
PIU’ DA VICINO – Sergio Mendini
Introduzione
Guardare le cose da vicino è qualcosa che oramai pochi fanno, specialmente se fotografi, persi nello sguardo ampio a cui ci hanno abituato gli smartphone, in genere dotati di ottica grandangolare. Eppure è nei dettagli che si nasconde il vero senso delle cose, o almeno una gran parte di questo. Sergio va ancora oltre: non solo “stringe” l’inquadratura, ma sceglie un bianco e nero contrastato, in cui l’abbondante spazio negativo lascia allo spettatore la possibilità di proiettare qualcosa di se stesso. Non viene tanto da chiedersi cosa siano i singoli soggetti, quanto cosa quelle aree bianche o nere risveglino nel nostro inconscio, quali ricordi lascino affiorare.
Artist Statement
Con “Più da vicino” ho voluto giocare con le forme architetturali dell’uomo cercando di creare immagini quasi astratte. Mi piace pensare che queste foto potrebbero generare curiosità e domande da parte di chi guarda.
Commento
Un lavoro molto ben concepito, sulle orme di fotografi come Giacomelli o Brandt, che colpisce lo spettatore e lo conduce in un viaggio dal chiaro allo scuro, dall’arioso al denso, quasi che i pensieri pian piano si raggrumassero e prendessero consistenza. Segno di notevole maturità fotografica e anche iconografica da parte dell’autore.