
NON SOLO QUATTRO GATTI – Giuseppe Arena
Introduzione
Quello di Giuseppe è un viaggio all’interno di un luogo silente, apparentemente privo di presenze umane, eppure affatto abbandonato. Un luogo fuori dal tempo, simile a certe città morte ma in verità ancora abitato e vissuto. In questo contrasto – simboleggiato dalla presenza dei gatti, che qualcuno evidentemente accudisce – risiede il cuore stesso del progetto, che lavora su una dimensione ridotta, intima, riflessiva. Solo verso la fine la presenza umana, per quanto minima, si palesa, lasciandoci tante domande irrisolte e la sensazione di aver scoperto un piccolo mondo antico, per dirla con Fogazzaro.
Artist Statement
Il borgo di Rocca De’ Baldi ha origini antichissime. Si erge su un’altura a strapiombo sul torrente Pesio e ha una storia complicata fatta di distruzioni, ricostruzioni, passaggi di proprietà, insurrezioni. Oggi Rocca è un paese di campagna posto sull’antica via, poco frequentata, Cuneo-Mondovì. Ho scoperto il borgo girovagando in bicicletta per le campagne cuneesi: si tratta di un paese tranquillo ma vivo con molte case abitate e curate. Non si percepisce incuria e degrado come in molti borghi di montagna e di pianura vittime dell’emigrazione del dopoguerra. Sono rimasto sorpreso dalle strade e dalle piazze deserte, con pochi paesani, poche auto e tanti gatti. Il silenzio, la tranquillità e il profumo di pane fresco che dalla panetteria invade la piazza, mi hanno fatto pensare ai paesi della mia infanzia e al tempo passato. E’ piacevole sedersi su di una panchina, riflettere, ricordare.
Commento
Un progetto che lavora sulla memoria e sulle suggestioni, di apparente semplicità e invece profondo che sfrutta il bianco e nero proprio per togliere dal contesto del presente il borgo e renderlo immobile nel tempo, come sospeso tra passato e presente. Una prova di consapevolezza e sapiente gestione del linguaggio fotografico.