Bianco e Nero – I progetti di fine corso

I COLLI BERICI, IERI e OGGI – Guido Bertoli

Introduzione

Guido ci conduce in un’esplorazione del territorio dei Colli Berici che non si basa su panorami ampi e dettagliati, ma che punta sulla penombra, in un entrare e uscire da spazi angusti e bui, che nascondono più che rivelare. Nel fare questo, ci mostra come il trascorrere del tempo possa sedimentarsi, rivelandosi grazie al lento lavorio dell’uomo che da millenni abita questi luoghi e li ha adattati alle proprie esigenze, scavando grotte o edificando edifici sempre grazie ai sassi e alle pietre. Una cultura “geologica” che ci parla ancora oggi grazie a questi segni, se solo ci mettiamo umilmente in ascolto, come fa il nostro autore.

Artist Statement

Questo progetto intende rappresentare uno spaccato dell’ambiente e della storia dell’uomo, dalla presistoria ai primi del 900, sui colli Berici, nei dintorni di Vicenza, dove abito. Sfiorando rocce antiche e sbirciando anfratti dove vivevano i Neanderthal, rimango sempre affascinato da quanto il lontano passato vorrebbe raccontarci, e mi pongo mille domande: come, quando, abbiamo cominciato a parlare, comunicare, e poi a scrivere, e a cantare, a suonare, a dipingere? Come ha fatto un complesso di istinti ad evolversi in pensiero?

Grotte nelle quali i nostri antenati riposavano dopo la caccia, dove manipolavano e rendevano utili alla vita pietre pelli ossa; pietre a formare quello che era forse la base di un tempio, segni sulla roccia che potrebbero essere là da millenni. Queste grotte hanno restituito molti reperti preistorici. Rocce che sfidano a cercare e toccare i segni del tempo, un contatto trascendentale con le nostre origini, col nostro essere di quando intorno avevamo solo foreste, monti, steppe, animali, acqua, fuoco, sole e stelle.

Le grotte sono diventate poi, in tempi recenti, eremi di santi ed asceti, cave di materiali da costruzione, e ricoveri protetti per animali e uomini, fino a trasformarsi in abitazioni permanenti, con murature, ornamenti e serramenti come le normali case. Tutto questo ci accompagna nelle nostre piacevoli passeggiate nel verde di questi colli; speriamo di riuscire a conservare questo passato e a tramandarlo alle generazioni future.

Commento

Il lavoro di Guido è un ottimo esempio di esplorazione del “cortile di casa”, di un luogo prossimo, quasi quotidiano. Una sfida per il fotografo, che ne esce vincitore grazie alla scelta di non puntare sulla spettacolarità, quanto di lavorare sulle atmosfere, mostrandosi – lui per primo – sorpreso e intimorito da questi spazi bui e angusti che pure ben conosce. Il suo è un Bianco e Nero che si adatta ai soggetti rendendoli nella loro asperità e ruvidezza. Un lavoro ben concepito e realizzato, che accoglie lo spettatore e lo guida in un viaggio breve quanto epico.

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