Come applicare la tecnica dello Startrail ad una foto di un tramonto

Vuoi creare paesaggi con effetto seta sull’acqua o creare paesaggi con nuvole sfumate? Sai già come fare, ma non disponi di un filtro ND o quello che hai nel corredo fotografico non è abbastanza oscurante per creare l’effetto desiderato? Prova questa tecnica…

Strartrail e tramonto: consigli

Passo 1 – VALUTARE IL MOMENTO DI SCATTO

Identificare e valutare bene il momento dello scatto: se stiamo scattando al tramonto o anche all’alba, dobbiamo tenere ben presente che la luce ambientale varia minuto dopo minuto e siccome questa tecnica comprende diversi scatti consecutivi, il tempo di esposizione varia molto tra uno scatto e l’altro e varia considerevolmente se utilizziamo un filtro ND di elevata tenuta di stop.

Si inizierà sicuramente a scattare con un tempo ragionevole, se stiamo usando un filtro ND1000, intorno ai 100 secondi fino ad arrivare a tempi prossimi se non superiori ai 360 secondi.

Passo 2 – QUANTIFICARE IL NUMERO DI SCATTI

Questo non è immediato perché dipende dalle condizioni meteo. Mi spiego: se il sole è ben visibile, possiamo iniziare a scattare con l’inizio del tramonto e ci fermeremo poco dopo che il sole è tramontato e prendendo parte dell’ora blu; mentre se il sole è coperto, possiamo iniziare a scattare quando l’orizzonte e i suoi elementi (es. nuvole) iniziano ad essere più contrastati e fermarci quando tornano di un colore omogeneo. Indicativamente, prendendo sempre l’esempio di un filtro ND1000, scatteremo per circa 30/35 minuti totali. Quindi porteremo a casa circa 10 scatti per il paesaggio (in movimento) e un paio tra il land e i soggetti/oggetti.

Passo 3 – INIZIAMO A SCATTARE

Il primo scatto che consiglio di realizzare è quello inerente al soggetto (qualora vogliamo raffigurarlo) in quanto avendo più luce, possiamo accorciare i tempi di esposizione e averlo nitido e fermo (ovviamente scattiamo senza filtro inserito).

Una volta che lo scatto è in camera, passiamo ad inserire il filtro e mantenendo sempre la medesima composizione, diamo il via ai nostri scatti.

Consiglio di non far trascorre tanti secondi tra uno scatto e l’altro per non perdere omogeneità tra gli scatti, specie se stiamo riprendendo delle nuvole (si vedrebbero i tratti altrimenti), ma consiglio anche di attendere qualche secondo tra uno scatto e l’altro per far raffreddare il sensore, per evitare che si generino tantissimi hotpixel (sono pixel di colore molto acceso che si generano con lo scaldarsi del sensore con le lunghe esposizioni e si potrebbero notare nella foto). Anche se le nuove macchine reggono bene le lunghe esposizioni, consigli sempre di accertarsi, prima di eseguire tante lunghe esposizioni, se queste possano o meno danneggiare il sensore.

Qui di seguito posto solo tre scatti dei dieci eseguiti per mostrare cosa si può ottenere con certe esposizioni.

Cambiando la lunghezza delle esposizioni cambia la luminosità delle immagini. Personalmente, le ultime riprese le eseguo con l’intendo di farle uscire più scure, questo perchè in post-produzione ci aiuterà a mantenere una foto più contrastata e quindi più dettagliata (sovrapponendole per colori chiari, la foto si schiarirà di molto).

Un paio di considerazioni: la prima è che questi scatti sono già post prodotti (anche se non sembra); la seconda è che nonostante siano post prodotti, sono molto diversi l’uno dall’altro non solo per esposizione (che ripeto essere voluto), ma sembra che siano diversi anche per bilanciamento del bianco. In realtà sembrano diversi per via della diversa esposizione ma non lo sono, hanno la stessa temperatura.

Passo 4 – UN PO’ COME PER LO STARTRAIL, FONDIAMO GLI SCATTI OTTENUTI

Una volta ottenuti gli scatti (io li sviluppo attraverso Lightroom perché è il software di sviluppo che conosco meglio ma ognuno può utilizzare il programma che vuole) passiamo a sovrapporre gli scatti in maniera semplice ed efficace: utilizzeremo Gimp (anche qui perché lo conosco meglio).

Apriamo come livelli i nostri file sviluppati mettendo in cima alla lista (sopra di tutti) il file con il soggetto del quale disattiveremo temporaneamente la visualizzazione.

Ora non dobbiamo far altro che andare a cambiare metodo di sovrapposizione sul layer di ognuno dei file caricati in “solo toni chiari” (eccetto il layer del soggetto), in questo modo vedrete sommarsi gli effetti man mano che scendete (se partite dall’alto verso il basso), altrimenti dovrete aspettare la fine dei passaggi.

Una volta sovrapposti i layer sottostanti al primo, andiamo a riattivare il layer del soggetto, applichiamo quindi una maschera di livello, aggiungiamoci il canale alpha e scontorniamo per mantenere visualizzato solo il soggetto e cancellare il resto dell’immagine. Quest’ultimo passaggio lo potrete trovare spiegato meglio nel tutorial “Come realizzare lunghe esposizioni con soggetto non mosso”.

Passo 5 – ESPORTARE E RICARICARE IN LIGHTROOM PER COMPLETARE L’OPERA

Benissimo, siamo arrivati quasi alla fine. Una volta sovrapposti tutti i layer in Gimp, esportiamo il file in TIFF (ricordo sempre di lavorare sempre in TIFF per non perdere qualità, questo anche per i file sviluppati prima che vengano sovrapposti) e carichiamo il file finale in Lightroom dove apporteremo le modifiche finali fino alla realizzazione completa della nostra foto.

 

Articolo a cura di ©Davide Campanelli

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