
ROVI – Catia Papiri
Introduzione
I rovi per la gran parte di noi sono quei “fili” pieni di spine che ci graffiano quando passiamo lungo sentieri o strade abbandonate; poco più di una scocciatura insomma. Ma per Catia diventano forme interessanti, grovigli da dipanare, simbolo di una condizione umana che non riesce spesso a liberarsi da un eccesso di complessità, e per questo resta bloccata, incapace di evolvere. A sottolineare la necessità di semplificare, di trovare il modo – appunto – di dipanare il groviglio, la nostra autrice sceglie coraggiosamente di limitare il progetto a solo quattro foto, pregnanti e assolute, capaci di evocare quel che manca senza mostrarcelo.
Artist Statement
Questo progetto è nato quasi per caso, fotografando il lungomare invernale. Poi in me hanno destato interesse queste piante aride, queste molteplici braccia secche in attesa di una rinascita. Sono andata a cercarli, questi rovi, e mi hanno sempre più affascinato i loro grovigli, il loro attaccarsi alle pareti per sopravvivere. E li ho trovati al mare, nelle campagne, ovunque. E nella loro grazia, nel loro saper aspettare ho visto il senso della vita, la certezza che poi verrà il tempo per fiorire. L’ho pensato in bianco e nero perché il loro grafismo si enfatizza, risalta ed esprime tutto il loro essere, che mi ha catturato e portato in una dimensione irreale, quasi da favola.
Commento
Realizzare un progetto che vada a evocare la condizione umana attraverso la metafora dei rovi in sole quattro foto richiede una notevole fiducia nelle proprie capacità espressive. Fiducia ben riposta, a giudicare il risultato, pienamente riuscito.