WOW, che foto bellissima!

I social raccolgono milioni di iscritti che hanno lo scopo, neppure troppo nascosto, di emergere dalla massa.

Essendo, appunto, milioni la strategia dei più è quella di cercare di stupire.

Ciò che è stato codificato come effetto WOW! è proprio la capacità di creare stupore.

Se oggi dovessi scegliere un unico termine per definire ciò che gli utenti dei social considerano WOW in una fotografia sceglierei, senza nessuna esitazione, la parola saturazione.

Un paesaggio padano primaverile

Io sono emiliano e sono molto affezionato allo skyline padano. Una monotona linea piatta orizzontale.

Non si può dire che la fotografia qui sopra non sia piacevole. Non è sicuramente da concorso ma è ben realizzata. Il giallo e il blu si bilanciano, il cielo è interessante e via discorrendo.

Pur essendo una fotografia ben riuscita (non da effetto WOW, ma piacevole) mi lascia piuttosto indifferente.

Il perchè è molto semplice: questa immagine racconta il mio territorio in modo molto banale ed altrettanto impreciso.

E’ ben raro trovare una giornata del genere qui da noi.

Ma se lasciamo passare qualche mese e ci avviciniamo all’albero che si vede sullo sfondo allora possiamo ottenere qualcosa di diverso, di meno colorato, di meno ricco ma che si avvicina di più allo spirito della grande pianura.

Una quercia solitaria avvolta dalla nebbia

La nebbia caratterizza la Pianura Padana ben di più di un bel prato di fiori gialli ma… colori sbiaditi, nitidezza neppure a cercarla con il lanternino.

Ti sarai trovato diverse volte in mezzo alla nebbia vero? I colori che ti circondano sono molto saturi? Le forme che intravedi in mezzo all’umidità sono estremamente nitide?

Dov’è l’effetto WOW?

Quanti apprezzamenti può raccogliere una foto simile?

Puoi provare, allora, a puntare sulle tracce dell’uomo.

Le tracce dell’uomo: figo! Molto filosofico.

La Pianura Padana è completamente plasmata dalla mano dell’uomo.

Un accesso chiuso, un palo di legno del telefono, case contadine e campi come sfondo

La mano dell’uomo nel paesaggio è sicuramente qualcosa di interessante anche se, ripresa in questo modo, può sembrare un po’ troppo invadente. Il paesaggio è sfregiato dal palo di legno e dai cavi che lo sezionano. La sbarra di ferro rossa e bianca è un pugno nell’occhio.

Quanti WOW? Pochissimi o nessuno.

Eppure, se tu conoscessi bene queste zone, sapresti che il paesaggio qui è esattamente così come l’ho ripreso.

Perchè sforzarsi di escludere gli elementi fastidiosi quando questi elementi sono una delle cose più caratterizzanti?

Perchè sforzarsi di mostrare una scena ottocentesca di idilliaco piacere quando tutto questo non esiste più?

OK, forse ho esagerato. Mi capita quando mi faccio prendere un po’ la mano dall’euforia.

Facciamo un passo indietro.

Qual’è quell’esercizio prezioso che in fotografia viene spesso nominato (e raramente applicato)?

Dai… è semplice. Si chiama esclusione.

Togliere per semplificare.

Semplificare per rendere l’immagine più immediatamente leggibile.

E allora, togliamo!

L’ingresso ad un podere in aperta campagna

L’opera dell’uomo è nettamente visibile in primo piano e sullo sfondo ma è meno invadente anche se… la sbarra aperta (verticale) contrasta nettamente con l’orizzontalità di tutto il resto.

Nessun WOW anche in questo caso ma questa fotografia descrive il paesaggio a me familiare dieci volte meglio della foto di apertura (quella con i fiori e il cielo primaverile).

I tuoi followers rimarranno freddini ma ti assicuro che un emiliano non può guardare questa fotografia senza emozione. Questa – per noi – significa casa.

Siamo sulla strada giusta.

Non per il WOW! No, quello no! Decisamente no!

Siamo sulla buona strada per arrivare a toccare le corde giuste.

Allora, arrivato fin qui, non posso fare altro che togliere ancora.

L’opera dell’uomo è sempre visibile (te l’ho già detto prima: la Pianura Padana è stata creata dall’uomo) ma non è troppo invadente.

La nebbia desatura i colori e sfuma le forme.

Un angolo della mia Emilia

Non è rimasto praticamente nulla ma c’è tutto della mia terra.

Un campo arato, umido, un vigneto, la casa del contadino e la nebbia che protegge gli occhi dai colori sgargianti e super-saturi.

Una foto decisamente silenziosa.

Vai a vedere la prima foto poi torna qui e capirai che cosa voglio dire. Lo puoi sentire molto chiaramente con le tue orecchie.

Una foto WOW?

Neanche per sogno.

Nessuno sceglierebbe quest’immagine per una pubblicità, per un volantino, per dire agli amici orgoglioso Guarda dove sono stato!

Però…

Stai lontano dalle immagini facili.

La rete è piena zeppa di immagini facili!

Racconta quello che vedi e quello che senti.

Anche il silenzio di un pomeriggio invernale in un luogo dove i fotografi non fanno la fila.

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