
SELENE – Deborah Vicari
Introduzione
Il viaggio di Deborah è tutto interiore, oscuro e periglioso, ma anche pieno di speranza. Nel buio che a volte ci circonda, concentrarsi su una fonte di luce è di fondamentale importanza, ed è questo che fa la nostra autrice raccontando, attraverso una sequenza che diventa anche una sorta di performance teatrale, il suo rapporto con il lato numinoso della propria anima, rappresentato dalla luna. Il nostro satellite brilla di luce riflessa, ma è anche un elemento siderale che si trova in alto, ed è verso l’alto che occorre guardare, quando la vita sembra non offrirci vie di scampo. Come diceva il politico americano Les Brown “mira alla luna, male che vada se la manchi finirai tra le stelle”!
Artist Statement
Questo progetto nasce da una foto sbagliata. Quando si è un po’ giu, non si sogna piu. La depressione ti fa dimenticare come ti senti, perche’ ti annulla. Annulla il tuo potenziale e si diventa apatici, incapaci di esprimersi, di provare qualcosa. La foto sbagliata e’ una foto che ho scattato a me stessa nel tentativo di descrivermi con un’immagine. Nel controllare la foto nel display mi sono vista potente…ero ancora li. La fotografia mi ha aiutato a capire che non me ne sono mai andata e l’ho utilizzata come strumento conoscitivo. Ho iniziato un progetto su me stessa perche’ tutti siamo un work in progress e dobbiamo lavorare su noi stessi per svariati motivi. Con queste sequenze volevo lanciare un messaggio: trovate qualcosa che vi faccia rinascere, risvegliare, ritrovare. Guardate in su, guardate la Luna! Dall’oscurità che vi avvolge si guarda in su e ci si rialza e non e’ piu la luna che attira te, ma tu che hai il controllo sulla Luna…come Selene!
Commento
Un progetto profondo, ben concepito e ben realizzato, pieno di rimandi e di fascino, che dimostra la capacità di Deborah di sfruttare efficacemente il linguaggio fotografico, ottenendo un insieme di immagini coerente e coinvolgente.