Smettere di Essere Principiante – I progetti di fine corso

IL MIO PAESE – Mariarita Bauleo

Introduzione

Proprio come la Luzzara di Zavattini e Strand diventa “Un paese” nel libro realizzato dai due autori, dunque il simbolo di qualsiasi paese italiano, privo di particolari bellezze eppure comunità ben caratterizzata, così per Mariarita il borgo di Firmo è “un paese” ma anche “il paese”, quello che per lei (come Luzzara per Zavattini) è il luogo in cui si è nati e dove affondano le proprie radici. Sebbene nelle foto della nostra autrice (a differenza di quelle di Strand) non ci siano persone, l’afflato creativo è affine: evitare ogni agiografia o retorica e invece raccontare, il mostrare ciò che è, in questo caso attraverso anche lo sguardo amorevole di chi al luogo che racconta è profondamente legato.

Artist Statement

L’idea di base del mio progetto fotografico è quella di raccontare, attraverso la fotografia, quello che è il mio paese d’origine, Firmo; quest’ultimo sorge su una collina circondata da tanta vegetazione. Durante le mie uscite quello che più mi ha colpito, soprattutto mentre passeggiavo per le vie del paese, sono state le abitazioni perché osservandole mi è venuto spontaneo pensare alla storia di ogni famiglia che abita o abitava tra quelle mura. Inoltre all’interno del paese ci sono anche case, palazzi e monumenti i quali rappresentano l’identità storica del paese. Di conseguenza ho deciso di far entrare in questo progetto anche qualche foto di questi luoghi poiché in un certo senso è come se avessi sentito l’esigenza di voler dare voce, ancora una volta, a questi luoghi così antichi ma purtroppo anche consumati dal tempo.

Commento

Un progetto per certi versi difficile, perché è facile cadere nel retorico o nel già visto quando si racconta un paese, qualsiasi paese. Mariarita riesce a evitare questo pericolo volgendo la sua attenzione ai dettagli, ai muri scrostati, ai vicoli vuoti, rendendo pienamente un’atmosfera di silenzio, di sospensione, di malinconia, anche grazie alla luce diffusa e ai cieli bianchi, privi di struttura, aperti potremmo dire. Un lavoro riuscito, sia fotograficamente che emotivamente.

 

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