un countdown di 3 secondi all’inizio registrazione.
A ulteriore dimostrazione che la Lumix DC-G100 è definibile una Vlogging Camera, oltre agli ottimi aspetti ergonomici, segnaliamo gli indicatori Frame Maker e REC Frame, strumenti molto utili ai video maker: il primo tiene sotto controllo il materiale girato in diverse proporzioni (16:9, 4:3, 1:1, 4:5, 5:4, 9:16), mentre il REC Frame evidenzia una cornice rossa quando è in fase di registrazione, per avere immediatamente idea di ciò che si sta creando.
Panasonic Lumix DC-G100: Specifiche Tecniche
- Sensore: CMOS 20,3Mp (massima risoluzione 5184 x 3888) Micro Quattro Terzi (7.3 x 13 mm)
- Aspect Ratio: 1:1, 4:3, 3:2, 16:9
- Range ISO: 200-25.600 (espandibile a 100)
- Tempi di scatto: 60″ – 1/16000
- Compensazione: +/- 5 stop in passi di 1/3
- Modalità esposizione: M, S, A, P, Scena
- Stabilizzazione: su 5 assi
- Aree AutoFocus: 49
- Raffica: 10Fps (20 RAW, 480 JPEG)
- Registrazioni video: 4K (3840x2160p) 30Fps / 24Fps in MP4
- Microfono: multiplo
- Speaker: Mono
- Display: TFT LCD 3.0”, touchscreen, 1024 x 680 pixels, completamente articolato
- Mirino EVF: 1280 x 960 px, copertura 100%, 1.46x
- Slot memoria: SD, SDHC, SDXC
- Interfacce: USB 2.0, Micro HDMI, Mic-in, Wi-Fi, Bluetooth Low Energy 4.2, telecomando (via smartphone)
- Batteria: Li-Ion (Panasonic DMW-BLG10, capacità 7.40 Wh)
- Peso senza batteria: 345 grammi
- Misure: 115,6×82,5×54,2mm
Performance Fotografiche della Lumix DC-G100
Pensata soprattutto per i vlogger, con una serie di funzionalità incentrate sul video, non dimentichiamo che la Panasonic Lumix DC-G100 è anche una fotocamera con performance tutt’altro che trascurabili. Il suo sensore da 20,3 megapixel offre dettagli eccellenti, grazie all’assenza di un filtro Low Pass. Scattando in condizioni di luce ottimali, i JPEG rilasciati dalla G100 sono incisivi e ricchi di contrasto. Ovviamente si può anche scattare in RAW, per una maggiore libertà di editing nel post produzione.
La Lumix DC-G100 possiede un sistema AutoFocus con rilevamento di contrasto a 49 aree e i sistemi di misurazione multi-pattern a 1728 zone. Non è certo il sistema più veloce o più avanzato in circolazione, ma funziona abbastanza bene anche in condizioni di scarsa illuminazione. La G100, inoltre, è in grado di riconoscere i volti abbastanza rapidamente negli scatti fotografici, purtroppo nelle riprese video fa rilevare un leggero effetto hunting.
Come tutte le foto/videocamere pensate per gli utenti provenienti dagli smartphone, anche la Panasonic Lumix DC-G100 ha qualche filtro per editare le immagini, ma niente di paragonabile ad alcune app presenti sui telefoni come FaceTune o Snapchat. Alcuni di questi filtri non sono male ma con questa G100… la cosa migliore è sfruttare a pieno la qualità del sensore ed eventualmente procedere con un editing successivo.
Con l’obiettivo del kit (12-32 mm f / 3.5-5.6) si può scattare a mano libera fino a 1/10sec ottenendo buoni risultati, ma se si vuole una maggiore velocità dell’otturatore, ci si può spingere fin a 25.600 ISO (che però non consigliamo). Fino a ISO 3200, le immagini mantengono dettagli notevoli e un rumore digitale trascurabile, ma se ci si spinge oltre… la qualità scende man mano, così come se ci si avventura in situazioni poco illuminate.
Filmare con la Lumix DC-G100
Nel bene o nel male – a seconda dei punti di vista, ovviamente – definire la Panasonic Lumix DC-G100 come una vlogging camera è un limite (per difetto o per eccesso), e forse la migliore definizione sarebbe: un’ottima mirrorless con funzioni video sopra la media, per la sua fascia di mercato.
Sulle notevoli caratteristiche di fotocamera abbiamo parlato, ma affinché si possa parlare di videocamera dedicata ai vlogger… va fatta una precisazione relativa al cropping in 4K, limite non trascurabile. Sì, perché come già accennato nella intro di questa recensione, girando con la massima risoluzione con la Panasonic Lumix DC-G100, una piccola porzione del sensore d’immagine da 20Mp si riduce, attivando così la stabilizzazione elettronica.
Intendiamoci… la qualità video non è compromessa, ma per limitare il “ritaglio” siamo obbligati a disattivare la stabilizzazione elettronica, oppure scendere ai 1080p e non andare oltre la modalità “Standard”, dal momento che anche a questa risoluzione si attiva un crop del 1.43x con EIS “High”.
In altre parole, per sfruttare la risoluzione UltraHD della Panasonic Lumix G100 bisogna scendere a compromessi. E se vogliamo la qualità del 4K, dobbiamo fare a meno della stabilizzazione elettronica, facendo attenzione al normale tremolio tipico dello stile “Freehand”. Altro limite “temporale”: in 4K le registrazioni non superano i 10 minuti (ma passando al 1080/30 si arriva a un massimo di mezz’ora di girato).
Il cropping è la diretta conseguenza di una lacuna tecnica presente nella Lumix G100 ovvero la mancanza di una stabilizzazione analogica. Ed è così che il suo sistema elettronico si trova a cooperare con la stabilizzazione dell’ottica montata, creando una correzione digitale a 5 assi quando giriamo video a 1080p e di 4 assi quando passiamo all’UltraHd. Niente di catastrofico… ma le registrazioni appariranno necessariamente meno entusiasmanti di quanto ci si possa aspettare da una video camera – definizione della Panasonic – pensata per i vlogger. Ovviamente le cose cambiano sensibilmente usando il piccolo treppiedi, non a caso presentato insieme alla Panasonic Lumix DC-G100, ma è chiaro che non si tratta della classica, avventurosa, modalità vlogging.
Un’ultima considerazione per quel che riguarda la funzione time lapse della Lumix G100. È una funzione molto semplice da usare, basta scegliere risoluzione e frame rate desiderati, come capita con la ben più costosa Panasonic S1H (puoi leggere la recensione qui). Ovviamente, rispetto a quello dell’ammiraglia di casa Panasonic, in questo caso abbiamo un sensore ridotto, ma la qualità rimane più che buona e soprattutto… questa macchina ha un peso che è quasi un terzo delle foto/videocamere della linea S. Il discorso dell’Autofocus poco reattivo è riscontrabile anche nei video, così come abbiamo già detto parlando delle performance fotografiche.
Panasonic Lumix DC-G100 Vs. Sony ZV-1
Panasonic Lumix DC-G100 Sony Z-V1
Il prezzo prima di ogni altro paragone: con treppiedi opzionale e ottica 13-32 mm f3.5-5.6, la Panasonic ha un prezzo che si aggira sugli 850 euro, mentre il modello Sony (incluso il grip/treppiede opzionale) costa qualche decina di euro in più, comunque intorno ai 900 euro (il solo corpo macchina, poco sopra i 700 euro). Non una differenza abissale, tutto sommato. Siamo effettivamente all’interno della stessa fascia di budget. Puoi verificare il Prezzo della Sony Z-V1 su Amazon.
Ma quali sono le principali differenze rilevabili dal confronto Panasonic Lumix DC-G100 Vs. Sony ZV-1?
Il sensore, in primis: quello della Lumix G100 è un Micro Quattro Terzi, quello del modello Sony è un sensore “large sensor compact” da un pollice. In questo caso… meglio la Panasonic che però ha un sistema AutoFocus inferiore (315 vs. 49 punti). Anche nel peso la spunta la Sony ZV-1 (294 grammi vs. 345 grammi, in entrambi i casi, senza le batterie).
Sull’autonomia della batteria c’è un sostanziale pareggio, visto che entrambe le fotocamere assicurano 260/270 scatti, ma sullo scatto continuo c’è un bel sorpasso da parte della Sony (14Fps vs. 10Fps). Per tutto il resto è la Panasonic Lumix DC-G100 a vincere il duello tra le due mirrorless entry level: può vantare un notevole mirino elettronico (del tutto assente nella ZV-1), un display con il doppio della risoluzione e un flash integrato (che la Sony non offre). Infine, la Lumix G100 offre anche un’interessante funzione, la 4K Photo mode, con la quale si possono estrarre degli scatti in alta definizione dai fotogrammi dei video. Anche con la Sony ZV-1 l’operazione è possibile, ma la definizione degli scatti estrapolati dai video è di solo 8Mp.