
PORTO – Roberta Motta
Introduzione
La maestosità delle navi, le loro dimensioni irreali e fuori scala, per certi versi, sono i soggetti di questo progetto, più che il porto di Genova in quanto tale. Roberta sceglie di inserire le figure dei lavoratori quasi fossero formiche dinanzi al tronco di un albero: piccoli, a volte appena percettibili, eppure sono loro che permettono a questi giganti di solcare il mare. Altro tema portante del progetto sono i colori: il rosso e il bianco, e un po’ di azzurro. Attraverso questi elementi la nostra autrice ci permette di accostarci al mondo portuale sul filo dell’emozione, di sentirci anche noi piccoli dinanzi a queste masse di acciaio che – in contrasto con il senso comune – riescono a galleggiare nonostante il loro peso.
Artist Statement
Genova non può essere pensata senza il suo porto: ogni genovese conosce qualcuno che vi lavora. Il porto per me non è solo una zona di attracco per le navi ma ha anche una valenza affettiva: è stato il luogo di lavoro di mio padre, comandante su navi mercantili e rimorchiatori prima, pilota di porto poi. Ricordo che quando ero bambina mi raccontava le sue peripezie di navigazione in paesi lontani, nutrendo così la mia passione per la geografia e i viaggi, facendomi sognare l’avventura. Vicino alle navi mi sono sempre sentita piccolissima: questi enormi scafi che solcano i mari in balia di onde a volte infide e pericolose hanno da sempre suggestionato la mia fantasia. In queste immagini ho cercato di raccontare tutto questo: costruzioni enormi, uomini, ferro, ruggine, fatica, in un luogo che a me parla anche al cuore.
Commento
Con un occhio fotografico ben allenato ed efficace nel cogliere dettagli e nel giocare con le prospettive, Roberta realizza un portfolio che restituisce appieno il senso della sua idea di partenza, dunque una narrazione fatta col cuore, che ci immerga in un mondo diverso dal solito, alieno per la maggior parte di noi, e da cui comunque dipende molto della nostra vita quotidiana, visto che il traffico delle merci a livello internazionale avviene grazie ai container, con cui il progetto si apre. La nostra autrice dimostra una buona competenza tecnica e una notevole sensibilità fotografica.