
Panasonic Lumix DC-S1R: l’altissima definizione fotografica
La Panasonic DC-S1R costituisce il debutto della casa giapponese per quel che riguarda la linea Lumix S, dedicata alle Mirrorless Full Frame, settore in cui Panasonic arriva subito dopo le grandi concorrenti Nikon e Canon (e neanche a dirlo, Sony). Ma se il modello siglato semplicemente S1 (leggi la recensione della Lumix DC-S1 qui) cerca di mantenere livelli qualitativi ottimali tra video e fotografia, e la S1H (recensione della Lumix DC-S1H qui) raggiunge livelli altissimi soprattutto nelle registrazioni video, questa Panasonic Lumix DC-S1R ha nella fotografia in alta, altissima, definizione il suo fine ultimo. Dall’alto di un sensore da 47.3Mp, infatti, ci troviamo di fronte a una macchina con un reparto fotografico “monstre”.
Ovviamente Panasonic continuerà a sviluppare la linea Lumix G, delle fortunate Micro Quattro Terzi, e la gamma standard MQT, visto il grande successo ottenuto con fotocamere come la Lumix GH5. La linea Lumix S viaggerà in parallelo alla MQT, senza sovrapporsi a quest’ultima, essendo volta a un pubblico diverso, con ambizioni da professionista.
Mirrorless atipica, visto il considerevole peso del corpo macchina, la Panasonic Lumix DC-S1R è stata recensita sinteticamente dal solito verdetto in poche righe dal sito Endgadget.com:
“Robusta e pesante, la Panasonic S1R offre una grande maneggevolezza, un EVF ultra nitido e un’efficace sistema di stabilizzazione a cinque assi. L’autofocus con rilevamento del contrasto è buono, ma inferiore al sistema ibrido più veloce e preciso di Sony. Le immagini sono nitide e con colori precisi, ma ancora una volta non possono reggere il confronto con la Sony A7R III in termini di rumore in condizioni di scarsa illuminazione e gamma dinamica. Tuttavia, le caratteristiche e la qualità video sono di tutto rispetto per una fotocamera di questa categoria”.
Come si può leggere in questo breve ma efficace verdetto, per la Panasonic Lumix DC-S1R il paragone di riferimento è il modello A7R III della Sony (leggi qui la recensione), che però è stata ampiamente superata in termini di prestazioni video dalla Lumix S1H, come già detto dedicata alle esigenze di registi e videomaker.
Presentata nella primavera del 2019, la Lumix S1R ha aperto la pista alle mirrorless “di peso” della Panasonic nel migliore dei modi, anche perché il lancio di questa fotocamera è stato in qualche modo potenziato dall’accordo tra la casa giapponese con Leica e Sigma, per un attacco delle ottiche – oltre 20 disponibili – in comune tra le tre produttrici, denominato L-Mount.

I puristi delle reflex, loro sì, avranno qualcosa da ridire sulla Panasonic Lumix DC-S1R, perché… dove sono finite le dimensioni poco ingombranti e i “pesi piuma” delle mirrorless, da sempre motivo d’orgoglio dei modelli senza specchio? Che fine hanno fatto quei miglioramenti che, di fatto, hanno messo in ombra l’appeal delle Reflex? Per coerenza, dichiamo subito che con la Lumix S1R questi plus non ci sono e che delle mirrorless più maneggevoli e leggere, questa fotocamera non ha proprio nulla.
Ma l’elenco dei pregi supera di gran lunga quelli dei difetti, ed è arrivato il momento di entrare nei dettagli di questa eccellente macchina che, per iniziare a toglierci fin da subito il primo “contro”… ha un prezzo di oltre 3mila euro, escluse le ottiche.
Corpo macchina della Panasonic Lumix DC-S1R
Solito design robusto alla Panasonic senza troppi fronzoli estetici, ampiezza e robustezza. Il corpo macchina della Lumix DC-S1R è sintetizzabile in questo modo, oltre a un peso di poco superiore al Kg – per la precisione 1.016 grammi senza schede e batteria – e dimensioni 149x110x96,7 millimetri.
La costruzione sembra molto accurata con una libertà d’azione superiore alla media, infatti per questa Lumix S1R la Panasonic è stata decisamente noncurante del trend della leggerezza che da sempre caratterizza la produzione delle mirrorless, per favorire invece l’abbondanza di spazio, l’ergonomia friendly e una serie di comandi che non lascia mai insoddisfatti. In questo senso, la Panasonic Lumix DC-S1R non ha nulla da invidiare a un modello reflex come la Nikon D850.
Frontalmente la Lumix S1R, oltre all’attacco per gli obiettivi e un’impugnatura molto prominente e sicura, mostra la levetta per la funzione switch dello scatto normale con quello silenzioso.

Vista dall’alto, la fotocamera mostra a sinistra la ghiera dei programmi PASM che include anche i programmi personalizzati C1, C2 e C3 e iA, completamente automatico. Subito sotto, un’altra ghiera concentrica che riguarda la modalità di avanzamento: scatto singolo, multiplo, lo scatto 6k (6K/4K Burst per scatti in sequenza ultra rapidi premendo il pulsante dell’otturatore), il time lapse e l’autoscatto.
Sul lato destro della piastra superiore troviamo il display secondario – per livello batteria e numero di scatti rimanenti – che ha alla sua destra il tasto della retroilluminazione che regola sia il display ausiliario, sia alcuni pulsanti del retro. Sull’impugnatura c’è il tasto di scatto e tre pulsanti: bilanciamento del bianco, ISO ed esposizione.
La visione posteriore della Panasonic Lumix DC-S1R evidenzia subito il display principale e il mirino OLED, uno degli highlight di questa S1R, con 5.75 milioni di punti e una visualizzazione delle scene molto realistica e fluida. A fianco del mirino, il V.Mode per regolare la visuale dell’inquadratura nel mirino e il tasto LVF che attiva (o disattiva) il mirino. Anche il display touch da 2.1Mp è di alta qualità, peccato che non sia completamente orientabile, ma di 90° verso l’alto e di 45° in senso verticale e verso il basso.

Tra i diversi pulsanti presenti sul retro della Panasonic Lumix DC-.S1H segnaliamo: LOCK (per bloccare impostazioni indesiderate), REC, selettore di messa a fuoco (Singolo, continuo, manuale), tasto Q per menu a tendina, cestino, joystick per navigare tra le immagini scattate o i video registrati. Sotto il joystick c’è la ghiera con il PAD direzionale, ergonomicamente una delle pochissime pecche della fotocamera.

Sul lato destro della Panasonic Lumix DC-S1R, guardando la macchina dal retro, c’è il doppio slot XQD/SD che permette la scrittura sequenziale e la doppia scrittura simultanea sulle due schede, oltre che scrittura in base al formato di file. Molto smart la possibilità di salvare sulla SD le impostazioni personali, che possono eventualmente essere lette dai corpi macchina dei modelli Lumix S1 o S1H. Infine il lato sinistro della Lumix S1R: jack microfono, uscita cuffie, ingresso controlli remoti, USB di tipo C (anche per l’alimentazione), HDMI standard e Flash Sync.
Specifiche tecniche della Panasonic Lumix DC-S1R
- Sensore: Sensore CMOS da 35 mm Full-Frame (36 x 24 mm), 47,30 Megapixel (3:2)
- Processore: Venus Engine
- Display posteriore: LCD TFT touch screen da 3,2” (1024 x 680 pixels), inclinazione triassiale, campo visivo circa 100%
- Display secondario: LCD monocromatico
- Mirino Elettronico: LVF OLED 5.760.000 punti (ingrandimento 0,78x, copertura 100%)
- Messa a fuoco: Sistema AF a contrasto (225 punti di messa a fuoco)
- Stabilizzatore ottico dell’immagine: 5 assi
- Sensibilità ISO: da 50 a 51.200 ISO (nativa 100-25.600)
- Tempo di posa massimo e minimo: 1/8000 sec/60 sec
- Compensazione: +/- 5 stop in passi di 1/3
- Esposizione: M, S, A, P
- Esposimetro: Multi-pattern 1728 zone
- Raffica: con AutoFocus 6fps x 40 RAW, 50 JPEG; senza AutoFocus 9fps
- Registrazioni Video: 4K (3840x2160p) 60Fps
- Memoria: SD, SDHC, SDXC (UHS-II)
- Batteria: Li-Ion (Panasonic DMW-BLJ31) capacità 22.57 Wh
- Interfacce: USB 3.1 Type C, HDMI Type C, Mic-in, Cuffie, Wi-Fi, Bluetooth, comando remoto
- Tropicalizzazione: sì
- Peso: 1.016 grammi (senza batteria e schede SD)
- Misure in mm: 149x110x96,7
Autofocus e scatto continuo della Panasonic Lumix DC-S1R
Al centro della Lumix S1R non può che esserci lo strepitoso sensore CMOS da 47.3Mp retroilluminato, senza filtro Low Pass e stabilizzazione a 5.5 stop. È un sistema dotato di microlenti asferiche per andare a catturare la luce proveniente lateralmente. Per un sensore del genere, la gamma ISO nativa (100-25.600) è qualcosa di semplicemente impressionante, ma comunque non diversa dalle fotocamere della concorrenza in questo segmento di macchine ad altissima definizione.
Basato sul rilevamento del contrasto, l’AutoFocus della Panasonic DC-S1R se la cava discretamente anche con esposizioni fino a -6EV, situazione peraltro molto rara nella fotografia, ma è certamente perfettibile. Per quel che riguarda la tracciabilità, infatti, quando il soggetto non è illuminato in modo chiaro, il sistema tende a preferire lo sfondo per la messa a fuoco. Con diversi tentativi, il fuoco alla fine cattura i soggetti, magari intervenendo con il touch, ma è un problema che il software di questa Lumix S1R dovrà risolvere.
Ottimi feedback, invece per quel che riguarda il rilevamento viso e occhi della Lumix DC-S1R che riconosce fino a tre soggetti (anche animali) sulla scena, con la possibilità di passare da un soggetto all’altro attraverso il touch o il mirino. Sulla ritrattistica e sulla street photography questa fotocamera è davvero notevole, un po’ meno entusiasmante sulla fotografia sportiva, viste le imprecisioni del suo AF e il problema definito “Hunting”, vale a dire la continua (affannosa) ricerca del soggetto in movimenti imprevedibili e veloci.
La raffica della Lumix S1R è di 6Fps in modalità AF-C e di 9Fps in AF-S. In questo caso ci attestiamo in piena media con la concorrenza, visto che la Nikon D850 offre un frame al secondo in più, ma con una profondità di raffica leggermente inferiore. Il confronto con la Sony A7R Mark III è invece praticamente alla pari. La Lumix DC-S1R offre anche le modalità 4K Photo e 6K, con raffiche da 30 o 60Fps (a 8Mp) o anche raffiche da 30Fps (a 18Mp). I tempi dello svuotamento buffer con le schede di memoria SD non sono fulminei, anche se la Lumix S1R può riprendere lo scatto anche prima che la scrittura sia completamente terminata. Ovviamente con schede XQD, le cose migliorano nettamente.
Un aspetto da non trascurare nella Panasonic Lumix DC-S1R è la stabilizzazione interna basata su cinque assi che, oltre a essere di suo un dettaglio tecnico notevole, può anche lavorare in collaborazione con lo stabilizzatore interno all’ottica, per prestazioni eccelse. È il sistema DUAL I.S., uno dei fiori all’occhiello della gamma S1 di Panasonic: 5 stop con il 50mm (6 con il 24-105mm) e, in collaborazione con il sensore flottante, una raffica ad alta risoluzione per immagini da 187Mp!
Qualità Immagini e Video della Lumix DC-S1R
Con tutte queste premesse tecniche, come potrebbe essere la qualità delle immagini di questa Lumix DC-S1R se non ottima? E infatti, è proprio così. Con una range di 14 stop di gamma dinamica, mantenendo a 100 gli ISO, lo scatto e l’eventuale post-produzione hanno un notevole margine di recupero. Un unico neo riguarda la mancanza (integrata) di ISO inferiori a 100, per cui la gamma dinamica risulta leggermente inferiore se paragonata alla rivale Sony A7R III, ma non è questo che cambia sostanzialmente un livello qualitativo altissimo.
Il digital noise è pressoché nullo fino a ISO 6400 ma a partire da questo valore, si può notare progressivamente la caduta dei dettagli, anche perché certi sensori tollerano malvolentieri i valori ISO alti, ma questa non è comunque una fotocamera pensata per chi scatta in situazioni di bassa luminosità. Rispetto alla rivale Sony, la Panasonic Lumix DC-S1R rilascia colori leggermente meno caldi, ma questo ha la sua contropartita in una cromia più naturale, soprattutto nella rese delle sfumature della pelle, ma anche questi sono dettagli poco rilevanti soprattutto se si lavora sui file RAW, dove si può ottenere ciò che si vuole in termini di colori.
Per quel che riguarda la resa dei dettagli, stiamo parlando di un sensore di oltre 47Mp… che vuol dire dettagli stratosferici per scatti che si possono tagliare come più si desidera senza temere perdite di qualità. Ed è questo dato a rendere la Panasonic Lumix DC-S1R praticamente irraggiungibile da macchine di fascia inferiore.
Passando ai Video, va detto che la Lumix S1R rappresenta il contraltare del modello S1H: mentre quest’ultima è fondamentalmente una videocamera, la S1R è fondamentalmente una fotocamera. Detto questo, le performance video sono comunque di buon livello, anche se il primo limite rispetto alle “sorelle” consiste nella durata delle registrazioni limitata ai 15 minuti, un lasso di tempo inferiore un po’ a tutte le mirrorless, lato video. La Lumix S1R, inoltre, si ferma all’8-bit 4:2:0, precludendosi la possibilità di girare in 4:2:2 a 10-bit internamente.
Si tratta ovviamente di limiti relativi, perché i video in 4K della Lumix S1R rimangono di ottima qualità, con colori fedelissimi e dettagli sopraffini, che non sfigurano di fronte a nessuna fotocamera della concorrenza. Ma se cercate una macchina perfettamente bilanciata tra prestazioni fotografiche e performance video, allora… meglio il modello S1.
Le registrazioni di questa S1R offrono riprese stabili, grazie al DUAL I.S. già citato per gli aspetti fotografici, che trae forza da una doppia stabilizzazione. Ovviamente per riprese più avventurose, meglio utilizzare un supporto gimbal, capace di tollerare un peso non inferiore ai 2Kg, visto che il solo corpo macchina della Panasonic Lumix DC-S1R è di oltre 1Kg.
Le mie considerazioni finali
Con uno street price che si aggira intorno ai 3.500 euro, il solo corpo macchina, la Lumix DC-S1R richiede un esborso notevole, che si avvicina alle macchine professionali.
Ma può definirsi a tutti gli effetti una fotocamera pro? Di fatto, diverse specifiche tecniche porterebbero a pensarlo, ma probabilmente a Panasonic questo status non è interessato più di tanto, ma certo ha voluto sottolineare le differenze tra questa S1R e la propria linea G. Sul corpo macchina, ci siamo… questa S1R non ha nulla da invidiare alle professionali, ma per le specifiche tecniche siamo ancora un gradino sotto alle scelte predilette dai professionisti.
Detto questo – pro o (semi) pro che dir si voglia – la Lumix S1R è innegabilmente una scelta Top con poche caratteristiche che la penalizzano (il prezzo ancora alto, un peso notevole e un AF perfettibile) e tanti plus dalla sua parte che la collocano sempre più vicina a una concorrenza che da anni domina il segmento di mercato delle mirrorless con sensore a formato pieno.
L’usabilità è sicuramente il suo fiore all’occhiello, con una serie di comandi fisici e un’ergonomia che collocano la S1R ai livelli di celebrate reflex come la Canon 5D Mark IV o la Nikon D850, soprattutto per la personalizzazione delle impostazioni. Peccato per l’autonomia della batteria, che non arriva ai 400 scatti. In questo sì, la Lumix DC-S1R mostra i noti limiti della maggior parte delle mirrorless.