Smettere di Essere Principiante – I progetti di fine corso

ROMA DI NOTTE – Gianfranco Conti

Introduzione

Roma di notte è ancora Roma? E’ ancora la città del Colosseo e della Basilica di San Pietro?

Queste domande hanno spinto Gianfranco a immergersi nei vicoli di Trastevere, a percorrere “il fiume al ciel prediletto” – per dirla con Virgilio – in cerca di riflessi e giochi di luce, a vagare in questo buio che buio non è mai, apparentemente spopolato e invece brulicante di un’umanità misteriosa, che non vediamo, ma che lascia i propri segni sui muri, che vive in strada, che scompare tristemente di giorno, ma che di notte trova la quiete necessaria per sognare.

E’ una Roma esoterica e strana, apparentemente poco riconoscibile, eppure ben più autentica di quella fotografata dai turisti, o che occhieggia dalle pagine patinate di qualche libro. Non a caso la serie si apre con un Castel Sant’Angelo velato dalle chiome degli alberi del Lungotevere, eppure visibile nel riflesso sul fiume, simbolo di una Roma che si nasconde per rivelarsi davvero.

Artist Statement

Il mio progetto ritrae Roma con gli occhi di chi pensa che la realtà che cade sotto i nostri sensi racconti tante storie.

È ormai assodato che non vediamo la realtà per quello che è ma percepiamo le emozioni che quell’immagine, quella scena ci suscita Mi ha sempre colpito l’affermazione di Henry Bergson “L’occhio vede solo ciò che la mente è preparata a comprendere”.

Ma questo non è un limite, ma una grande ricchezza, perché porta ad una molteplicità di punti di vista che, messi a confronto, stimolano e fanno superare i limiti individuali. Non importa che ci si trovi di fronte a uno dei capolavori che Roma offre, o in una via apparentemente anonima, o di fronte a un murales in periferia, la realtà è un libro che va sfogliato nella sua interezza e le storie che ispira vanno tutte raccontate.

Ho scelto la notte per le mie fotografie, perché di notte i contorni sono più sfumati, l’immaginazione è più libera e l’antitesi realtà e illusione diventa, paradossalmente, più reale.

Commento

Nella serie di immagini che Gianfranco è evidente la capacità dell’autore di andare oltre le apparenze, di non essere legato all’immagine della città che è più classica e tradizionale, pur senza rinunciare alla sua riconoscibilità. In tal senso progetto si inserisce in quella categoria di lavori fotografici su cui si sono formati tanti fotografi del passato, pensiamo a Paris De Nuit  di Brassai o A Night in London di Bill Brandt.

Solo che nelle immagini di Gianfranco le persone sono una presenza secondaria: il vero protagonista è un apparente silenzio e un’atmosfera che tutto avvolge, che pare luminosa e quasi diurna a volte, ma sempre affascinante, anche quando, come nella foto di chiusura, ci lascia un senso di tristezza. Un lavoro diretto ed efficace, che dimostra notevoli capacità narrative e soprattutto uno sguardo intenso e mai banale.

 

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