
Panasonic Lumix DC-G90: formato 4/3 più vivo che mai
Felice via di mezzo tra il modello G9 e il GH5 (Leggi la recensione qui), la Panasonic Lumix DC-G90 è una mirrorless lanciata dalla casa giapponese agli inizi del 2019, dotata di un sensore micro quattro terzi da 20.3Mp.
La fotocamera che l’ha preceduta è la Lumix G80, un modello che, proprio come questa Panasonic Lumix DC-G90, è stato pensato per un pubblico amatoriale, alla ricerca di un prodotto di fascia media, in grado di soddisfare sia l’aspetto fotografico che quello video. Il sensore della Lumix G90 è lo stesso della Panasonic G9, il corpo macchina è del tutto simile al modello che lo ha preceduto – per anni riferimento delle Mirrorless, grazie alla tropicalizzazione, stabilizzazione ottica a 5 assi – mentre gli aspetti video provengono dalla serie Lumix GH (di cui la GH5 è la più conosciuta, oltre ad essere quella che ha avuto più successo commerciale. Se vuoi conoscerla meglio, puoi leggere la recensione completa della GH5).
Distribuita negli Stati Uniti con la sigla DC-G95, la Panasonic Lumix DC-G90 è stata recensita dall’autorevole Digitalcameraworld, sito web riferimento per amatori e professionisti delle fotocamere digitali, con il giudizio sintetico di 4.5 stelle su 5 e un verdetto molto favorevole:
“La Panasonic Lumix DC-G90 è un’ottima fotocamera per foto e video, per appassionati e vlogger. È vero che il sensore Micro Quattro Terzi è più piccolo di quelli APS-C presenti in alcune fotocamere mirrorless rivali, ma questo non sembra comprometterne le prestazioni. La maneggevolezza e il layout dei controlli sono fantastici e l’autofocus sembra davvero molto scattante”.
Da tempo motivo di vanto per la Panasonic, il formato micro quattro terzi è stato ultimamente messo in secondo piano dalla stessa casa di produzione giapponese che, con la produzione dei modelli appartenenti alla Serie S (vedi recensioni di S1, S1H, e S1R), tutti dotati di un sensore full frame, ha in qualche modo oscurato il formato più piccolo.
La Panasonic Lumix DC-G90 è in realtà la prova tangibile che così non è, perché se è vero che il formato pieno ha vantaggi tecnici superiori al micro quattro terzi, è altrettanto innegabile che con il Full Frame in qualche modo si perdono i vantaggi per cui le mirrorless sono nate: essere maneggevoli, con un peso sopportabilissimo e per questo… decise a dichiarare guerra alle reflex.
Nel segmento di mercato delle mirrorless di fascia media, la Panasonic Lumix DC-G90 viene a scontrarsi con colossi del settore come Sony, Fujifilm – storiche costruttrici di mirrorless – e le solite Nikon e Canon, da sempre l’eccellenza nei modelli reflex, da qualche tempo competitive anche per i modelli senza specchio. L’ambizione della Lumix G90 è quella di accontentare un pubblico eterogeneo, ma soprattutto quegli utenti alla ricerca di qualità dell’immagine e video simil-professionali, prezzo ragionevole e performance di alto livello.
Nel corso della recensione che segue vedremo quanto la Panasonic Lumix DC-G90 sia riuscita a centrare questi obiettivi, ma possiamo dire fin da subito che per quel che riguarda il prezzo, attualmente poco sotto i mille euro, non si può parlare di un modello economico.
Costruzione, display ed ergonomia della Panasonic Lumix DC-G90
La qualità costruttiva della Lumix G90 è percettibile immediatamente, non appena prendiamo in mano la fotocamera che sfoggia l’ormai noto design Panasonic in stile reflex con due ghiere di comando, più robusto sostanziale e tecnologico che attento agli aspetti estetici.
Tropicalizzato e in lega di Magnesio, il corpo macchina della Panasonic Lumix DC-G90 ha un peso leggermente superiore al modello che l’ha preceduta (533 grammi, senza batteria) per misure da vera e propria MILC (130.4 x 93.5 x 77.4 millimetri).
La maneggevolezza è piuttosto buona, il grip pronunciato e comodo, il peso più che accettabile. In generale, gli aspetti ergonomici della Lumix G90 sono delle caratteristiche che contribuiscono a fare di questa fotocamera un modello di successo che si propone come una versione “mini” della ben più costosa GH5. Il materiale utilizzato intorno all’impugnatura e sulla parte posteriore ha una texture ruvida che rende facile la presa sulla macchina, le ghiere si muovono molto bene.

I pulsanti hanno una forma più grande rispetto alla G80. Un unico difetto ergonomico: la ghiera del menu è troppo vicina allo schermo LCD per cui con la rotazione è facile colpire il pannello.
Frontalmente la Panasonic Lumix DC-G90 presenta un aspetto molto ordinato e pulito. Su tutto spicca il pulsante di sgancio per le ottiche, la baionetta e il LED per l’AutoFocus. Il retro della Lumix G90 presenta invece il tasto Fn3, per il passaggio dal display alla visualizzazione su EVF, il pulsante Fn2, il tasto gallery, il menu al centro della ghiera ruotabile, il tasto per il blocco AF/AE.

Nella piastra superiore della Lumix Panasonic DC-G90 si nota l’ottimo lavoro di ottimizzazione dei pulsanti. Da sinistra a destra troviamo: il selettore modalità di scatto, la ghiera diottrie, il pulsante per il flash, l’attacco per il flash aggiuntivo, il selettore dei programmi, il tasto on/off, il pulsante REC, la ghiera dei tempi di scatto, i tasti per il bilanciamento del bianco, sensibilità ISO e compensazione. Infine il pulsante dell’otturatore all’interno della ghiera per il diaframma.

Ai lati della Panasonic Lumix DC-G90 troviamo lo slot per la scheda SD, la porta microUSB utilizzabile anche per la ricarica, una porta micro HDMI, un jack per le cuffie da 3,5 mm, un jack microfono e un jack per controllo a distanza: i fondamentali per un video maker.
Nella parte inferiore del corpo macchina ci sono l’aggancio per il cavalletto, il connettore per il battery grip e il vano batteria.
Il pannello display articolabile OLED della Lumix G90 è uno dei punti di forza della macchina, paragonato alla concorrenza: risoluzione da 1040k punti, touch screen, rotazione completa a 180° vari-angle per l’utilizzo in tutte le posizioni, anche quella per evitare graffi. Il display può essere usato per la selezione del punto di fuoco, anche durante l’utilizzo del mirino, a mo’ di joystick (assente in questo modello). Anche il mirino elettronico OLED è notevole, con i suoi 2.36 milioni di punti, il 100% di copertura, e ingrandimento 0.74x. Inoltre, rispetto al modello precedente, è stata migliorata l’ergonomia dell’alloggiamento, per dare all’occhio un maggiore relax.
Specifiche Tecniche di Panasonic Lumix DC-G90
- Sensore: Mos Live da 20.3Mp, Micro Quattro Terzi (17.3 x 13 mm)
- Processore: Venus Engine
- Stabilizzatore ottico: 5 assi/5 livelli (Dual I.S. 2 compatibile)
- Mirino: LVF (Live View Finder) OLED 2.360.000 punti
- Display: Monitor OLED orientabile con controllo touch statico, 3 pollici, proporzioni 3:2, risoluzione circa 1.040.000 punti.
- AutoFocus: sistema a contrasto (49 aree) AFS (Auto Focus Single) / AFF (Auto Focus Flexible) / AFC (Auto Focus Continuous) / MF
- Range ISO: 100-25.600
- Esposizione: Tempi di scatto 60″ – 1/16000, compensazione +/- 5 stop in passi di 1/3
- Raffica: 9Fps
- Modalità video: 4K (3840x2160p) a 30Fps
- USB: micro-USB (2.0) con possibilità di ricarica
- Memoria: SD, SDHC, SDXC (UHS-II)
- Batteria: Li-Ion (Panasonic DMW-BLC12, capacità 8.64 Wh)
Il Sistema AF della Panasonic Lumix DC-G90
Il sistema AutoFocus della Pansonic Lumix DC-G90 è uno degli aspetti tecnici più convincenti di questa mirrorless, con tre modalità: S (AFS) per soggetti statici, C (AFC) per soggetti in movimento e MF per la messa a fuoco manuale. Per quel che riguarda la raffica, con la G90 si raggiungono i 9 fotogrammi al secondo in AFS e MF e 6Fps in AFC. Ottimo anche il bilanciamento del bianco che, come capita spesso con le Panasonic, è superiore alla concorrenza.
Teoricamente, il sistema AF della Panasonic Lumix DC-G90 non avrebbe subito nessuna sostanziale variazione rispetto ai modelli che l’hanno preceduta. Rimane la tecnologia con rilevamento del contrasto che si basa su 49 punti. Detto questo… pare proprio che la reattività di questo sistema, per la Lumix G-90 sia particolarmente scattante e veloce, con una messa a fuoco piuttosto rapida, che si realizza in 0,07 secondi.
Eppure a leggere la scheda tecnica di questa fotocamera, non si rimane certo impressionati dai dati di un sistema AutoFocus che sembrerebbe ampiamente superato dalla concorrenza che è ricorsa a nuovi sistemi ibridi con numero di aree o di punti, sensibilmente maggiori. Rimanendo in ambito Panasonic, non si può certo dire che il sistema AF della Lumix DC-G90 sia meno performante delle precedenti fotocamere della Serie G (anzi!). In modalità manuale, questo sistema risulta semplice e veloce. Il tracciamento di un soggetto (o anche del viso e degli occhi) non è certo perfetto, ma offre risultati comunque sopra la sufficienza (più nelle performance fotografiche che in quelle video).
Da segnalare la funzione Low Light – pensata per scene con situazioni di luce veramente ridotta, fino a -4EV senza che intervenga la spia luminosa – e la modalità Starlight AF per fotografi sognatori, sotto un cielo stellato notturno da catturare.
E per chi trovasse insufficienti le performance dello scatto continuo (9Fps), la Panasonic Lumix DC-G90 possiede la modalità 4K Photo che permette di estrarre fotogrammi da un video in UltraHD (30Fps), per un effetto raffica molto più elevato. Ovviamente, scende la qualità delle immagini, ridotte al 8Mp.
Qualità fotografica della Lumix G90
I colori rilasciati dalla Panasonic G90 sono decisamente fedeli alla realtà, il bilanciamento del bianco è ottimo, gli aloni gialli delle luci artificiali sono ridotti al minimo. Utilizzata con obiettivi di qualità, questa fotocamera non risente affatto di un sensore Micro Quattro Terzi – lo stesso presente sulla più costosa G9 – fisicamente ridotto rispetto a quello presente su macchine della concorrenza, prime tra tutte la Sony a6400 e la Fuji X-T30 (Leggi la recensione).
La gamma dinamica è impeccabile, il rumore digitale è gestito bene; un po’ meno bene nelle situazioni con scarsità di luce.
Dalla ghiera delle modalità di scatto si può accedere a diverse opzioni creative per l’editing degli scatti anche senza ricorrere a un’applicazione esterna. La scelta è ampia: 22 soluzioni, alcune delle quali molto interessanti. Selezionando i “Creative Controls”, si perde la possibilità dell’esposizione manuale, ma con i “Photo Styles”, si può scattare anche in RAW e avere il controllo totale dello scatto.
La Panasonic Lumix DC-G90 è davvero una fotocamera in grado di mettere d’accordo diverse fasce di consumer: il fotografo più navigato potrà destreggiarsi tra diversi gradi di personalizzazione delle impostazioni, mentre a un neofita la G90 risulterà poco più complessa di uno smartphone, ma con scatti sorprendenti e senza faticare.
Panasonic Lumix DC-G90: registrazioni video e autonomia
Il sistema della stabilizzazione ottica a cinque assi, di cui è dotata la Lumix G90 (il sistema Dual IS MK II che interagisce con la stabilizzazione ottica di alcuni obiettivi) entra in campo soprattutto quando si tratta di registrare delle clip video. Il risultato, infatti, è ottimo anche in situazioni di girato in free hand, nonostante si noti un crop (1.26x) dell’immagine – utilizzato per compensare i micro movimenti durante le riprese – presente solo nelle registrazioni in UltraHD.
Tecnicamente, la fotocamera rilascia registrazioni in AVCHD e MP4, e la possibilità di girare video in 4K (3840×2160 a 30p/25p/24p). Registrando internamente su scheda SD, c’è un campionamento 4:2:0 a 8-bit, esternamente tramite HDMI si può girare a 4:2:2 sempre a 8-bit. Ovviamente, rimane la possibilità del 2K 1080 fino a 60Fps, apprezzabilissimo per lo slow motion.
La funzione bonus presente nella Panasonic Lumix G90 è il profilo video VLog L, presente anche su altre fotocamere della casa giapponese, ma a pagamento. Con questo profilo si ottengono clip con maggiore gamma dinamica, per un trattamento “pro” in post produzione.
Autonomia di scatto
Prima di passare al confronto con il modello che l’ha preceduta, ci siamo lasciati per ultimo il punto debole della Lumix G90, una criticità che riguarda tutte le mirrorless se paragonate alle reflex: un’autonomia di circa 290 foto con una carica. Sempre meglio avere due batterie, quindi, ma in assenza di una seconda fonte di energia… è consigliato affidarsi alla modalità Power Save, con cui si può arrivare a fine sessione con un maggior numero di scatti. Per quel che riguarda la connettività, la Lumix G90 offre WiFi e BlueTooth a basso consumo energetico.
Panasonic Lumix DC-G90 Vs. DC-G80
Panasonic Lumix DC-G90 Panasonic Lumix DC-G80
Partiamo subito pragmaticamente: la Lumix G80, lanciata sul mercato a fine 2016, è attualmente acquistabile su Amazon a poco meno di 650 euro – inclusa l’ottica 12-60mm (verifica prezzo Amazon qui)– mentre la più recente G90 si trova sullo stesso portale a poco meno di 1000 euro, nel kit con la stessa ottica. Oltre trecento euro di differenza a favore della G80 non sono pochi, ma non sono pochi nemmeno 3 anni di tecnologia che intercorrono tra i due modelli. Vediamo le principali differenze, tenendo conto che le due mirrorless hanno anche molto in comune: stesso sistema AF e range ISO, stessa stabilizzazione a cinque assi, stesso mirino elettronico e articolazione del display LCD.
La grande differenza tra i due modelli la fa il sensore, e non è un dettaglio secondario: la G80 possiede un sensore da 16Mp, mentre la G90 è dotata di un sensore da 20.3Mp.
Dal punto di vista della portabilità, tuttavia, è la G80 a spuntarla con un peso inferiore alla sorella più evoluta (505 grammi vs. 533).
Ma sugli aspetti video, il modello più recente, cioè la G90, è decisamente migliore, a cominciare dalla durata dei video (praticamente illimitata) che era ferma alla mezz’ora per la Lumix G80. La G90 offre anche il già commentato V-Log L profile e una funzione Slow Motion a 1080p che può raggiungere i 120Fps, praticamente il doppio della stessa funzionalità nella Lumix G80.
Infine, il duello si sposta sulla connettività e sull’autonomia: la G90 può vantare un Bluetooth a bassa energia assente nel modello precedente, ma sulla batteria non ci sono state novità. Però la G90 può essere caricata via USB, operazione molto comoda ma preclusa al modello G80.