Bianco e Nero – I progetti di fine corso

ERCOLANO MAGICA – Domenico Colamonici

Introduzione

L’infrarosso permette di vedere quel che l’occhio umano non può percepire. Una realtà altra, diversa, ma non irreale – come quella creata magari con appositi software – bensì semplicemente diversa. Domenico sfrutta questa possibilità per mostrarci quello che i turisti, che a milioni visitano Ercolano, pur stando vicino a lui non possono ammirare. Se vogliamo è anche una metafora della storia e del passato, cose reali, ma che non sappiamo raggiungere o vivere di persona. Il sito archeologico ai piedi del Vesuvio diventa così un insieme di magiche suggestioni, con un che di fantasmatico al punto che i visitatori che pure vediamo nelle foto sembrano gli antichi abitanti che quelle strade e quegli edifici abitarono fino alla famosa eruzione del 79 d.C.

Artist Statement

Ho sempre subito il fascino dell’arte e della storia che i popoli nel corso dei millenni ci hanno lasciato a testimonianza del loro passaggio: e Napoli ne è ricca. Uno dei tanti luoghi in cui è possibile rivivere una tremenda sciagura naturale è Ercolano, distrutta in quel fatidico 79 d.C.  Ho scelto di eseguire scatti in infrarosso e in bianco e nero perché è un modo chiaro e palpabile di aggiungere fascino al fascino: quello del luogo in sé con i dettagli dei ruderi a quello della resa innaturale dei cieli scuri e della vegetazione bianca in un mix di rara suggestività.

Commento

Le scelte tecniche di Domenico non sono fini a se stesse ma diventano la consapevole modalità narrativa che serve piuttosto a mostrarci non già la realtà del luogo – di fatto un grande parco archeologico – ma quel che quei ruderi davvero rappresentano, una muta testimonianza del passato, e di una grande tragedia. In tal senso il nostro autore dimostra consapevolezza degli strumenti tecnici della fotografia e delle possibilità narrative che offrono, realizzando un progetto efficace e pieno di suggestioni.

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