
SCORCI DI CUPOLONE – Fabio Bedini
Introduzione
Raccontare una città come Roma, specialmente da parte di chi vive nella Capitale, è cosa ardua. Tutto sembra “già fatto”, già visto, noisamente ripetuto. Per questo Fabio compie una scelta coraggiosa: si concentra su uno specifico elemento, certamente simbolico e rappresentativo, ma in genere fotografato come grandioso monumento piuttosto che come “iconema” – per dirla con Eugenio Turri – che si impone sul paesaggio e lo determina: il “cupolone”, la cupola di San Pietro in Vaticano. Come il paesaggio parigino è dominato dalla Torre Eiffel, così quello di Roma si caratterizza per questa enorme semisfera che emerge sempre al di sopra delle case, di quelle antiche come di quelle moderne. Fabio ce lo mostra contestualizzato, filtrato, quasi nascosto, eppure costante “punctum” visivo della scena ripresa. In un gioco di rimandi e di “zoomate” virtuali, che si susseguono nel corso di una ipotetica giornata, dal mattino alla notte, il racconto ci introduce a una “città eterna” diversa dal solito e come totalmente nuova per il nostro sguardo.
Artist Statement
Questo è un progetto nato un pò per caso. Vuole celebrare un monumento che è tutt’uno con la città eterna attraverso lo sguardo meravigliato del romano che lo scopre per la prima volta anche se è consapevole che c’è sempre stato. Un monumento che vedi dagli angoli più improbabili, dalle strade dove sei passato mille volte e non ci avevi mai fatto caso. Che mentre ti muovi si muove pure lui, si ingrandisce, si rimpicciolisce, si nasconde poi riappare, cambia colore e aspetto. Un attimo c’è, l’attimo seguente non c’è più.
Commento
Il lavoro di Fabio dimostra una notevole maturità visuale e tecnica, caratterizzata da una scelta accorta delle inquadrature e della luce, mai banale e sempre tesa a esaltare la bellezza del soggetto, o a caratterizzarlo per qualche elemento significativo. La serie è basata sulla fotografia di paesaggio, declinata in modo consapevole ed efficace, e solo in un’immagine compare l’elemento umano, che dialoga però con il contesto, a sottolineare quanto anche le persone, a Roma, possano far parte di quella bellezza che le circonda. Un portfolio raffinato e gradevole, sicuramente riuscito.