
Vendere foto online con i microstock è facile …. se sai come farlo!
Cominciamo dunque a capirci qualcosa partendo dalle basi.
Da quando ho cominciato a occuparmi di microstock, e a parlarne in giro 😉 , mi sono arrivate alcune centinaia(!) di richieste di informazioni e chiarimenti e così, in questo post, ho deciso di raggruppare per categorie omogenee le domande più frequenti, cercando di darti risposte allo stesso tempo chiare ed esaustive.
Intanto però ti voglio svelare una curiosità (ma alla fine non è più di tanto strano): più del 50% delle persone mi ha chiesto, in una forma o nell’altra, “ma quanto si può guadagnare coi microstock?”
Capisco la fretta, ma concentriamoci prima nel capire bene come funziona questo business, e solo poi nella parte strettamente economica!
Comunque, alla fine del post, cercherò di dare una risposta onesta, senza iperboli e “sparate”, a questa domanda.
Adesso però, cominciamo con le domande / risposte:
Cos’è la “Stock Photography”?
Quando qualcuno, per un qualunque motivo, vuole un’immagine, può fare due cose:
- Commissionarla, facendosela fare cioè su misura
- Acquistarla già fatta, scegliendola cioè da un catalogo pre-esistente
Le agenzie di Stock Photography si dedicano a questa seconda attività: sono quindi vere e proprie aziende che costruiscono cataloghi di immagini pre-esistenti, e le mettono a disposizione per la vendita.
Differenza “Stock” e “Microstock”?
Le agenzie di microstock sono intermediari di vendita di immagini (foto, video, grafiche, etc) che derivano dalle vecchie agenzie di Stock dell’era pre-internet.
Mentre le agenzie di Stock fotografici vendevano i loro prodotti a prezzo molto alto, e collaboravano con un numero ristretto di fotografi, una agenzia di microstock si caratterizza per quattro elementi fondamentali:
- Si procura le immagini che vende quasi esclusivamente via internet
- Si fornisce da un numero di fotografi molto più ampio delle tradizionali agenzie di Stock
- Presenta immagini realizzate anche da fotografi amatori o addirittura principianti, l’importante è che soddisfino una serie di parametri prestabiliti
- Vende le immagini a prezzo molto basso, in genere fra i pochi centesimi e i pochi dollari.
Lavorare trenta anni fa per una agenzia di Stock era molto difficile.
Lavorare oggi per una agenzia di Microstock è invece molto facile (guadagnare però lo è un po’ meno). Il che ci porta alla seguente domanda.
E’ difficile pubblicare foto su un sito di Microstock
No, anzi, è facilissimo.
Ti puoi iscrivere alla maggior parte delle agenzie più conosciute (e che vendono di più) in maniera assolutamente gratuita, e compilando un form di iscrizione da pochi minuti.
Il tempo vero lo dovrai investire nel produrre e caricare le immagini che vuoi vendere.
Bisogna essere fotografi professionisti?
Assolutamente no: da un punto di vista tecnico la maggior parte delle foto / video che trovi sui microstock non sono niente di eccezionale (come ho scritto a Cinzia, le agenzie accettano per esempio anche foto fatte con l’iphone 6).
Certo, avere un buon occhio fotografico aiuta.
Così come sicuramente il fotografo professionista parte avvantaggiato perché normalmente ha delle procedure di lavoro molto efficienti.
L’elemento più importante però è capire che cosa vuole il mercato, e da questo punto di vista si parte tutti in parità, la differenza la fanno intuito e studio della situazione.
Serve la partita IVA?
Per ottimizzare il carico fiscale e fare tutto secondo le regole ti consiglio (una volta che hai cominciato a vendere un po’) di parlare con il tuo commercialista, che è in grado di analizzare la tua situazione specifica e farti fare le scelte migliori.
In generale ti posso dire che: i guadagni da microstock, per essere in regola, devono essere dichiarati al fisco, anche se purtroppo non tutti lo fanno.
Ma che comunque non è obbligatorio avere la partita IVA per farlo! Basta inserirli nella sezione “redditi diversi”.
Come guadagnano i siti di microstock?
Trattengono una percentuale del prezzo pagato dai compratori per acquistare le foto e i video creati dai produttori di contenuti.
Questa percentuale è in genere intorno al 50%, e arriva al 70% su Shutterstock, l’agenzia più grande in assoluto che ha pagato negli anni oltre 500 milioni di dollari di royalty a fotografi e videomaker.
Che contenuti vendere sui siti di microstock?
La maggior parte delle agenzie di microstock lavora con fotografie, vettoriali, timelapse, video brevi.
Alcune sono specializzate in uno o più di questi prodotti appena elencati.
Per capire nello specifico che tipo di soggetti vendono di più ci sono poi tool e software specifici.
Esiste per esempio un sito che in base alle richieste del mercato e alla quantità di contenuti già presenti online, ti dice quante possibilità ha un soggetto di vendere. Puoi vedere un tutorial di come funziona andando a questo link:
Quanto tempo attendere per le prime vendite?
Dipende dalla qualità dei contenuti che si caricano e da quanto questi sono richiesti dal mercato. Per le foto di solito si attende qualche settimana, raramente giorni. I video hanno tempi più lunghi, ed è molto difficile (anche se non impossibile), per un nuovo arrivato, vendere nei primi 2 mesi.
Posso caricare qualunque contenuto?
In generale puoi caricare qualunque tipo di immagine che rispetta i requisiti tecnici e legali indicati dall’agenzia (sono facili da rispettare).
Nota che:
- Alcune restrizioni possono essere applicate ai contenuti per adulti.
- Devi fare attenzione a non includere nella foto o nel video loghi conosciuti e vendere i contenuti con la licenza commerciale. Per esempio, non puoi presentarti davanti al negozio Apple, fare una foto che comprenda il logo, e poi venderla su un sito di microstock! Stessa cosa per Coca-Cola, Ferrari, Luis Vuitton, e via dicendo. A meno che non selezioni la licenza editoriale. Occhio insomma ai brand
- Talvolta vengono applicate restrizioni anche a contenuti legittimi ma molto “inflazionati” (per esempio alcune agenzie non ti fanno più caricare timelapse delle nuvole nel cielo perché ne hanno già migliaia).
Una agenzia di microstock ha rifiutato una mia immagine. Perché?
Per prima cosa, verifica di non aver infranto la loro policy (es. contenuto per adulti non ammesso, o contenuto “inflazionato” tipo l’esempio di cui sopra).
Se non è un problema di policy, la maggior parte delle volte si tratta di un errore nella compilazione della scheda tecnica.
Se non è la scheda tecnica, può essere che la foto sia stata considerata “sbagliata” tecnicamente.
I problemi più comuni sono:
- Soggetto fuori fuoco
- Bilanciamento del bianco sbagliato
- Sovra/sottoesposizione
- Alti iso, intenso rumore digitale
Più raramente può trattarsi invece di un problema di composizione fotografica.
Attenzione: può capitare che a venire scartata sia proprio la tua foto migliore e magari più creativa. Questo perché le foto vengono analizzate per lo più da software, non da persone, e quindi il software tende a eliminare tutto ciò che si scosta dalla norma.
Se è così, non te la prendere e passa oltre. Sei sui Microstock per guadagnare, non per vincere concorsi.
Come fa il cliente a trovare le mie immagini?
Nessuno conosce esattamente l’algoritmo di calcolo, ma alla fin fine i siti di Microstock funzionano esattamente come Google, Amazon, o qualunque altro motore di ricerca: tramite KEYWORD.
Dovrai quindi fare particolare attenzione a compilare la scheda tecnica dell’immagine (si fa ogni volta che ne carichi una) e a scegliere le keyword giuste.
Direi anzi che compilare la scheda tecnica in maniera intelligente è spesso persino più importante della cattura vera e propria dell’immagine. Anche per evitare, come visto sopra, che la tua foto non venga accettata.
Quanto si guadagna per una vendita?
Purtroppo per le fotografie i guadagni, a causa della concorrenza che si è venuta a creare nell’ultimo periodo, si sono molto abbassati. Oramai la media della singola vendita è intorno al mezzo dollaro.
I video pagano molto di più. Per la risoluzione Full HD, si va dai 20 dollari circa di Shutterstock agli oltre 40 di Videoblocks che, nel caso del 4k, paga al produttore circa 180 dollari per un singolo spezzone di filmato che, lo ricordo, va dai 4 ai 30 secondi.
Il vantaggio del microstock è che un singolo contenuto può essere venduto anche migliaia di volte e l’intero processo di vendita è a carico dalle agenzie. Il produttore non deve preoccuparsi di nulla, se non di controllare gli incassi.
Quanto si può guadagnare con i microstock?
Da zero a decine migliaia di euro al mese, ma credimi che non è questione di fortuna, se non in minima parte.
Vendere foto e video sui microstock è invece un vero e proprio lavoro, in cui impegno, studio e idee sono determinanti.
Tutti i miei studenti che hanno messo questi tre ingredienti hanno avuto dei risultati, qualcuno quasi subito, qualcuno mettendoci un po’ di tempo in più.
Io personalmente, pur non avendone mai fatto un lavoro full time, arrivo spesso a guadagnare più di 3 mila euro in un mese, e da quando ho iniziato ho ampiamente superato i 100k.
Come vedremo con le mie prossime mail e post ci sono diverse strategie, trucchi, “malizie” del mestiere che ti aiutano a raggiungere il risultato, ma il lavoro duro almeno all’inizio è indispensabile.
E questo “almeno all’inizio” è la cosa più interessante di tutte quelle che ti ho scritto!
Perché ciò che davvero rende i siti di microstock superiori a molte altre forme di lavoro è che il guadagno, dopo un po’, diventa sostanzialmente “passivo”.
Molti neanche ci pensano, ma è una cosa eccezionale:
mentre per guadagnarsi uno stipendio o mandare avanti una qualunque attività è indispensabile presentarsi al lavoro ogni giorno o quasi, con i siti di microstock, una volta che hai caricato le immagini “giuste” e si sono ben posizionate nei risultati di ricerca, esse continuano a vendere indipendentemente da te, anche mentre dormi o sei in vacanza. Per mesi e mesi, quando non anni. Te lo garantisco per esperienza personale.
Spero allora di averti non solo tolto qualche curiosità, ma anche di essere riuscito a trasmetterti quanto può essere bello vendere i tuoi lavori sui siti di microstock:
infatti non solo crei qualcosa per la quale qualcuno è disposto a pagare, ma questo qualcosa diventa una fonte di guadagno continua, quasi indipendente da te!
E’ fantastico, no?
Alla prossima,
Daniele Carrer